(f.n.) – Quando le approssimazioni si moltiplicano e diventano il segno distintivo di una gestione aziendale, che nessuno si decide ad interrompere per non compromettere altri fragili equilibri, prima o poi, viene il momento in cui la resa dei conti è inevitabile, perché i danni provocati da una incapacità blasonata che diventa strafottenza, si rivelano intollerabili. Veniamo al dunque…questo mese i dipendenti dell’Aorn di Caserta si sono trovati in busta paga, lo stipendio decurtato di circa 100 euro e dispari…la qual cosa equivarrebbe alla mancata corresponsione della indennità di Vacanza Contrattuale meglio conosciuta come IDV. La stupefacente novella a firma del direttore della GRU dottoressa Luigia Infante, è stata inviata alle Organizzazioni sindacali del comparto e della Dirigenza e soltanto p.c. alla sacra Trimurti…tanto…non esiste alcuna possibilità che a qualcuno dei tre punga vaghezza di esercitare una ‘ntecchia di controllo sugli atti….o no? Torniamo ai fatti, onde evitare a noi stessi, una crisi di nervi….Il servizio economico finanziario sarebbe arrivato alla brillante decisione di non riconoscere l’indennità di cui sopra, applicando il DL 145/2023 ma, a quanto pare e, come evidenziato peraltro, in data odierna, dal sindacato Nursind, sarebbero stati ignorati alcuni passaggi fondamentali della successiva legge di Bilancio, la 213 del 31/12/2023, che, precisamente al comma 28, modificava alcuni aspetti fondamentali del succitato DL 145/2023 che avevano appunto, ispirato la decurtazione attuale, relativa alla IDV. Ma…come abbiamo accennato in apertura, per quanto sgradevoli siano certi errori, che costringono il sindacato ed il dipendente ad una analisi costante della busta paga, per evitare che l’altrui “evanescenza” provochi danni ogni volta maggiori, il dato importante e sul quale sarebbe opportuno, se non obbligatorio addirittura, soffermarci, va ben oltre l’errore in busta paga, per quanto, ripetiamo, paradossale ed inqualificabile sia, per quel che significa e comporta. L’intera faccenda infatti, esorta inevitabilmente a riflettere sul numero spropositato di assistenti, dirigenti, esperti, applicati, guarda-stipiti, sposta-agende e reggi-porte che, nel tempo e soprattutto nel corso dell’amministrazione Ferrante ed oggi Gubitosa, hanno invaso, letteralmente, gli uffici spaziali della palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco. Un esercito di Idee geniali ha varcato nel tempo sulle gambe di altrettanti super dotati individui, la soglia dell’amministrazione dell’Aorn di Caserta, per il giubilo ed il gaudio di coloro che, dalla loro preziosa e continua attività, avrebbero dovuto trarre e traggono (traggono?) “indecifrabili” benefici. Se qualcuno avesse ancora necessità di conferma sulle carellate di raccomandati che i vari politici o notabili o parenti vari, hanno avuto la pretesa di impiegare a tempo pieno nel nostro Ospedale e se, soprattutto vi fosse ancora qualche dubbio, sull’indifferenza nei confronti del merito e della capacità e dei titoli, che ha costituito e costituisce (ahinoi) tuttora, la caratteristica principale di chi gioca da troppo tempo, nelle varie stanze dei bottoni che, a diverso titolo ed in tempi diversi hanno contribuito a distruggere la sanità in provincia di Caserta, con una particolare predilezione per il nostro Ospedale. Amigos… adesso viene il bello a corona dell’apoteosi dello squallore!, forse sono in pochi a sapere o ad immaginare addirittura, che la gestione degli stipendi dell’Aorn di Caserta è affidata ad una ditta esterna…ciò si è reso possibile, forse… perché la Regione Campania direttamente regola i rapporti con società di Informatica, per i processi di informatizzazione delle Asl e delle Aorn…Ma, ovviamente riteniamo si tratti di metodi informatici e di programmi…certamente non di deleghe in toto del lavoro amministrativo e soprattutto della capacità e della cultura e del controllo amministrativo, imprescindibile! Sarebbero robot non informatici! A margine di quanto è successo che denota una totale disattenzione, da parte di chi è preposto almeno al “controllosalvafaccia” per non affondare la lama, come sarebbe giusto fare e chiamare le cose con il loro nome e cioè “totale inadeguatezza” di tutto l’apparato, riteniamo che l’unica soluzione possibile e l’unico freno a tanta insipienza potrebbe essere rappresentata dalla notizia sfolgorante che i magnifici tre, hanno deciso di alzare i tacchi, verso nuove e magari più tolleranti dimensioni. Nel frattempo la soluzione migliore ai disastri amministrativi in progress dell’Aorn di Caserta, potrebbe essere quella di adottare una serie di robot ultima generazione, che ovviassero alle devastanti lacune che si registrano dalle parti degli uffici in cui regna la dottoressa Infante, o no? Si tratta soltanto di aprire il mercato della robotica e attendere gli eventuali sponsor delle diverse marche, così la tendenza alla cofecchia è salva e nisciun se piglia collera, o no? Hasta el Domingo!
100 euro per qualche famiglia è la spesa della settimana. E chill è morta a sta stronza sper va si rompe na coscia