OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 336

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(f.n.) – Per l’ennesima volta, il pronostico ospedaliero ha fatto centro…ma non siamo abituati a gloriarci, di quella che potrebbe apparire scaltrezza intuitiva, ma non lo è affatto, soprattutto quando il risultato è talmente scontato, da far apparire ridicolo sia il pronostico stesso che il presunto intuito infallibile. Ma…nonostante, tutti siano al corrente di tutto e, di questo tutto, se riflettete amigos, questa “sapienza collettiva” sia l’aspetto più inquietante, noi continuiamo a ripeterci e quando si presenta l’occasione, continuiamo e continueremo a pronosticare, per una sola ragione chiara e trasparente…quella che, nonostante tutto, induce a sperare che nel mare magnum dell’intrigo clientelare e nepotistico, qualcosa o qualcuno, un giorno o l’altro, magari per inerzia o per saturazione o addirittura per insopportabile ed improvvisa vergogna di sé, inizi a trasformarsi lentamente fino a rigenerare se stesso ed i tessuti circostanti…Ogni volta che un pronostico si rivelerà stucchevolmente esatto, significherà che ancora una volta, qualcuno avrà dato una mano al destino ed il risultato sarà esattamente quello che qualcuno aveva deciso che fosse ed il percorso che avrà portato a quel risultato, apparirà chiaro, trasparente e naturalmente legittimo…Del resto una bronchite o una enterocolite, possono colpire chiunque senza preavviso e se le persone dovessero cambiare idea all’ultimo momento ed abbandonare una competizione, favorendo di conseguenza uno dei rimanenti in gioco, anche quello sarebbe assolutamente nella norma, o no? C’est à dire che, tutto sommato, l’inguacchio non fa una piega e se insisti nel puntare il dito, c’è il rischio che qualcuno, ormai entrato a pieno titolo e magnificamente, nella parte del “dritto” e del “giusto” faccia pure l’offeso, disorientando per l’audacia persino noi… Il preambolo ovviamente è utile come al solito, a rendere appieno l’idea, o no? A proposito, quasi avevamo perso la memoria!, è appena il caso di evidenziare che anche il nostro ultimo pronostico è andato a segno…Infatti, il direttore ff della UOC Opsos Alfredo Matano, è risultato vincitore del bando per la nomina a tempo indeterminato, appunto, di direttore della UOC Opsos. Ma chi l’avrebbe detto! Un concorso così complicato, impegnativo, che avrebbe potuto riservare ostacoli di tutto rispetto in materia di esame!,…decisamente chi è riuscito a sfangarla, merita una nota di merito a parte, o no? Pensate… quanto tempo prezioso si spreca nell’organizzazione dei bandi di concorso, con tutto quello che c’è da organizzare, affinché non vi siano intralci e tutto scorra liscio come l’olio ed i risultati siano quelli che tanta gente di belle speranze, si aspetta che siano. E pensare che ci sarebbero tante cosucce da mettere al posto giusto, in questo nostro Ospedale, onde evitare che la sacra trimurti sommi e moltiplichi figurelle su figurelle e continui ad offrire al mondo esterno, saggi di pessima organizzazione, come del resto sta facendo, ormai da troppo tempo. Infatti sembra proprio che dalle parti del terzo piano della palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco, nessuno degli occupanti, sia particolarmente sensibile allo “scuorno” che dovrebbero avvertire “tutti”, ogni volta che punge loro vaghezza di pensare all’inqualificabile condizione, in cui hanno confinato “quelli col borsone” , ricordate?, quella pattuglia di infermieri ed OSS che sostano dinanzi al SITRA, per ricevere l’ordine di servizio relativo a qualche ora o all’intera giornata e che può variare in corso d’opera?…A quanto pare non è ancora cambiato nulla, se non che, al gruppo mobile, pare si aggiunga virtualmente, in determinate occasioni, qualche dipendente “stanziale” femminile che, dopo un’assenza di qualche tempo dal lavoro, per un motivo qualsiasi, tornata in servizio, scopre che ha perduto la sua postazione ed è stata inviata presso un’altra qualsiasi. Decisamente, una gestione illuminata, quella posta in essere dai geni pensanti che innalzano agli onori della cronaca, un giorno sì e l’altro pure, questo nostro povero Ospedale, il cui destino sembra essere stato segnato dai malefici di una fata perversa. A proposito delle difficoltà che incontra il personale femminile all’interno dell’Aorn e che a quanto pare devono essere piuttosto numerose e di non poco conto, il Nursind sta organizzando un Coordinamento Donne, la qual cosa si presenta assai interessante e ci auguriamo che riesca ad incidere con una certa energia e risolutezza proprio in quel muro di inerzia, paradossalmente al femminile, che caratterizza la Direzione sanitaria…Ed in chiusura è appena il caso di chiederci e di chiedervi quante siano le pieghe, ammesso che ci siano, che arricciano l’atteggiamento del dirigente del Sitra, dinanzi alla fila di quelli col borsone e dinanzi a questo stupefacente scippo della postazione, di cui da qualche giorno siamo venuti a conoscenza….perché a quanto pare fino ad oggi, il genio del SITRA non ha fatto una piega, o no? Amigos, se il tutto non fosse così desolante, sapete?, verrebbe davvero da ridere…Hasta el Domingo!