PD, LA SCHLEIN CALA GLI ASSI IN CAMPANIA…SECONDO LEI…

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   –   di Francesca Nardi   –                                               

de luca PD, LA SCHLEIN CALA GLI ASSI IN CAMPANIA…SECONDO LEI…Se non fosse così patetico, quasi umiliante, questo ennesimo giochetto del Pd che si autoricicla con malcelata arroganza, simulando un mistico mea culpa, tutto vestito di nuovo “come le brocche del biancospino”, potremmo addirittura soffermarci a discuterne, senza correre il rischio di essere troppo “grevi”. Ed anche se oggi appare assai problematico discutere ed eccessivo, il peso specifico dell’ignoranza dei fatti… se soltanto un residuo di onestà intellettuale, sopravvivesse all’ottusità massificata, e potesse, sia pure nella sua esiguità, essere denominatore comune delle diverse opinioni, allora potremmo riappropriarci nel tempo, persino del rispetto di noi stessi e della consapevolezza di averlo autonomamente calpestato. Quando?, la prima volta che non abbiamo saputo o voluto riconoscere nell’avversario, chiunque egli fosse e per quanto le sue presunte idee, potessero essere giudicate abominevoli, l’intelligenza, la buona fede e la libertà di essere altro che non un clone della nostra impressionate genialità, come il nostro atteggiamento sembrava pretendere… Già…perché, se noi non fossimo profondamente convinti, di essere superiori a chiunque, ma soprattutto a chi non la pensa come noi, non ci ungeremmo di spocchia un giorno sì e l’altro pure. Ci si chiede ancora, dove allochi la democrazia, usurata dalle troppo nomination e citazioni, e come si osi ancora pretendere di conoscerla e millantarla spudoratamente, quando il pensiero stesso teme di essere tale. Le vecchie volpi del Pd che strategicamente, ciascuna per la propria parte, hanno lasciato le postazioni chiave per occupare le icone dei padri nobili, hanno avvertito con largo anticipo l’odore di bruciato, tacitamente consapevoli di avere essi stessi, contribuito de facto all’autocombustione. Una nuova pulzella d’Orleans aveva appena terminato di lisciarsi le penne tra un corteo italiota ed un master di politica regionale, pronta a veicolare con una certa energia, quel che basta a dare una mano di nuovo al vecchio ammucchiato male e restaurato peggio, ma presente. Nulla di più appropriato e adatto per un futuro scalpitante, di un ritorno alla protesta di piazza per i diritti usurpati e negati. Un paradosso vincente…La Schlein oggi, sembra emergere dal passato, un tenero amarcord di cui tutti pare avessero bisogno. I gloriosi anni settanta ed i pericolosi colori della contestazione di maniera, rivivono nel look “lussuosamente” trasandato della Schlein. Ma…nella foga del calcio d’inizio, la promessa del Pd scalcia nell’aria…Va bene la tenera nostalgia, ma la fanciulla inizia a parlare di cacicchi del Sud…E siamo alla prima curva virtuale di un percorso accidentato, dove sia la Meloni che la Schlein sbagliano la seconda nota dell’overture… appare quindi subito evidente che, se la destra non sa stare al governo, la sinistra ha perso di vista i principi dell’opposizione, la qual cosa preoccupa e non poco. Come avviene nelle peggiori pantomime, quelle che, dopo aver riso a fatica una volta, non ridi più fino alla fine neanche se ti puntano un mitra nell’occhio destro, le parole si rincorrono e si rincorrono male perché non hanno memoria cui appellarsi. La Schlein dichiara a gran voce che non intende deludere i milioni di persone, che hanno votato, puntando il dito contro Caserta e la Campania di De Luca, terra di cacicchi e tessere gonfiate, dimenticando che le votazioni del Pd non avevano il vincolo del tesserato e quindi ogni sondaggio galleggia sul probabile, mentre nessuno si interroga sul reale consenso interno ottenuto dalla Schlein…nonostante sia soltanto quel consenso interno e non altro, che le consentirà o meno, di fare la voce grossa ogni qualvolta avrà desiderio di arieggiare l’ugola. Due commissari per arginare De Luca, secondo un dettato che non ha nulla di misterioso, ma davvero molto di esilarante… Benvenuta a Caserta all’onorevole Camusso che con cipiglio severo, ha annunciato che qui “chez nous”, è tutto da rifare e buona fortuna al neocommissario regionale Misiani, scelto accuratamente tra i fedelissimi di Orlando, all’interno di quella corrente che gorgoglia e brontola da tempo, proprio contro il Governatore…Un inizio strategico, non c’è che dire…Che tenerezza! Certo che nel Pd sono delle autentiche volpi… Tutto sommato non ci resta che prendere posto, accavallare le gambe e goderci lo spettacolo…ed iniziare a scommettere……anche se si tratta di… “ vincere facile”. Hasta la vista!