IL MONDO COMPLESSO DEI DISABILI ADULTI

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Il mondo degli adulti disabili è complesso e necessita di un nuovo approccio all’organizzazione sociale e al sostegno personale, soprattutto in termini di pianificazione. Basaglia sottolinea il netto contrasto tra l’organizzazione dei bisogni e la risposta a tali bisogni, evidenziando la creazione di grandi strutture residenziali che accolgono soggetti abbandonati con disabilità, adottando una prospettiva prevalentemente medica focalizzata sulla categorizzazione e sull’etichettatura (un approccio orientato al welfare ). Al contrario, l’approccio alternativo si concentra su ambienti più piccoli e più personalizzati che consentono alle persone disabili di assumere un ruolo attivo nella propria vita. In quest’ultimo caso, l’obiettivo è quello di sviluppare un progetto di vita che emerge da un approccio integrato e olistico che comprende diverse misure, supporti, servizi, pratiche e interventi che promuovano e valorizzino il benessere, la crescita, le relazioni, l’autodeterminazione e l’inclusione delle persone con disabilità. Questa prospettiva, radicata nel concetto di “Qualità della vita” e adottando una prospettiva longitudinale ed ecologica, mira a sostenere e arricchire la vita delle persone disabili. Per garantire un approccio funzionale, è fondamentale riconsiderare il concetto di pianificazione in termini di allineamento, con l’obiettivo finale di fornire la migliore vita possibile alle persone con disabilità. L’idea di allineamento nasce dai metodi di progettazione didattica di Biggs, Laurillard e Rossi, ed è stata poi introdotta da Giaconi nel 2015 nell’ambito della pedagogia speciale. Questo concetto serve come criterio per affrontare la natura frammentata degli interventi educativi, la visione eccessivamente semplificata del funzionamento degli individui con disabilità e il diverso tra pianificazione e attuazione pratica. I professionisti che lavorano con soggetti disabili riflettono sulle proprie pratiche di pianificazione, poiché sono chiamati a diversi interventi clinici, riabilitativi, educativi e sociali che dovrebbero tendere tutti verso gli stessi obiettivi, pur mantenendo la specializzazione professionale. Gli obiettivi del progetto dovrebbero concentrarsi sul miglioramento della qualità della vita compresa degli adulti con disabilità, aspetti come l’autodeterminazione, l’occupazione, l’inclusione e le relazioni. Inoltre piacevole, il progetto dovrebbe creare condizioni in linea con il contesto dell’individuo, offrendo attività rilevanti e significative che rendono ogni interazione, coinvolgente e veramente arricchente. Il progetto di vita costituisce uno strumento che pone fortemente l’accento sul perseguimento di un’elevata qualità di vita e, come tale, accompagna le persone con disabilità lungo tutto l’arco della vita, adattandosi ai loro bisogni e ai loro contesti in evoluzione. Personalizzare le attività ricreative e il tempo libero degli adulti con disabilità è fondamentale perché consente a ciascuno di trovare un percorso unico e appagante in base alle proprie capacità e ai propri interessi.

11 Commenti

  1. Condivido in pieno quanto affermi, purtroppo come spesso succede nn ci sono soggetti competenti in determinate materie e quindi si affrontono con semplicità. Magari anche la dicitura: secondo me è meglio……

  2. Le esigenze dei disabili cambiano in proporzione all’età, come ad ogni essere umano. Solo che i nostri figli avranno sempre bisogno di qualcuno che li aiuti.
    Bisogna avere uno sguardo molto attento nella quotidianità e nelle cose che sembrano meno importanti. E solo un genitore può avere questo sguardo.
    Detto ciò,con questo articolo hai superato te stessa. Bisognerebbe inventare un nuovo superlativo assoluto per definirti.

  3. È necessario impegnarsi al massimo per migliorare la qualità di vita delle persone disabili.
    Complimenti, Dottoressa! Grande articolo!

  4. Speriamo che queste realtà si sviluppino così come sopra descritto mirando sempre più alla qualità e alla dignità di ogni adulto con disabilità.Grazie dottoressa per il tuo impegno

  5. Gli adulti disabili affrontano sfide complesse a causa di barriere fisiche, sociali e culturali che limitano la loro autonomia e inclusione. Spesso incontrano pregiudizi e una mancanza di supporto adeguato, rendendo difficile vivere pienamente la vita sociale e professionale, con un impatto anche emotivo e psicologico.
    Ringrazio cordialmente per questo articolo che fa riflettere molto.

  6. Dott.ssa carissima questo è un altro spunto importante perché si tende a pensare che le persone disabili restino bambini per sempre e questo non è assolutamente vero. Purtroppo crescono e diventano adulti e tutto è più complicato! Dott.ssa grazie ancora per questo suo articolo interessantissimo e ricco di spunti e riflessione

  7. Quest’anno ho avuto la fortuna di conoscerti. Sin da subito c’è stata sintonia, in poche settimane mi sei entrata nel cuore per la tua forza, il tuo coraggio, la tua preparazione, la tua disponibilità, umanità e chi più ne ha più ne metta. Hai tutta la mia stima, sei una donna da ammirare a cui fare riferimento come modello di donna che non deve arrendersi mai.

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