BASKET, PAPERDI JUVECASERTA: IL CASO HEINONEN, DA OSKU A ‘ESCA’. IN ATTESA DEL MOMENTO PROPIZIO

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heinonen 300x200 BASKET, PAPERDI JUVECASERTA: IL CASO HEINONEN, DA OSKU A ESCA. IN ATTESA DEL MOMENTO PROPIZIOdi Alessandro Aita

CASERTA – La Paperdi Juvecaserta sta volando. Cinque vittorie, sette nelle ultime nove partite, fino ad entrare prepotentemente nella parte sinistra della classifica, nel gruppetto che vuole proporsi almeno per un posto nel play in se non pensare anche all’accesso diretto ai playoff, al momento però lontano quattro lunghezze. Il morale è alto nella squadra di Damiano Cagnazzo, che guarda agli ultimi impegni del 2024 con Jesi e Sant’Antimo con ottimismo per arrivare al primo scontro del 2025 a Ruvo di Puglia con il bilancio in attivo. Ma in questo roster, che sembra aver trovato le proprie gerarchie, sembra essersi offuscato Osku Heinonen.

SHOOTERS GONNA SHOOTS – Il tiratore finlandese continua ad andare troppo ad ondate. Nelle ultime quattro partite, da Latina ad oggi, ha segnato soltanto 16 punti con un mesto 3/15 dall’arco. Addirittura nell’ultima uscita con Cassino ha preso un solo tiro (sbagliato) nei suoi 27 minuti di utilizzo, chiudendo con soli due punti e tre rimbalzi in 27 minuti di utilizzo. In netta controtendenza rispetto a quanto visto nelle quattro partite precedenti, in cui aveva viaggiato a 15,5 punti di media con il 53,1% da tre (17/32 in tutto). Sappiamo come buona parte del suo fatturato dipende dalla sua precisione dai 6,75 e che quando la mira è appannata fa fatica ad accendersi dal punto di vista offensivo. Ma nonostante tutto coach Cagnazzo continua a fare affidamento massimo su di lui. Complice anche la sua crescita difensiva (in cui sta diventando un fattore), ma sfruttando comunque le sue capacità.

ESCA – Da Osku ad Esca: Heinonen sta difatti diventando una sorta di ‘specchietto per le allodole’ tra i bianconeri. La sua presenza in campo condiziona comunque le scelte difensive degli avversari. Prendiamo ad esempio proprio la partita con Cassino, in cui coach Auletta ha deciso di cambiare su tutti i blocchi. Scelta dettata anche dalla possibilità di Heinonen, a cui è stata dunque privata la possibilità di tirare con spazio grazie alla puntualità dei difensori laziali. Niente di più facile in questo caso: con il lungo su di lui, si è creata molto spesso la possibilità di giocarsi il mismatch per i lunghi bianconeri contro gli esterni avversari per andarsi a prendere due punti facili vicino al ferro o per il ribaltamento dall’altra parte del campo. Situazione che su di lui si sta vedendo sempre più spesso. E poi, anche averlo sul lato debole assieme a Ricci nei momenti di uno contro uno di D’Argenzio e Laganà può essere letale: se il suo difensore si staccasse per un eventuale raddoppio, non sarebbe sicuramente un affare lasciargli metri di spazio per una tripla. Anche se le percentuali delle ultime settimane non gli stanno sorridendo, è certo che i coach avversari non vogliono scommettere contro di lui.

PECCATO ORIGINALE – Un tiratore di striscia che ha dimostrato come, se in palla, può crivellare le retine avversarie. E come tutti i tiratori di striscia, ha momenti in cui il canestro appare uno scolapasta (come accaduto fino a qualche settimana fa) ed altri in cui si restringe come la cruna dell’ago di Gerusalemme (come adesso). Il ‘peccato originale’ che lo mette spesso al centro della discussione è, purtroppo per lui, l’essere lo straniero della squadra. In un campionato di Serie B Nazionale, dove il visto è unico, si tende a pensare che il giocatore non formato in Italia debba essere la punta principale della squadra. Cosa che Heinonen, per caratteristiche tecniche, non è: è un giocatore che va inserito in un sistema di gioco in cui può rendere. Si potrebbe dunque discutere della scelta iniziale nello spendere il visto per lui, ma i risultati stanno premiando lo stesso la scelta. Caserta ha creato questo sistema dopo settimane di lavoro ed Heinonen, nonostante al momento i tabellini non gli stiano sorridendo, è una delle parti fondanti. Pronto a colpire nel momento propizio, come un assassino silenzioso.