– di Francesca Nardi –
E’ davvero stupefacente il grado di autostima che alcuni politici mostrano di possedere, peraltro, in aperto contrasto con la scarsa considerazione che gli stessi, mostrano de facto, di nutrire nei confronti dell’intuito e dell’intelligenza del popolo elettore, al quale, nella giuste e rituali occasioni, hanno chiesto e chiederanno il voto, automaticamente certi, che essi ignorino i loro giochi di prestigio, puntualmente giustificati dal loro genio, che, la fatalità talvolta, condanna all’incomprensione. Un esempio per tutti, assai significativo a nostro parere…ci viene offerto dalla generosità dialettica dell’onorevole Gianpiero Zinzi, al momento parlamentare della Lega. L’improvviso interesse non scevro da passione, dimostrato dallo stesso, nei confronti delle condizioni in cui versa il PO di Sant’Agata dè Goti, ci ha inevitabilmente, lasciato increduli, stupiti, addirittura interdetti e per finire la carellata delle emozioni, una ‘ntecchia sospettosi, quindi, adirati e, perché no?, se ci ricordiamo di essere casertani e di subire una sanità inquinata dalle clientele, anche profondamente offesi. Il parlamentare leghista, ha spinto il suo interesse per quel Presidio, fino a rivolgere una interrogazione sull’argomento al ministro della Salute, la qual cosa non può ovviamente che fare onore al politico che, in maniera assolutamente e convenientemente conseguenziale, porta avanti e conferisce concretezza al precedente impegno elettorale…ed in questo caso, l’avrebbe portato a termine con tale enfasi, da ricevere una risposta positiva ed assicurazioni dal ministro nell’arco di così breve tempo, da indurci a pensare che il parlamentare in questione, sia stato talmente abile e convincente ed il ministro, a tal punto predisposto ad accogliere le suppliche o talmente impressionato dall’arringa di Zinzi, da accantonare momentaneamente i problemi della sanità dell’intero Paese, per dedicarsi ad ascoltare, studiare, riflettere sul caso PO Sant’Agata dè Goti ed impegnarsi, rassicurando il richiedente attenzione…il tutto nell’arco strepitoso di quattro giorni circa. Ma bravo onorevole Zinzi!, peccato che a graffiare lo smalto di cotanta dedizione profusa fuori porta, resti a dimora, nel vicino natio borgo selvaggio, la totale indifferenza mostrata negli anni dallo stesso Gianpiero Zinzi, nei confronti delle innumerevoli denunce corredate da prove documentali di cui la sanità del suo territorio, quello stesso territorio, che gli ha consentito di essere eletto alla Regione prima ed alla Camera poi, è stata nel tempo, vergognoso teatro. Al di là della sua lieve ed evanescente presenza, attraverso l’invio di comunicati seriali, la maggior parte contro la gestione De Luca e contro lo sfacelo della Sanità sempre operato da De Luca, il tutto accentuato dalla querelle in atto sul terzo mandato, il caro deputato rampante, non si è sognato una sola volta di far sentire la sua voce autorevole, almeno in occasione di una sola delle molteplici volte, in cui è stata scoperta una “cofecchia” vergognosa all’Ospedale di Caserta o almeno una delle innumerevoli volte, in cui è stato pubblicamente portato a conoscenza del popolo sovrano, l’effetto devastante dell’ennesima pretesa politica, in danno del merito e della norma. Sotto il suo sguardo indifferente di politico attento soprattutto, a non ffà piglià collera a chi muove cestini di consensi, sono transitate le più ignobili storture della sanità, concorsi sartoriali della peggiore specie e qualità, incarichi di tale grossolana inadeguatezza da far saltare i benpensanti come grilli impazziti e non una volta, benché sollecitato, è intervenuto con la vittoriosa veemenza, con cui è intervenuto nella provincia limitrofa con ottimi risultati. E già…Chez nous non era possibile, non è vero? Sarebbe stato davvero imprudente prendere posizione in “casa d’altri” non è vero?, considerando per “altri” i ben noti politici che l’han fatta e la fanno da padrone in Ospedale e nell’Asl, giustamente considerate entrambe “casa loro”…Molto più efficace tenersi buoni tutti e mantenere il consenso, arrecando beneficio ogni tanto a questo dipendente o a quell’altro e chiedendo il distacco per qualcun altro ancora… Siamo perfettamente abituati al politico, che sposa a priori la gestione del manager di una Azienda Sanitaria, qualunque essa sia, stravolgendo la propria mission politica e massacrando all’occorrenza il merito e la dignità altrui ma…la faccia, companeros, sarebbe opportuno porsi il problema di salvarla, qualche volta, se la cosa non arreca troppo disturbo…o no? Perché vedete…se un politico se ne infischia de facto, del disagio, che l’utenza è costretta a subire nel suo territorio, a causa delle scelte scellerate di un manager, ispirato da qualche potente politico locale, nel momento in cui decide di indossare l’armatura e partire per una crociata da paladino della giustizia e della sanità redenta, a difesa e tutela di un Presidio Ospedaliero in un’altra provincia, ebbene…ciò significa che quel politico è talmente presuntuoso e arrogante da infischiarsene dell’effetto che la sua crociata altrove, può determinare nel suo territorio, oppure ritiene che chi legge non sia all’altezza di una riflessione assolutamente banale, come quella ispirata dalla sua prodezza. In entrambi i casi dovrebbe darsi una regolata ai bulloni, visto che la sua ambizione non riesce proprio… a porsi dei limiti. Hasta la suerte!