(f.n.) – A seguito della notizia appresa ieri da “Tutto Sanità”, circa il licenziamento del dottor Nazario Di Cicco, da parte dell’Asl di Caserta (LEGGI QUI) ed avere appreso dallo stesso, di essere stato anche denunciato per truffa e danno ideologico, abbiamo nuovamente formulato all’interessato, dottore Di Cicco, alcune domande, ad ulteriore chiarimento dell’intera vicenda, alle quali ha gentilmente risposto, come di seguito riportato:
“Gentile Signora, nel rispetto della privacy, non posso dirle, perché credo che alla Procura:
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- Non sia stata comunicata la cifra esatta della mia truffa ai danni di un’ASL. Eppure il Direttore UOC GRU e Il Direttore Generale l’hanno determinata e deliberata.
- Non sia stato scritto perché, quando la dirigenza ha scoperto questa truffa, non mi hanno fatto un procedimento disciplinare per la truffa denunciata. Eppure ho subito quattro procedimenti disciplinari e già c’erano: la precedente truffa scoperta, quantizzata e non denunciata nel 2007, il primo licenziamento nullo del 2008.
In vero, vorrei saperlo anch’io. Altrimenti, la Giustizia rischia di farmi un altro procedimento penale come quello denunciato da una donna, ancora V.P.O. nell’elenco di una Procura, la quale: in un’altra Procura, consegnò documentazione con firma (apparente) di un’agente di Polizia Giudiziaria e timbro di deposito di una Questura (che per l’Anticrimine: non risulta “agli atti di questo Archivio Generale di Questura”) a mia insaputa, scambiò documentazione che l’Azienda Sanitaria ha (inutilmente) utilizzato in un’altra Corte d’Appello e solo così l’ho potuto sapere.
Per rispetto: se non me lo sa dire Lei, non chiederò al giornale on-line che ha pubblicato la notizia della delibera del mio licenziamento (legalmente oscurata per salvaguardare la mia privacy) prima che io potessi leggerla ufficialmente.
Aversa 9 marzo 2023
In fede, Nazario Di Cicco