I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta hanno eseguito un
provvedimento di sequestro conservativo ante causam ex artt. 74 e 75 codice giustizia contabile
emesso, su richiesta della Procura regionale per la Campania, dal Presidente della Sezione
giurisdizionale della Corte dei conti di Napoli, fino alla concorrenza dell’importo del danno erariale
accertato, di € 2.173.177,70, con contestuale notifica di un invito a dedurre ex art. 67 codice
giustizia contabile nei confronti di un dirigente medico di 1^ livello dipendente dell’ASL di Caserta
in regime di rapporto a tempo pieno ed esclusivo.
Il provvedimento consegue ad articolate indagini, inizialmente avviate dal Comando Tutela Salute
Nas Carabinieri di Caserta e proseguite con mirati approfondimenti condotti dalle Fiamme Gialle,
nei confronti del medico di chirurgia generale in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale di
Marcianise, sotto la direzione del pubblico ministero della territoriale Procura Contabile dott. Mauro
Senatore e il coordinamento del Procuratore Regionale dott. Antonio Giuseppone, all’esito delle
quali è stato accertato che lo stesso dal 2006 al 2020 ha esercitato illegittimamente attività extra –
istituzionali, riscontrando l’originaria denuncia dell’ASL di Caserta sul conto dello stesso in ordine
ad incarichi extraistituzionali non autorizzabili.
In particolare, dal 2006 al 2017, sono risultati conferiti incarichi non autorizzabili direttamente al
dirigente medico, mentre a partire dal 2018 e fino al 2020, lo stesso ha continuato a svolgere attività
extra – istituzionale non autorizzata (e comunque non autorizzabile) dall’ASL, attraverso lo schermo
di una società di diagnostica medica di proprietà della moglie (99% del capitale sociale, nonché
amministratore), atteso che tutte le prestazioni sanitarie svolte dalla società a favore dei diversi
committenti sono state eseguite unicamente dal dirigente medico, risultato socio minoritario e
referente sanitario della stessa.
Al termine degli accertamenti, è stato segnalato alla Magistratura contabile un nocumento erariale
complessivo pari a € 2.173.177,70, corrispondente alla somma indebitamente percepita per gli
incarichi extra-istituzionali svolti dal professionista ex art. 53, comma 7, D.lgs. n. 165/2001, nonché
a quella delle indennità di esclusività indebitamente percepite in spregio delle condizioni
contrattuali assunti con la citata Azienda sanitaria, art. 1, commi da 57 a 62, della Legge 662/1996,
per aver mantenuto rapporti prestazionali con strutture accreditate con il S.S.R fino alla data delle
sue dimissioni.
Le operazioni di sequestro hanno riguardato beni immobili, conti correnti allo stesso riconducibili,
sino a concorrenza del danno erariale contestato.
L’attività eseguita dalla Guardia di Finanza di Caserta sotto l’egida della Procura Corte dei conti di
Napoli, che ha garantito una proficua interoperatività rispetto alla pregressa attività d’indagine
svolta dall’Arma dei Carabinieri, si inquadra nella costante azione di servizio finalizzata a
contrastare la criminalità economica, per il soddisfacimento delle legittime pretese creditorie
dell’Erario ed il ripristino della legalità.