TRUFFE E CONSULENTI INADEGUATI: COSÌ SI BLOCCA LA GIUSTIZIA ITALIANA

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   –   di Christian Mancini   –                                                                         

Lo studio legale Vizzino, con la collaborazione del giurista Dott. Adriano Spagnuolo Vigorita e di Paolo Pandolfi, presidente dell’associazione “AIUTO GIUSTIZIA” (familiari vittime di mala sanità e mala giustizia), sta lottando per portare alla luce le inefficienze che affliggono il sistema giudiziario. La fine dell’epoca degli “aiutini” e dei sussidi facili è finalmente arrivata, ma ci troviamo ora ad affrontare un problema ancor più grave: le truffe nel settore previdenziale e assicurativo, specialmente nel Sud Italia, che minano ulteriormente l’efficacia della giustizia. Chi è responsabile di questa crisi? E quali sono le conseguenze per i cittadini?

L’Impatto delle Truffe sul Sistema Giudiziario

Negli ultimi anni, il numero di truffe previdenziali e assicurative è cresciuto esponenzialmente, provocando un vero e proprio ingorgo nelle aule di giustizia. Le frodi sfruttano le falle del sistema di assistenza sociale, generando un sovraccarico di cause che rallenta l’intero apparato giudiziario. Ciò che rende la situazione ancora più preoccupante è il ruolo dei consulenti tecnici d’ufficio (CTU), che spesso si trovano a operare in ambiti fuori dalla loro competenza.

La Figura del CTU: Un Sistema da Rivedere

Il sistema dei CTU è al centro di questa crisi. Molti consulenti tecnici vengono incaricati di perizie in settori che esulano dalle loro competenze, con risultati che mettono a rischio la qualità e l’imparzialità delle decisioni giudiziarie. Non è raro, infatti, che un ginecologo venga chiamato a esprimere un parere su questioni motorie, o che un consulente tecnico operi anche come perito di parte, in palese conflitto di interessi. Questo sistema inefficiente non solo compromette il diritto alla giustizia, ma mina la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni.

Medici Legali e Perizie Superficiali

Il settore della medicina legale è uno degli ambiti più critici. Consulenti privi di una reale competenza confermano spesso nessi causali tra incidenti e danni senza analizzare adeguatamente le prove, alimentando fenomeni di frode e aumentando ingiustamente il costo dei risarcimenti. Le perizie superficiali, soprattutto nei casi di traumatologia, rappresentano una minaccia per l’intero sistema assicurativo, con conseguenze devastanti anche per i cittadini, che vedono aumentare i premi assicurativi.

La Carenza di Controlli e il Ruolo delle Istituzioni

Le istituzioni che dovrebbero vigilare sulla correttezza del sistema sono spesso assenti o inefficienti. La gestione degli albi dei CTU, per esempio, è caotica e non regolamentata, consentendo a professionisti non qualificati di assumere ruoli cruciali. Ma la responsabilità non si ferma ai tribunali: anche enti come l’INPS, le autorità sanitarie locali e le forze dell’ordine come la Guardia di Finanza devono fare la loro parte nel garantire trasparenza e rigore.

Medici Strutturati e Conflitti di Interesse

Un altro nodo critico riguarda i medici strutturati negli ospedali pubblici, che non possono essere iscritti all’albo dei CTU senza l’autorizzazione dell’ASL. Tuttavia, questa regola viene spesso ignorata, con medici che si ritrovano a fare perizie senza la necessaria preparazione. Questo genera evidenti conflitti di interesse e decisioni giudiziarie errate che possono penalizzare una delle parti coinvolte.

### L’Intervento degli Avvocati e il Ruolo dei CAF

In molti casi, avvocati e Centri di Assistenza Fiscale (CAF) contribuiscono a peggiorare la situazione, offrendo consulenze gratuite o promuovendo cause legali senza avere un reale contatto con i clienti. Questa pratica scorretta alimenta il proliferare di cause fittizie, intasando ulteriormente il sistema giudiziario e peggiorando la crisi.

### Conclusione: Un Sistema da Riformare

La crisi del sistema giudiziario, aggravata da frodi previdenziali e consulenze tecniche inadeguate, richiede un intervento immediato e coordinato. Senza una riforma profonda che coinvolga tutti gli attori, dai tribunali alle istituzioni sanitarie, passando per l’INPS e gli organi di controllo, la giustizia italiana rischia di diventare sempre meno efficace e accessibile, compromettendo il diritto dei cittadini a una giustizia equa e rapida.