– di Francesca Nardi –
Gli attentati al Governatore Vincenzo De Luca, in tutte le loro forme e rappresentazioni, dalle più coreografiche alle più grottesche, passando per i patetici “copiaincolla” che, da anni segnano il passo della banalità quotidiana, rintoccheranno nel tempo e nello spazio come sgradevoli ed inevitabili richiami all’insensato “appecoronamento”, di cui si è stati in gran parte, vittime volontarie. L’ultimo atto in tal senso, a firma del Governo, che ha impugnato la Legge sul Terzo Mandato ricorrendo alla Corte Costituzionale, non siamo proprio sicuri che non sia un atto, in massima parte orientato contro la persona di De Luca e tutto ciò che egli rappresenta e che risulta scomodo, ai disegni di determinate parrocchie di potere. Le ragioni siano esse squisitamente politiche o di mera convenienza basso-politica, che hanno esortato la Meloni ad assumere, in un momento di massimo splendore, una decisione di tale portata, al di là di ogni ragionevole dubbio sulla sua efficacia, oggi paradossalmente, hanno favorito la segretaria del Pd, togliendole le castagne dal fuoco e consentendole di proseguire alleggerita e non poco, nella sua ostinata corsa verso…ma verso cosa? Liberato il campo, per modo di dire, dall’ostacolo De Luca, si ha infatti, la netta impressione che sia in casa Meloni che in casa Schlein, manchino all’appello quei quattro calcoli, soliti e sovente peregrini, (almeno quelli) che, abitualmente, alla vigilia di un qualsiasi evento elettorale, assumono sembianze umane e si offrono al giudizio ed eventualmente al consenso delle comunità. Il nulla calzato e vestito, amigos, è tutto ciò che, al momento, si intravede, nel pieno della sua evanescente consistenza, dopo la presunta e presuntuosa “messa a riposo” appunto, dell’unico avversario possibile e degno di questo nome, da parte di quella massa al momento uniforme, in cui tentano di distinguersi faticosamente…destra, sinistra e una strana nebulosa, animata da misteriosi brusii, posizionata al centro, con qualche tendenza, ancora non precisamente definita… Ma davvero qualcuno ritiene che De Luca pieghi i registri e saluti mestamente da lontano, senza colpo ferite, né fiatare? E qualcuno per caso… crede che nel parco giochi, che state “serenamente” allestendo, emergerà un candidato in grado di far contare la nostra Campania più e meglio, di quanto abbia fatto e avrebbe fatto De Luca? Qualcuno dimentica che, a chiunque fosse punta vaghezza di azzardarsi a parlare contro la Campania, con De Luca nelle vicinanze, non avrebbe avuto una ‘ntecchia di spazio in cui andare a nascondersi, per difendersi dalle sue staffilate verbali, sempre assolutamente comme il faut…Ma cosa ne sanno la Meloni e la sua maggioranza e la Schlein con la sua strana e variegata opposizione, della gente del Sud?, e soprattutto dell’appartenenza ad una terra sgualcita, martoriata e sacrificata che non si legge certamente nei dettati del “politico di turno” che governa da ducetto il suo feudo, ma bensì nelle esigenze della gente, nelle sue lacerazioni antiche, sulle quali il “politico tipo” cavalca da sempre, in nome di una sola bandiera, la sua. E’ molto meglio abbattere De Luca, è vero, anziché risvegliare quel sentimento che dorme dentro ognuno di noi e si chiama pensiero, riflessione e libertà di scelta. Ma come può scegliere la stessa Meloni, quale sia la mossa giusta per il Sud, se quell’appartenenza non sfiora neppure di striscio i suoi tribuni nelle periferie…e la Schlein che, con tutto il rispetto per il lavoro, non riesce a guardare un centimetro oltre il salario minimo e la tendenza…Ciò che conforta è la certezza che uomini come De Luca non si arrendono e la loro volontà vada ben oltre lo steccato della banalità, che irrora e impregna ogni azione che non abbia in sé, il concetto e lo “stigma” del servizio, quel servizio che De Luca non ha mai tradito. E chi dovesse continuare a dimenticare che le Idee camminano sulle gambe degli uomini e non sulle chiacchiere di ciò che fu un partito, tutto sommato dovrebbe ritirarsi dalle scene, perché ha perso di vista il Tempo e la Carestia d’Ingegno. Hasta la suerte!
Bellissimo articolo , pieno di tante verità . Complimenti
L’articolo coglie pienamente oltre il senso dei fatti anche i profili impercettibili di responsabilità parlamentari bilaterali e, magistralmente, conduce ad una dura e seria riflessione! I partiti Fratelli d’Italia e il PD a livello locale hanno dei parlamentari farlocchi, vere e proprie “merde”, che, se a Roma fanno numero nelle rispettive rappresentanze, a livello regionale, provinciale e comunale e altresì in ogni area di influenza politica e potere di interessi di circoli magici sono espliciti sodomiti e lussuriosi abitanti di Babilonia. Inoltre è sempre bene non dimenticare che l’area di amichettologia di De Luca è ben radicata nelle tenebre laddove ex magistrati sono, secondo lui, ancora depositari di maree di carta straccio per improbabili azioni di dossieraggio. L’immagine più calzante è, infatti, proprio quella di queste ore di De Luca, che ben conoscendo gli “slinguazzamenti” cui ogni suo amico e nemico politico è palam et coram aduso, li rappresenta iconicamente anche per il Presidente del Consiglio nei confronti di Musk. Il sarcasmo Deluchiano anche in punto di morte ha sempre grande lucidità e plasticità di effetti onomatopeici ed esilaranti; non dimentichiamo ancora i famosi “cinghialoni” in epoca COVID! Comunque se a Roma si fa teatrino tragi-comico, a Napoli ed in ogni provincia della Campania si banchetta alla faccia dell’erario e si fanno senza pudore i cazzi propri! Purtroppo per loro i fraseggi provocatori e i pensieri boriosi li allontanano precipitosamente da una necessaria prudenza che è quella di considerare che a Capo della Procura di Santa Maria Capua Vetere non vi è più un ideologico Procuratore Capo “Yes Man”, ma un mastino di concretezza giuridica ed un baluardo di inusitata, strenua e pervicace attività ed azione democratica contro la corruzione di ogni genere e parte e contro tutte le oligarchie speculative! Evitiamo quindi le menate delle Calze Regionali delle Befane distribuite in qualche Parrocchia casertana ritenuta fonte sicura di consenso elettorale a costo Zero! Basterà inoltre ed ancora qualche esempio lapalissiano e ricordare uno per tutti un parlamentare di Fratelli d’Italia che per non votare la riforma sull’autonomia differenziata e tenersi parimenti in dote e sempre aperta una credit card con gli amici dell’altra sponda, si inventò un’ improbabile rissa parlamentare finalizzata per l’appunto solo a farsi espellere e, quindi, a non macchiarsi del “voto assertivo”! Caro bel guascone, sei carta conosciuta e solo la grazia speciale della Meloni ha fatto di te ancora un uomo bipede! Sei perfetto, infatti e da sempre, solo per lo spettacolo di burlesque di De Luca che va in scena ogni giorno e non solo nelle grandi occasioni!