A MENTE FREDDA #30: PAPERDI JUVECASERTA, UNA VITTORIA SCINTILLANTE CON RUVO DI PUGLIA. PRESTAZIONE ENORME ‘FIGLIA’ DEL KO CON ROSETO

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foto 63 300x200 A MENTE FREDDA #30: PAPERDI JUVECASERTA, UNA VITTORIA SCINTILLANTE CON RUVO DI PUGLIA. PRESTAZIONE ENORME FIGLIA DEL KO CON ROSETOdi Alessandro Aita

CASERTA – Al PalaPiccolo è andata in scena una di quelle serate che ti riconciliano con il proprio essere. La Paperdi Juvecaserta di coach Damiano Cagnazzo si prende la vittoria più prestigiosa della propria stagione, superando la Crifo Wines Ruvo di Puglia pr 94-81 e tenendosi stretto il ruolo di leader della seconda parte di classifica, con un decimo posto che varrebbe il primo turno di play in fra le mura amiche. Quaranta minuti ai limiti della perfezione per i bianconeri, che hanno piano piano mandato in tilt i meccanismi dei pugliesi, reduci da otto successi nelle ultime dieci partite, grazie ad una prova di squadra da cinque uomini in doppia cifra e, soprattutto, di grande applicazione da parte di tutti.

LA ‘PARTITA PERFETTA’ – I primi dieci minuti non sembravano dare molta speranza, con Ruvo che giostrava il pallone un po’ come voleva grazie alle giocate dei propri esterni, Jackson in primis. Il 14-24 dei primi dieci minuti appariva come un margine difficile da colmare, ma non per questa Juve, che aveva preparato la sfida in maniera certosina, mettendo una toppa su quello che all’andata aveva fatto più male: la presenza di Jacopo Borra nel pitturato, che in Puglia fu determinante con 21 punti segnati. Per ovviare ai 211 centimetri del pivot ex Latina, coach Cagnazzo ha optato per il raddoppio in maniera sistematica sul lato debole, scommettendo sulle capacità del numero 99 di far uscire la palla dal post basso per armare la mano dei piccoli ruvesi, piano poi riuscito con alterne fortune. Caserta è una squadra che tende ad esaltarsi quando inizia a capire che i propri giochi funzionano. E dunque, acquisendo più certezze difensive, ha piano piano messo le mani sulla partita con un secondo parziale da 37 punti segnati, che fa il paio con il terzo quarto fantascientifico dell’andata da 34 punti e 8/11 da tre.

E nel mentre Ruvo si è innervosita, con Jackson e Moreno che sono piano piano scomparsi dalla partita, pensando più a battibeccare con il pubblico che a rimanere mentalmente nella sfida. Dunque Rajola ha insistito nel pitturato, con Borra voglioso di riscatto: un’arma a doppio taglio per la Crifo Wines, che ha messo in partita il 99 andando però a sacrificare tutti gli esterni. La Juve, nel momento di difficoltà maggiore, ha saputo limitare i danni per poi dare lo strappo decisivo al match con un parziale di 19-2 in cinque minuti. L’ultimo quarto è una vera e propria festa al PalaPiccolo: merito di tutto il roster bianconero, che ha seguito alla lettera il proprio playbook. Bisogna seguire comunque un piano per perseguire gli obiettivi, insegna Barney Stinson. Ma per le vette più difficili c’è bisogno di scalare strade impervie, poiché quando ottieni il risultato è ancora più gustoso…

GIORGI ‘THE AVENGER’ – Ognuno ha fatto la propria parte nel successo di ieri, dal primo all’ultimo. Il solito trittico Laganà-D’Argenzio-Ricci ha fatto onde, nel pitturato è stata una partita di sacrificio per tutti, che hanno dato più di quanto ci si potesse immaginare. Ma soffermiamoci sull’ex della partita, quel Gianluca Giorgi che aveva probabilmente segnato la partita sul calendario. Ha messo da parte la sua ‘faida’ con gli arbitri ed è sceso in campo con gli occhi della tigre, con l’obiettivo di farsi rimpiangere da Stefano Rajola: partita ENORME del pivot di Peccioli, che ha difeso come un ossesso su Borra e in attacco si è fatto trovare prontissimo, sia sugli scarichi che con un paio di post up mica da ridere, utilizzando il perno in maniera deliziosa e meritandosi il ‘circoletto rosso’, come avrebbe affermato Rino Tommasi. Avanti ai microfoni dei giornalisti non parla di un sentimento di rivalsa nei confronti della sua ex squadra, ma lo si è visto dall’atteggiamento che ha tenuto in campo, dallo sguardo sempre pronto sulla preda da ghermire e sopraffare senza pietà. Vestendosi da Avenger, nei panni di Drax il Distruttore, e facendo sembrare il pivot avversario molto più piccolo dei 215 centimetri che si porta dietro. Certo l’altezza non si insegna, ma nel basket non è tutto…

UN SUCCESSO FIGLIO DI ROSETO – Lo avevamo detto tre giorni fa: il ko più che onorevole con Roseto poteva essere una piccola molla nella testa dei giocatori in bianconero. Proprio per il modo in cui è arrivata, contro una squadra che di norma stritola tutti gli avversari e che, invece, ha dovuto sudare con la Juve al PalaMaggetti. Una piccola, grande dimostrazione di forza, riflessasi anche nel match di ieri. Domenica la squadra di coach Cagnazzo, nonostante il ko, ha ritrovato, dal punto di vista mentale, alcune delle proprie certezze che l’hanno fatta arrivare all’appuntamento di tre giorni dopo prontissima al riscatto e senza paura alcuna di uno degli avversari più importanti del girone B. Quando si dice che le sconfitte insegnano più delle vittorie… beh, è proprio vero. 

Una squadra che è rimasta unita nelle difficoltà e nei momenti di down, in cui molti spogliatoi avrebbero potuto tranquillamente sgretolarsi sotto il peso di determinate sconfitte. E invece si arriva più uniti che mai, con coach Cagnazzo che a fine partita concede ‘la ribalta’ agli assistenti Ciro Dell’Imperio e Federico D’Addio, come segnale di quanto creda ciecamente in loro, e che dedica la vittoria ad uno dei suoi giocatori. Si salutano così gli infrasettimanali, domenica l’ultimo impegno ravvicinato nel derby con Sant’Antimo: non si giocherà sul parquet del PalaPuca, ma il match con i cugini è una sorta di spareggio per il decimo posto, che ora diventa una vera e propria priorità.

Paperdi Juvecaserta – Crifo Wines Ruvo di Puglia 94-81

(14-24, 51-48, 72-60)

Paperdi Juvecaserta: Giorgi 19 (7/8, 0/0), Ricci 18 (3/6, 4/7), Laganà 17 (1/2, 3/10), D’Argenzio 13 (4/6, 1/6), Romano 10 (2/4, 1/3), Azzaro 7 (2/3, 1/2), Mastroianni 5 (2/4, 0/0), Diouf 4 (2/3, 0/0), Pisapia 1 (0/0, 0/0), Heinonen 0 (0/0, 0/2), Kumer, Zampella. Allenatore: Cagnazzo

Crifo Wines Ruvo di Puglia: Jackson 21 (8/12, 1/7), Borra 13 (4/6, 0/0), Jerkovic 10 (2/5, 1/4), Markovic 10 (3/6, 1/3), Moreno 9 (0/1, 3/4), Gatto 6 (0/1, 2/3), Isotta 6 (1/3, 1/2), Musso 4 (2/3, 0/4), Reale 2 (0/0, 0/0), Lorenzetti 0 (0/0, 0/0), Stefano Conte ne. Allenatore: Rajola

Arbitri; Giambuzzi di Ortona e Marianetti di San Giovanni Teatino

Paperdi: tiri liberi: 18/24 – Rimbalzi: 39 12 + 27 (Romano 9) – Assist: 30 (D’Argenzio 8)

Crifo Wines: tiri liberi: 14/21 – Rimbalzi: 29 9 + 20 (Borra 12) – Assist: 15 (Jackson 4)