A MENTE FREDDA #24: PAPERDI JUVECASERTA, TERZO KO CON CHIUSI. SENZA ENERGIE A CAUSA DEI MALANNI, RECUPERARE LE FORZE IL PRIMO OBIETTIVO.

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foto 7 1 300x200 A MENTE FREDDA #24: PAPERDI JUVECASERTA, TERZO KO CON CHIUSI. SENZA ENERGIE A CAUSA DEI MALANNI, RECUPERARE LE FORZE IL PRIMO OBIETTIVO.di Alessandro Aita

CASERTA – Un altro ko, il terzo in fila, per la Paperdi Juvecaserta di coach Damiano Cagnazzo. La Umana San Giobbe Chiusi passa per 59-78 al PalaPiccolo dopo trenta minuti combattuti; in una situazione normale parleremmo dell’apertura di una mini crisi per i bianconeri. Ma fidatevi, la squadra sta vivendo tutto tranne che una situazione normale.

UN DUELLO IMPARI – Forse bisogna fare un po’ di chiarezza per tutti: la squadra si è allenata per la prima volta tutti insieme soltanto ieri mattina, a poche ore dalla sfida con Chiusi. E i postumi del virus intestinale sono stati tutt’altro che superati: Matteo Laganà era claudicante in campo cercando di risparmiare più energie possibile mentre Alessandro Azzaro ha potuto dare solo pochi minuti alla causa; e i due non erano nemmeno così certi di giocare, allenatisi nemmeno al piccolo trotto martedì. Allenamento in cui erano assenti Osku Heinonen e Momo Diouf, presentandosi comunque alla partita il giorno dopo e provando a gettare il cuore oltre l’ostacolo, costringendo Cagnazzo a fare il ‘piccolo chimico’ con i cambi sin dai primissimi minuti (cit. Salvatore Cavallo). Non il modo migliore per prepararsi a un match professionistico, figuriamoci contro una squadra in salute come Chiusi. Come presentarsi a un duello con una spada e il tuo avversario con una pistola: puoi essere volenteroso, ma basta un colpo a bruciapelo e ti fa secco. A meno che tu non ti chiami Roronoa Zoro, ma è un’altra storia…

NON SE, MA QUANDO – Con queste premesse si può capire che gestire il secondo impegno in quattro giorni era abbastanza complicato. Un po’ come la mezzanotte di Cenerentola, che arriva e interrompe l’incantesimo che la fa diventare una principessa e fa tornare la carrozza una zucca. Non era dunque SE fosse arrivato il momento in cui la benzina sarebbe finita, ma QUANDO. Ed il momento è arrivato il più tardi possibile, dopo trentadue minuti di una partita intensa, in cui i bianconeri hanno cercato di giocarsela in risparmio energetico con le proprie armi a disposizione, provando spesso il tiro dalla media concesso da Renzi (che andava perlopiù in protezione al canestro) e tenendo dal punto di vista difensivo. Chiusi dal terzo parziale in poi ha fatto un po’ il gatto con il topo, gestendo la partita e poi accelerando nel finale quando la Juve non ne aveva palesemente più, prendendo un’imbarcata assai severa rispetto a quanto visto per oltre tre quarti. Tanto che è stato difficile parlare di tattica e tecnica in zona mista (come anche in questo articolo, sarebbe stucchevole), sia con gli allenatori che con Mimmo D’Argenzio. Sia il coach bianconero che il capitano hanno tenuto a ringraziare il gruppo, proveniente da una settimana complicatissima. In questi momenti si vede l’unità di un gruppo e nessuno si è tirato indietro, e l’intento dei rappresentanti Juve è stato quello di tirare su il morale ai ragazzi, che hanno fatto di tutto e di più per tentare un colpaccio difficilissimo viste le condizioni.

EQUILIBRIO MENTALE ED ENERGIE FISICHE- L’unico auspicio che si può fare adesso è quello di recuperare le forze il prima possibile in vista della partita di domenica con San Severo, andata ko con la Gema Montecatini ma lontana parente della cenerentola che appariva a inizio stagione. La classifica continua ad essere pericolosamente corta, poiché questo campionato è senza pietà, non aspettando nessuno. Si rimane in piena zona play-in, i primi sei posti (obiettivo già difficile) si allontanano ancora di più ma dietro sgomitano, la zona rossa è lontana soltanto quattro lunghezze. Bisogna però approfondire: in questo momento in tanti parlano di squadra scollata, magari anche senza gioco e monotematica. Quando poco più di due settimane fa ci si esaltava per la grande vittoria sulla Fabo Herons Montecatini, una delle squadre migliori del lotto giocando una partita pazzesca: quella che abbiamo visto nelle ultime due uscite non è la vera Paperdi Juvecaserta, se ne accorgerebbe anche un bambino. Forse non ci si rende conto che senza il fisico che ti supporta, vincere è assai difficile: provate a fare una gara di Formula 1 con le ruote sgonfie nonostante si ha a disposizione una Red Bull, se arriva il trionfo offro una cena. Ma sia quel che sia, in Puglia c’è bisogno di una sterzata netta, sperando che l’aspetto fisico possa dare una mano che non è arrivata nelle ultime due partite.

Paperdi Juvecaserta 2021 – Umana San Giobbe Chiusi 59-78

(18-16, 31-32, 48-52)

Paperdi: Romano 12 (4/7,1/2), Mastroianni 0 (0/2, 0/1), D’argenzio 12 (2/5, 1/8), Giorgi 6 (3/6, 0/1), Heinonen 9 (0/1, 2/8), Laganà 8 (3/10, 0/3), Pisapia (0/0, 0/0), Azzaro (0/0, 0/0), Ricci 4 (2/8, 0/1), Diouf 8 (4/5, 0/0), Pisapia, Kumer ne, Zampella ne. Allenatore: Cagnazzo

Umana: Ceparano 11 (2/4, 2/2), Raffaelli 13 (3/4, 0/3), Rasio 19 (5/7, 2/3), Criconia 2 (1/1, 0/4), Renzi 13 (5/7, 1/8), Chapelli 7 (3/6, 0/1), Baldi (0/1, 0/2), Ius 2 (0/0, 0/0), Gravaghi 9 (1/2, 1/7), Fall 2 (1/2, 0/0). Allenatore: Zanco

Arbitri: Manco di San Giorgio a Cremano (NA) e Rubera di Bagheria (PA)

Paperdi: tiri liberi: 11/14 – Rimbalzi: 36 11 + 25 Romano 7) – Assist: 11 D’Argenzio, Laganà 4)

Umana: tiri liberi: 18/25 – Rimbalzi: 41 10 + 31 (Rasio 13) – Assist: 9 (Raffaelli 3)

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