– di Christian Mancini –
Il gruppo si muove in silenzio, la strada lunga e regolare sotto i pedali, la fatica che si fa sentire solo nei respiri affannati. E poi lo sprint. Un’ultima curva, un’ultima salita, con il traguardo che è lì, a pochi metri, già fisso negli occhi di chi sa di avere l’ennesimo trionfo dinanzi a sé. E poi le braccia al cielo, allegoria di una vittoria conquistata. Una scena ripetuta, rivissuta, che diventa quasi un mantra per chi fa delle vittorie un vero e proprio stile di vita. Ma ogni volta l’emozione è differente, ogni momento indimenticabile resta impresso nella memoria di chi sa cosa significa sudare e dare tutto sé stesso per ciò per cui sta lottando. E Peppe Coppola, con quella stessa tenacia, ha segnato la storia del ciclismo casertano, regalando ricordi indelebili che non svaniranno mai.
Momenti che hanno lasciato un segno profondo per tutta la comunità ruvianese, che ha seguito con orgoglio e passione ogni sua impresa, in sella come nella vita.
Giuseppe ci ha lasciati, ma il suo spirito di combattente, la sua passione e la sua dedizione continueranno a ispirare chi l’ha conosciuto e amato.
La sua è una storia unica, fatta di resilienza e determinazione. Nato nel 1944, è tra il ’60 e il ’70 che si concentra la sua attività ciclistica, che lo porterà addirittura a vestire la maglia della Nazionale Italiana dilettanti. Un riconoscimento che ha segnato una tappa fondamentale dello sport casertano, un traguardo che ancora oggi gli annali ricordano con grande orgoglio. La sua carriera, fatta di sacrifici e conquiste, rimarrà per sempre un simbolo di eccellenza.
Una serie di vittorie lo hanno reso indelebile per tutti noi, un uomo che ha scritto con sudore e passione la storia del ciclismo casertano. Peppe Coppola lascia in eredità un grande ricordo di sé, fatto di dedizione, coraggio e amore per lo sport, che continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto e ammirato. La sua presenza, anche se fisicamente non più tra noi, rimarrà sempre viva nella memoria di tutti.
Un pensiero va alla famiglia, che saprà tenere vivo il ricordo di Peppe, tramandando alle future generazioni il suo esempio, la sua passione e il suo spirito di sacrificio, che continueranno a ispirare chiunque avrà il privilegio di ascoltare la sua storia.
E così, come ogni gara che giunge al suo epilogo, anche il suo vissuto terrà sempre accesa la fiamma di un sogno. Perché nello sport, come nella vita, il traguardo è solo un punto di passaggio e ogni pedalata continua a raccontare una storia che non smette mai di ispirare.
Grazie mille da parte della famiglia
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