(f.n.) – Tra le svariate, talvolta stupefacenti o banali reazioni della sacra trimurti de noautri, attualmente alla guida illuminata, ma fortunatamente temporanea, del nostro Ospedale, di fronte a denunce o a scoperte inopportune, che dovrebbero procurare alle loro signorie, un discreto imbarazzo, non è certamente il silenzio ostinato, provocatorio e strafottente, quella che meraviglia di più…anzi! E, a nostro modesto parere, è proprio il silenzio che, secondo le intenzioni di qualcuno, dovrebbe sedare i sospetti con l’arma della noncuranza sdegnosa, invece li conferma laddove non li potenzi addirittura…Il silenzio che, dal piano nobile della palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco, si dirama su uomini e cose, tra l’altro è il più gettonato come reazione e a lungo andare, diventa quasi impossibile non interpretarlo come l’incapacità di replica, perché si ha torto marcio, anziché come l’eccesso di boria, dovuto ad una ragione che, per la sua stessa integrità diventa superbia. E se il silenzio ufficiale, per caso, avesse nascosto nelle varie occasioni, un’azione riparatoria, intelligente e sana, sia pur discreta, all’interno dell’Ospedale, transeat…sarebbe stato ovviamente comprensibile…ma, a quel che ci risulta, non vi è stata alcuna severa presa di posizione, ad esempio, nelle retrovie di quel silenzio che, qualche tempo fa, ha tentato di nebulizzare, la gravità di una storiella incresciosa che fu considerata dai più, così vergognosa e degradante, per il nostro Ospedale, da non provocare nulla che non fosse una smorfia di disgusto. Ci stiamo riferendo agli interventi di maquillage, organizzati su prenotazione, da una anestesista del Dipartimento di Cardiologia…Il bello di questa eccellente direzione strategica è che strategicamente, riesce a procedere come se non fosse successo nulla e come se fuori dai cancelli, non fosse “anche” quella notizia impastata con molto altro, a mettere in fuga e a distruggere il prestigio e il buon nome del nostro Ospedale. Riteniamo sia salutare e giovi ad un eventuale recupero di dignità, ricordare le “cofecchie” ospedaliere, sulle quali si è magicamente scivolati, visto che, al momento, pare ci si stia preparando a mandare in onda un altro periodo di silenzio oltraggioso della verità, su un altro mistero …quello delle, circa, 30 pec scomparse, contenenti le domande relative all’avviso riguardante gli incarichi di coordinamento, di cui abbiamo parlato nell’ultimo Memoriale. E’ trascorsa una settimana, ma nessuno fiata e non si muove una foglia… Parlando di immobilismo e di inerzia, ce la va sans dire che… è appena il caso di ricordare che il caro Dg Gaetano Gubitosa, in quanto all’abilità di lasciare i suoi dipendenti e le loro aspettative , “tra color che stan sospesi”, è un vero e proprio maestro…L’assenza di spiegazioni chiare e trasparenti e soprattutto concrete ed inattaccabili, sulle questioni più urgenti di quei lavoratori che sarebbe suo primo dovere tutelare, è quello che si può definire il tratto distintivo di questa brillante Direzione generale. Vogliamo parlare del bando relativo all’assegnazione del DEP? Inutile, perché non si comprende un’acca di cosa stia succedendo veramente nella “sofisticata programmazione mentale” di coloro che sono deputati a decidere e a far intravedere una schiarita, nel panorama torbido circostante…E tornando al problema principale, quello relativo agli incarichi…ci chiediamo cosa aspetti il DG Gubitosa a fare chiarezza sulle 30 Pec, considerando che questo silenzio lascia spazi sconfinati ai peggiori sospetti e non ultimo e forse il più grave, quello che vedrebbe nella scomparsa delle 30 Pec, una “panzana strategica”, orientata a far scorrere il tempo, in attesa di qualche schiarita interna o di qualche ripresa di accordo inceppato o addirittura di qualche nuova trattativa che, perché no, potrebbe avere attinenza con l’imminente rinnovo delle Rsu. Comunque sia e comunque si stiano muovendo dietro le quinte, sindacati e Dg, è chiaro che l’ambiguità dell’attuale dimensione, non fa onore a nessuno. Se fosse stato nelle intenzioni del Dg Gubitosa, offrire infine una dimostrazione di chiarezza e soprattutto di autorità e quale occasione migliore di questa?, avrebbe proceduto senza tante storie, alla nomina dei coordinatori e non avrebbe offerto prova provata, di questa evidente commistione e “putecarella” con i sindacati o forse di qualche trastula con qualche sindacato in particolare e se così dovesse essere, per avere la conferma dei nostri sospetti, dovremmo soltanto attendere un’altra conferma…quella di un coordinatore che, in verità, a parer nostro, ha tutte le carte a posto per… cambiare mestiere. Staremo a vedere…e se dovesse accadere come , giurateci che accadrà, lo rimarcheremo! Cosa ci resta da fare e da sperare con questi chiari di luna?, Forse extrema ratio, confidare forse, nell’onestà intellettuale dei due sitrologi, Meles e Lanzuise, già messi in guardia nel Memoriale scorso?, per cercare di imprimere una svolta alle dinamiche ospedaliere, incominciando dal comparto?…Impresa ardua anche questa…se è vero come è vero che, proprio l’ufficio di Meles, sembra essere il gotha degli impuniti raccomandati… Cusano, Varrone , Di Lorenzo….Rosa Varrone e Laura Di Lorenzo ad esempio, non hanno alcun titolo per sostare in quell’ufficio, eppure nel corso degli anni, hanno accumulato titoli di anzianità da far valere, eventualmente, nel concorso. La gentile signora Varrone, è conosciuta e riconosciuta tra i colleghi, perché pare sia quella che urla al telefono: andate a lavorare!, e che, assai di frequente, sbatte la cornetta, soprattutto quando non ha argomentazioni da far valere, persino in faccia ai primari!…Ed anche in questo caso, nonostante le proteste arrivate ai suoi superiori…silenzio!, e nessuno è stato mai punto dalla vaghezza di propinarle un giusto provvedimento disciplinare…In giro infatti, sono in molti a chiedersi chi sia un suo eventuale e potente protettore, oltre al gentile consorte, primario a Napoli…Insomma siamo messi male…A pensarci su…ma a cosa dobbiamo appellarci con queste sinfonie, suonate sui miserabili pentagrammi del peggiore nepotismo e della raccomandazione più nefasta? Hasta el Domingo!
Egregia dottoressa trovo la questione delle trenta PEC una questione di lana caprina. I signori in questione dovrebbero avere la ricevuta di invio.basta mandarla in direzione via PEC inoltrando ricorso e la situazione è risolta. Forse nn hanno ricevuta?
Gentile Margherita, ammesso che le trenta persone non abbiano la ricevuta, quale sarebbe il motivo della sceneggiata e soprattutto per quale motivo la Direzione non ha tacitato tutti e tutto, replicando nell’immediato? Grazie per l’attenzione
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