A MENTE FREDDA #12, L’ANCORA, IL POSSEDUTO E I VENDICATORI: LA PAPERDI JUVECASERTA MANDA KO LIVORNO NEL FORTINO PALAPICCOLO

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diouf 300x200 A MENTE FREDDA #12, LANCORA, IL POSSEDUTO E I VENDICATORI: LA PAPERDI JUVECASERTA MANDA KO LIVORNO NEL FORTINO PALAPICCOLOdi Alessandro Aita

CASERTA – Un colpo che può ridare slancio. Quarta vittoria in campionato per la Paperdi Juvecaserta di coach Damiano Cagnazzo, rialzandosi dopo i due brucianti ko in terra toscana. Una partita vinta, rischiata di perdere e rivinta contro una squadra progettata per le zone alte di classifica, trovando forza nel momento decisivo dalla difesa e dalla spinta del PalaPiccolo, un vero e proprio fattore nei momenti cruciali della gara.

L’ANCORA DIOUF – Nel primo tempo è entrato praticamente di tutto. Ci sono almeno quattro triple ‘fuori script’, tra Laganà e Heinonen, frutto quasi esclusivamente del talento, a disposizione a pacchi tra gli esterni in questo roster. Ma preme più sottolineare quanto successo nei minuti decisivi, quando l’inerzia sembrava girata a favore della Pielle dopo una furiosa rimonta dal -18. Lì la difesa ha iniziato a fare la voce grossa, con gli switch difensivi che hanno iniziato a funzionare sempre di più grazie ad un attivissimo Baye Modou Diouf, molto aggressivo sugli show difensivi e che, quando coinvolto in pitturato, ha parato tutto il parabile: tre stoppate che scomodano paragoni importanti (qualcuno ha detto Mutombo?) e ottima difesa su Vedovato e Paesano. La Juve ha trovato la propria ancora difensiva.

D’ARGENZIO POSSEDUTO – Nel finale ci ha pensato il solito Mimmo D’Argenzio, che quando è al PalaPiccolo diventa posseduto dagli spiriti dei grandi attaccanti. 19 punti per lui ma buona parte del fatturato arriva nell’ultimo quarto, quando entra al posto di un Laganà sfiancato dalla marcatura di Del Testa e si trascina tutto l’attacco bianconero, con dieci dei tredici punti segnati negli ultimi cinque minuti che portano la sua firma. Ha un battito diverso già normalmente e lo si vede dal ritmo del suo gioco, ma quando è in mezzo alla sua gente, alla sua Caserta, il cuore gli batte all’impazzata fino a farlo uscire dal petto. Dando tutto, più di tutto per la causa a rischio di andare fuori giri. Prendere o lasciare, Mimmo è così, ma se i fuori giri non arrivano i risultati sono simili a quelli di ieri…

VENDICATORI – La partita di ieri è anche la rivincita di un paio di elementi. Di Alessandro Azzaro che, dopo i soli otto minuti in campo di Montecatini, ricorda i motivi del suo ingaggio grazie alla tanta sostanza sotto le plance da entrambi i lati del campo, con un paio di soluzioni create appositamente per lui per l’uno contro uno in post contro un piccolo provocando in precedenza i cambi difensivi. E di Osku Heinonen, che era già salito di tono dal punto di vista offensivo, ma ora lo sta facendo anche nella propria area: molto spesso coinvolto negli isolamenti, il finlandese ha risposto alla grande, con un paio di difese parecchio importanti. Se poi ci mettiamo la tripla che spariglia le carte nel finale, quella del 68-66 che avvia il parziale decisivo, allora siamo a cavallo. Due vendicatori che, se mantenessero questa qualità, risulterebbero due importanti frecce all’arco bianconero.

FORTINO – Ci siamo: il PalaPiccolo sta finalmente diventando quello che ci si attendeva. Terza vittoria consecutiva nel palazzetto nel cuore della città, rilanciando così una Paperdi Juvecaserta che piano piano rischiava nuovamente di intristirsi ricordando i fantasmi della scorsa stagione. La base per un’annata di livello passa dal rendimento casalingo, che sta crescendo anche per merito del pubblico indiavolato che ormai sta entrando nettamente in partita, rendendo difficile giocare su quel parquet per ogni avversario. La classifica non è ancora rassicurante, visto il quindicesimo posto in coabitazione con Rieti (con una partita in meno) e Chiusi (con cui si è preso una scoppola tremenda), ma intanto la coda della classifica è più lontana con Cassino, San Severo e Latina lontane due vittorie e il dodicesimo posto, l’ultimo per i play in, è a una sola vittoria di distanza. E domenica prossima si è di nuovo in casa, proprio con i laziali che vengono da cinque sconfitte consecutive: i due punti significherebbero rilanciare definitivamente le proprie ambizioni e provare a dare fastidio per la metà classifica. La magia di un campionato che va a ritmi indiavolati…

Paperdi Juvecaserta – Toscana Legno Pielle Livorno 74-66

(23-14, 45-35, 56-57)

Paperdi Juvecaserta: D’Argenzio 19 (5/5, 1/4), Heinonen 17 (0/1, 5/6), Diouf 11 (5/10, 0/0), Romano 9 (2/4, 1/2), Laganà 8 (0/4, 2/5), Azzaro 7 (3/3, 0/1), Mastroianni 3 (0/2, 1/2), Ricci 0 (0/1, 0/3), Adamu, Marchiaro ne, Pisapia ne, Kumer ne. Allenatore: Cagnazzo

Toscana Legno Pielle Livorno: Del Testa 17 (1/2, 5/9), Leonzio 11 (2/6, 1/12), Vedovato 11 (5/8, 0/0), Paesano 8 (3/5, 0/0), Donzelli 6 (0/3, 2/4), Bonacini 6 (1/4, 0/2), Venucci 5 (1/3, 1/3), Campori 2 (1/3, 0/1), Cepic, Zahariev ne. Allenatore: Campanella

Arbitri Schena di Castellano Grotte e Caldarola di Ruvo di Puglia

Paperdi: tiri liberi: 14/18 – Rimbalzi: 32 4 + 28 (Diouf 10) – Assist: 19 (Ricci 5)

Toscana Legno: tiri liberi: 11/14 – Rimbalzi: 29 7 + 22 (Donzelli 6) – Assist: 16 (Bonacini 6)

Le interviste post match