CASERTA – La recente ordinanza del TAR Campania n. 2398/2025 – dichiara in una nota Pasquale Napoletano (FdI) -, che ha accolto l’istanza di sospensione presentata da Adeka Parking S.r.l. contro il Comune di Caserta, solleva importanti interrogativi sulla coerenza delle decisioni amministrative e giudiziarie relative alla gestione dell’area parcheggi dell’ex Caserma Pollio.
I fatti processuali
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha sospeso l’efficacia della determinazione comunale n. 313 del 17 aprile 2025, con la quale l’amministrazione aveva avviato il procedimento di annullamento dell’aggiudicazione dell’appalto per la “Riqualificazione e gestione dell’area Comunale della ex Caserma Pollio destinata alla sosta di veicoli a pagamento”.
Il TAR ha ritenuto che le censure della ricorrente – in particolare quelle relative alla tardività dell’autoannullamento comunale e all’illegittimità della motivazione – “non paiono, prima facie, destituite di fondamento” e necessitano di “adeguato approfondimento in sede di merito”.
Le questioni di coerenza istituzionale.
Ciò che desta particolare attenzione è l’apparente contraddizione tra:
- 1. La decisione del TAR, che riconosce fondatezza alle ragioni dell’aggiudicatario dell’appalto, sospendendo gli atti di revoca del Comune;
- 2. I provvedimenti di scioglimento del Consiglio Comunale di Caserta per infiltrazioni camorristiche, che secondo quanto emerso pubblicamente, avrebbero coinvolto anche soggetti collegati alla gestione di servizi pubblici locali, inclusi quelli relativi ai parcheggi.
L’esigenza di chiarezza
Questa situazione evidenzia la necessità di:
- – Piena trasparenza sui criteri utilizzati nelle valutazioni amministrative e giudiziarie;
- – Coerenza tra i diversi livelli istituzionali nella valutazione dei medesimi soggetti e situazioni;
- – Chiarezza sui parametri che guidano le decisioni in materia di appalti pubblici, soprattutto quando emergono profili di interesse per la legalità.
Riflessioni sul sistema
La vicenda solleva interrogativi più ampi sul sistema di controlli e sulla necessaria armonizzazione tra:
- – Valutazioni prefettizie sui rischi di infiltrazione criminale
- – Decisioni amministrative comunali
- – Pronunce della giustizia amministrativa
È fondamentale che tutti gli organi istituzionali operino con criteri uniformi e trasparenti, garantendo che la tutela della legalità sia sempre prioritaria rispetto ad ogni altra considerazione.
Conclusioni
Auspichiamo – termina l’ex consigliere comunale – che la trattazione di merito, fissata per il 19 novembre 2025, possa fare piena luce su tutti gli aspetti della vicenda, garantendo che le decisioni finali siano pienamente coerenti con i principi di legalità e trasparenza che devono guidare l’azione pubblica.
La cittadinanza ha diritto a comprendere come si concilino decisioni apparentemente contrastanti su questioni che toccano direttamente la gestione di servizi pubblici e la sicurezza del territorio.
Il presente comunicato è diffuso nell’interesse della trasparenza e del dibattito pubblico su questioni di rilevante interesse collettivo.