
– di Giuseppe Messina* –
Non c’è altro da aggiungere.
Il Comune di Caserta è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche.
Ho amministrato, con la giunta Bulzoni, questa città con l’incarico di assessore e vicesindaco e sono stato anche presidente del Consorzio Smaltimento dei rifiuti CE3.
Trovammo ben 200 miliardi di lire di debiti. Ne pagammo in contanti 140 e lasciammo 110 miliardi di investimenti (il Corso Trieste, Le quattro villette, il Planetario, le più lunghe piste ciclabili del Mezzogiorno, ecc., ecc.). Non abbiamo fatto un centesimo di debiti e nessuno della giunta ha subito i rigori della legge nell’esercizio delle sue funzioni.
Con la giunta Marino, la città ha toccato il punto più basso della sua storia. Marino e i suoi sodali non hanno nulla a che vedere con la sinistra e la tradizione democratica della città.
Occorre voltare pagina e cambiare l’intera classe politica di Terra di Lavoro, destra compresa. Il Consiglio comunale sciolto è stato il peggiore che si ricordi, secondo solo alla giunta Gasparin.
Avranno i casertani, la capacità di capire e discernere chi veramente vuole lavorare con competenza e onore per la città di Caserta e non per sostenere il proprio gruppo o il proprio clan sulla pelle di questo disgraziato territorio?
*già assessore alla legalità e alla trasparenza nella Giunta Bulzoni




















‘Marino e i suoi sodali non hanno nulla a che vedere con la sinistra’: ma veramente? Mo’, vuoi vedere che nessuno li conosce più?
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