A MENTE FREDDA #21: LA PAPERDI JUVECASERTA SI AGGIUDICA IL DERBY CON SALERNO. TRA LUSSI ED ESSENZIALE. PER LE ALTRE ORA ‘SONO C…’

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foto 3 300x200 A MENTE FREDDA #21: LA PAPERDI JUVECASERTA SI AGGIUDICA IL DERBY CON SALERNO. TRA LUSSI ED ESSENZIALE. PER LE ALTRE ORA SONO C...di Alessandro Aita

SALERNO – E redenzione fu. La Paperdi Juvecaserta torna a vincere lontano dalle mura amiche e lo fa in una delle sfide più sentite della stagione, il derby con la Power Basket Salerno. C’era un ricordo spiacevole da cancellare, il ko della partita di andata arrivato con la sensazione che si sottovalutò l’impegno. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, ma la sfida del PalaCapriglia ha avuto le sue belle insidie da affrontare.

PASSEGGIATE – E infatti nei primi sei minuti non sembrava il 15 gennaio, ma il 2 ottobre 2024. I bianconeri hanno fatto una fatica estrema a leggere nei primi minuti la difesa contenitiva della squadra di Titto Carone, che aveva come obiettivo primario di proteggere il ferro nella propria metà campo e di punire i continui cambi difensivi della Juve servendo Nando Matrone in pitturato, uno che con quel fisico che si porta appresso e quella coordinazione potrebbe comandare in B con la sigaretta in bocca. Risultato: 21-8 al 6’, una partenza falsa che coach Damiano Cagnazzo definirà ‘da ritmi estivi’. E intanto nella sua mente e in quelle dei tifosi risuonava la voce di Massimo Corvo che doppiava l’agente Flood ne ‘La venticinquesima ora’ di Spike Lee (filmone con Edward Norton ed il compianto Philip Seymour Hoffman). Solo due parole, che non rispecchiano fedelmente il testo originale, ma che rendono tanto lo stesso…

RICCI ED HEINONEN, LUSSURIA OFFENSIVA – La Juve ha saputo però rialzarsi prontamente o quasi. In primis cavalcando Osku Heinonen e cercando un po’ più sovente le sue uscite. Otto punti in fila che hanno rimesso in sesto la sfida e tifosi bianconeri che esultano per lui e con lui, che appare con la faccia determinata del connazionale Simo Hayha (di cui non dirò il soprannome, altrimenti Google mi penalizza il pezzo). E poi Amos Ricci, che è stato il primo a capire come scardinare davvero la difesa avversaria con un fondamentale che quasi non esiste più nel basket moderno, ma di cui è un professore: l’arresto e tiro dalla media distanza. Tre canestri in fila per l’ex Libertas Livorno (alla fine saranno 22 punti, personal best in maglia bianconera) che hanno svegliato definitivamente la Paperdi dal torpore, che non avrà tirato bene da tre (10/32), ma è bastato con una Salerno che ha fatto addirittura peggio (6/32).

Heinonen e Ricci, due esterni spesso sottovalutati nelle gerarchie della squadra di Terra di Lavoro, su cui in molti rimangono sempre scontenti guardando le statistiche. Ma i numeri contano il giusto: sul finlandese, basti pensare che quella di ieri è solo la terza vittoria su nove partite in cui è andato in doppia cifra, indicatore interessante sul fatto che non sia lui la prima e nemmeno la seconda opzione offensiva e che si ricorra a lui in modo costante solo ‘se necessario’. Su Amos invece, è bene rinfrescarsi la memoria su come sia un califfo di questa categoria, conquistando pochi mesi fa una promozione da protagonista. Averli come terza e quarta opzione offensiva è un po’ un lusso…

ESSENZIALE – Ma la partita la si vince quando si dà un giro di vite dal punto di vista difensivo. Con due giocatori che magari all’occhio poco attento sono risultati poco. Perché vanno bene le triple di Heinonen e le giocate di Ricci, bene anche i soliti D’Argenzio (ha messo una tripla che se sbagliata avrebbe varato il nuovo sport del ‘lancio della lavagnetta’) e Laganà, ma a risultare fondamentali nella propria metà campo sono i lunghi dalla panchina, Gianluca Giorgi e Alessandro Azzaro. Il primo non è entrato in partita dal punto di vista offensivo ma poi ha preso le giuste misure a Matrone in pitturato, mentre il secondo ha recitato il ruolo del tuttofare con 7 rimbalzi, altrettanti falli subiti e 6 punti, con solo 1/8 dal campo. Ma l’unico tiro, una tripla, è stata di importanza capitale, con Caserta andata in fuga come Pantani su Tonkov al Giro d’Italia 1998. In mezzo tante giocate di energia, di quelle che non vanno nel tabellino ma che sono fondamentali per la vittoria.  Antoine de Saint-Exupéry diceva ne ‘Il piccolo principe’: “L’essenziale è invisibile agli occhi”. La partita di Doppia A, entrato al 26′ e mai più uscito, è tutta in questa frase.

E ORA SONO C…. PER GLI ALTRI – Si torna con il record in attivo a distanza di venti giornate. Per la precisione, dalla prima di campionato con la Virtus Roma, seguita poi da quelle sei sconfitte in fila che aizzarono i malumori ormai definitivamente sopiti. La Juve è ora nona con 22 punti, a due punti dall’ottavo posto di Jesi e a quattro dall’accesso diretto ai playoff (dal sesto posto a salire). Mentre la zona rossa, il quintultimo posto occupato da San Severo (con una partita in meno) e Cassino è lontano al momento otto lunghezze, testimoniando il livello del girone B. Ma ora i bianconeri possono guardare con più piacere alla strada fiorita e colorata della post season che a quella buia e tempestosa dei playout, senza comunque abbassare la guardia. Arriva l’ennesima prova di maturità domenica contro la Virtus Roma, squadra profondamente cambiata rispetto allo scorso fine settembre. Ma anche la Juve ha cambiato pelle, sapendo che con l’ottava vittoria di fila al PalaPiccolo, guardando il calendario delle prossime settimane, si potrebbe ambire anche a dare più fastidio possibile per il sesto posto. Che significherebbe un voto a fine anno da nove pieno. Non sarà sicuramente una partita semplice per la Juve, ma anche nella capitale ora sentono quella vocina dell’agente Flood…

Power Basket Salerno – Paperdi Juvecaserta 76 – 79
(25-20, 40-39, 58-61)

Power Salerno: Candotto 2 (0/0, 0/1), Chaves 19 (7/12, 1/7), Annarumma, Stanic 12 (3/6, 1/4), Kekovic 8 (4/6, 0/4), Zampa ne, Misolic 2 (1/1, 0/0), Mei 10 (2/3, 2/7), Matrone 15 (5/7, 0/1), Corvo, Cappelletti (0/1, 0/2), Duranti 8 (1/2, 2/6). Allenatore: Carone
Paperdi: Romano 2 (1/3, 0/1), Mastroianni (0/1, 0/0), Azzaro 6 (0/3, 1/5), Laganà 13 (4/9, 0/5), D’Argenzio 16 (4/7, 2/7), Ricci 22 (4/7, 4/6), Diouf 4 (2/3, 0/0), Giorgi 2 (1/1, 0/2), Heinonen 14 (2/3, 3/6), Kumer ne, Pisapia ne, Palmiero ne. Allenatore: Cagnazzo
Arbitri: Caldarola di Ruvo di Puglia (BA) e Schena di Castellana Grotte (BA)
Salerno: tiri liberi: 12/16 – Rimbalzi: 42 11 + 31 (Matrone 11) – Assist: 21 (Chaves 6)
Paperdi: tiri liberi: 13/18 – Rimbalzi: 41 11 + 30 (D’Argenzio 9) – Assist: 15 (D’Argenzio 5)