NAPOLI – “Dispiace dover contraddire la Coldiretti Campania, ma il sistema della filiera bufalina non funziona ed è al collasso”. Lo afferma la consigliera regionale campana indipendente Maria Muscarà per la quale “lo stesso fatto che a stanare frodi e violazioni di legge non sia quasi mai il servizio veterinario ma, come al solito, preziosissimi i Carabinieri, dovrebbe dirla lunga,un po’ a tutti gli smemorati, su come stanno realmente le cose”.
“Una cosa è certa – aggiunge Muscarà –: chi ha taciuto e tace ancora sulle devastanti politiche degli abbattimenti indiscriminati per sospetta brucellosi o tubercolosi, sulla chiusura di centinaia e centinaia di preziose aziende zootecniche casertane di medie e piccole dimensioni, sulla pretesa strozzatura da parte dei grandi caseifici o gruppi commerciali, del prezzo del latte di bufala alla stalla, è stato ed è di fatto complice”.
“Alla Coldiretti Campania – conclude Muscarà – ricordiamo sommessamente che, a proposito degli ignorati controlli obbligatori sulla filiera bufalina, la Regione Campania arriva addirittura a disconoscere le sue stesse norme, a partire dall’articolo 2 della legge regionale n. 3 del 2005”. “Il paradosso è che chi intanto avrebbe dovuto e dovrebbe invece impone l’applicazione – conclude la consigliera regionale – è lo stesso ex sindaco di Salerno che, al tempo, ne pretendeva da Caldoro l’attuazione salvo poi infischiarsene pro domo sua una volta salito a Palazzo Santa, una volta preso il potere”.