OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 343

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(f.n.) – Le interpretazioni di comodo, sovente hanno ispirato le pagine più significative dei cahiers de doléances di tutte le categorie, dalla Rivoluzione Francese in poi…ma la loro massima espressione, l’hanno raggiunta ai nostri giorni, nelle apologie del lamento a firma dei sindacati…E quale dimensione più idonea di quella ospedaliera, per circumnavigare un fatto, una frase, un’azione qualsiasi e persino una intenzione inespressa? Non sottrarremo tempo e spazio alle nostre critiche in progress, nei confronti della gestione del nostro Ospedale, tornando, petulanti, su fatti a nostro parere, da sempre chiarissimi e sulle nostre supposizioni, interpretate con licenza poetica e fantasia lunare, come sentenze, dal Nursing Up, se non per le opportune, indispensabili precisazioni. Poiché siamo stati gli unici a scrivere dell’esistenza di un messaggio, della segretaria del Nursing up ai suoi iscritti, tentando peraltro di interpretarne il significato e ragionando sul fatto che, se fosse stato vero ciò che nel messaggio si asseriva, e soprattutto ciò che lo stesso lasciava supporre, il Dg Gaetano Gubitosa, difficilmente avrebbe avuto argomenti validi a giustifica di una simile evidente cofecchia. Ricordiamo che, nonostante la Direzione generale non avesse comunicato nulla in merito ed avesse peraltro, convocato una riunione sindacale per il 26 u.s. il cui odg risultava tristemente banale, il messaggio di cui sopra, recitava “sorprendentemente” che … “dopo un anno di trattative, l’Ufficio Legale del sindacato aveva ottenuto un accordo favorevole, per tutti i dipendenti, sulla pretesa indennità festivi infrasettimanali ex art.9”. Nel silenzio dell’Albo Pretorio, la segretaria del Nursing Up comunicava quindi che, “ogni dipendente avrebbe percepito l’indennità, nella misura del 70% per i sette anni a ritroso e non per i cinque anni, come era stato stabilito, aggiungendo che, soltanto perché gli altri sindacati avevano sottoscritto un accordo con l’Azienda, il Nursing Up non aveva potuto portare al massimo la percentuale del 70%” …Il pensiero di chiunque avesse ragionato secondo la logica e, soprattutto, seguendo una norma elementare che si fondeva con l’onestà di intenti, patrimonio comune ed a maggior ragione di un Dg, del cui atteggiamento, dovrebbe, in ogni frangente, essere la caratteristica principale, e, sempre quel chiunque, fosse stato sufficientemente lucido da porsi uno straccio di interrogativo, ebbene…avrebbe avuto le nostre stesse perplessità. Pertanto, per quanto sia risultato assai difficile procedere alla lettura previa “constructio” del manifesto giallo a firma segretaria del Nursing Up, una volta raggiunto faticosamente l’obiettivo, abbiamo potuto prendere atto che, in maniera assai ardimentosa, si affermava che qualcuno, ovviamente incredulo, stava diffamando attraverso articoli e pettegolezzi. Gli articoli che si sono concessi il lusso di non intonare magnificat al suo annuncio, riservato agli iscritti, sono stati i nostri, pertanto noi saremmo i diffamatori e, dobbiamo ammettere che sarà difficile riprendersi del tutto, dopo questa affermazione accorata…sarà dura, ne siamo consapevoli, ma cercheremo di sopravvivere, non fosse altro…per assistere alla fine di questa patetica, ignobile farsa di quarta categoria. E, per essere più realisti del re, laddove si legge, nero su giallo: “dopo la sentenza del vs collega Luigi D’Alessio con NURSING UP, arriviamo in cassazione e vinciamo con ordinanza del 25.01.2021”   è appena il caso di sottolineare che è assai probabile che vi sia una leggera confusione nella memoria di qualcuno e che sarebbe opportuno, rileggere e memorizzare correttamente chi fu ad arrivare alla Suprema Corte di Cassazione. E non finisce qui, perché la nostra indole, tipica dei brutti, sporchi e cattivi, ci induce inevitabilmente a riflettere, su tutto ciò che insinua dentro la nostra mente, seri dubbi di interpretazione e quando ciò avviene, è addirittura naturale formulare una serie di ipotesi…E, ce la va sans dire che… le ipotesi non hanno nulla a che vedere con le sentenze, pertanto, companeros, continuare a giocare con gli equivoci, è tempo perso, entiendes? Le ipotesi sono necessarie, onde evitare che il dubbio resti sospeso troppo a lungo nell’aria ed alla fine, la inquini lasciando ricadere risposte sbagliate sulla collettività. Ed a proposito di dubbi e ipotesi, consideriamo insieme le ultime righe, maiuscole e lapidarie!  L’indignazione del Nursing Up evidenziata dal manifesto giallo, arriva all’apice quando, su richiesta degli altri sindacati, viene rimandata la riunione fissata dal DG Gubitosa per il 26 u.s. Scagliandosi contro i sindacati, rei di aver chiesto il rinvio, la segretaria, sibillina, chiude con: “…E non hanno pensato che era per i vostri emolumenti retributivi!” . La sbattuta in petto finale e lo sguardo al cielo sono lasciati alla libera immaginazione.  E qui le ipotesi incrociano impazzite, nel firmamento delle possibilità universali. Come abbiamo sostenuto più volte, l’odg della riunione del 26 era addirittura banale ed i fondi cui faceva riferimento, erano un dato di fatto e certamente nulla lasciava intravedere rivelazioni entusiasmanti, sull’argomento. Pertanto il tono di rimprovero sul manifesto giallo, non avrebbe alcun motivo di essere …ma se a monte del grido di dolore in giallo, vi era la disperazione della segretaria del Nursing up, che si sentiva offesa perché i soliti brutti, sporchi e cattivi avevano osato seminare il dubbio sulla veridicità delle sue rivelazioni, quale occasione migliore per riguadagnare terreno, nella credibilità collettiva, se non quella di lasciare cadere nel gran finale, parole calibrate sul suono magico degli emolumenti retributivi ai quali, la malafede dei colleghi sindacalisti, che avevano chiesto il rinvio, aveva impedito di pensare? Ipotesi se ne potrebbero fare diverse, dal momento che sia l’odg inutile in sé, ma utile allo scopo specifico, proprio per le parole magiche che utilizza, come “fondi”, sia il 4° punto relativo alle proposte sindacali, si prestano all’inqualificabile azzardo di chi, giocando con 26 mazzi di carte, è appena appena legittimo, che perda il conto delle carte e confonda i giocatori. Hasta el Domingo!

1 commento

  1. Cara dottoressa, questi vassalli interpreti di questa reale professione al servizio del feudatario di turno, dovrebbero spiegare molte cose ai loro adulatori.
    Premesso che loro hanno fatto un accordo per fermare un procedimento legale e non una mediazione per evitare contenziosi, dovrebbero chiarire quanto segue:
    1) Perché fare un accordo su 7 anni quando il
    procedimento era impostato su 10?
    2) Perché accettare il 70% per un accordo che
    punta a fermare un procedimento che
    puntava al 100 % ?
    3) Perché fare un accordo proprio in corso di
    elezioni RSU? Forse per essersi trovati
    davanti alla realtà di perdita di voti?
    4) Ed infine davanti a tale realtà si sono posti il
    dubbio dell’eventuale sconfitta in
    cassazione avrebbe portato alla perdita
    delle stesse se non superiore numero di
    tessere rispetto ai voti persi oggi.
    5) La cosa più importante, ma il 70% è reale o
    bisogna togliere le spese legali? Perché se
    così fosse gli iscritti sono stati venduti per
    ben volte, perdita di 3 anni, perdita del 30%
    ed infine decurtazione legale che rischia di
    portare ad un rimborso inferiore rispetto a
    chi ha fatto la mediazione su i 5 anni.
    Ah, dimenticavo, visto che di questo accordo non vi è traccia sull’albo aziendale, bisogno sempre vedere se sia reale o l’ennesima fandonia.
    Spero di essere stato chiaro ed alla portata di tutti.

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