OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 351

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(f.n.) – Stiamo scivolando verso il basso a velocità davvero sorprendente e se… fino ad oggi, vagando per il nostro Ospedale, sempre ed inevitabilmente interessati alla sua sopravvivenza, la nostra attenzione è stata indirizzata, esclusivamente, a quell’insieme di “cofecchie” strumentali, amministrative ed ahinoi, abitudinarie, che stavano e stanno, compromettendo seriamente, l’immagine e la storia del nostro Ospedale, soprattutto dal punto di vista professionale, oggi, invece, riteniamo, prima di ogni altra cosa, di non potere ignorare o far finta di non sapere, a quali discutibili livelli, stia approdando “lo stile” personale della massima autorità dell’Aorn Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, il Dg Gaetano Gubitosa. Al pari di tutti coloro che prima di lui, sono “politicamente” approdati in un’Azienda, che ha fornito più che lauti stipendi, esclusivamente in virtù del potenziale elettorale dei nominati allo scopo, il Dg Gubitosa si è consentito e continua a consentirsi, il lusso di umiliare e sminuire oltre misura, ciò che rappresenta il nostro Ospedale per l’intera Città e per tutti noi, urlando ad ogni occasione , all’indirizzo di chiunque abbia la sventura di incrociare i suoi passi, quando a “sua grazia” , come si dice ad Oxford, “si sposta la nervatura” . Il Dg appartiene a quella “stimata” categoria di persone, che ritengono di esercitare il potere, guadagnare il dovuto rispetto e provocare un adeguato timore nell’interlocutore urlando, magari in mezzo alle scale, allo stesso modo in cui “a’ cummara Tanina allucc for a’ porta”. La più recente esibizione del Dg, purtroppo, ha fatto il giro dell’Ospedale ed ha imboccato Via Tescione da un lato e la via del cCimitero dall’altro, spostando, se permette caro Dg Gubitosa, questa volta, “la nervatura” a tutti noi…perché vede …quando lei se ne sarà andato ad urlare in un altro sito ameno, qui a raccogliere i suoi cocci, che dopo quelli di Ferrante e di Furcolo sono ancora più fastidiosi e compromettenti, restiamo noi, assieme a tutti coloro che avrà risparmiato e che dovranno , se ne avranno ancora la volontà, tirarsi su le maniche per riparare i guai che le vostre eccellenze, hanno distribuito in giro senza parsimonia…a cominciare dalla vergogna dei concorsi e conseguenti naturali effetti. Si dice che questa volta il destinatario del suo scoppio incontrollato d’ira, sia stato il dottor Chicco Massa che, secondo Radio Ospedale News, lei avrebbe incontrato per caso…C’è chi sostiene che lei avrebbe urlato comunque, indipendentemente da chi si fosse trovato davanti e c’è invece chi sostiene, che lei volesse proprio inveire contro Massa. A noi, in verità, interessa assai poco il motivo che l’ha spinta ad esibirsi a colpi di vocalizzi, ma interessa soprattutto, il senso di ciò che avrebbe soffiato in faccia al dottor Massa e che pare suonasse in maniera dialettale, più o meno così: “Un altro po’ di tempo e voi e il vostro clan potrete tornare a comandare l’Ospedale!” Ce la va sans dire che la prima cosa che viene in mente, potrebbe essere quella riguardante l’annuncio più o meno velato, che il Dg sia sul piede di partenza verso altre destinazioni, o no? In tal caso si spiegherebbe la totale assenza di criterio con cui il Dg ha gestito, anzi “non” ha gestito, le ultime gravi problematiche dell’Azienda nonché la sciatteria, con cui nella palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco, hanno portato avanti concorsi e avvisi, il cui annullamento sarebbe, davvero, l’unica soluzione auspicabile. Certo… si tratterebbe della solita assenza di programmazione razionale che, in questa fase, diventerebbe particolarmente condannabile in quanto, prevedendo di andarsene, avrebbe agito nel peggiore dei modi possibile: fregandosene delle conseguenze…Ma, ovviamente anche questa ipotesi, qualora riflettesse la realtà delle cose, non desterebbe alcuna meraviglia….E’ opportuno però, a questo punto, per amore di cronaca e di verità, evidenziare alcuni imprescindibili dati di fatto…Visto e considerato che in questi anni, il Dg ed il suo mentore Ferrante, erano del tutto consapevoli del sistema di potere che li aveva preceduti ed a quanto pare, non era da loro condiviso, cosa avrebbero posto in essere, per sradicare i punti cardinali di quel sistema e soprattutto, vanificare i principi devianti sui quali si basava la gestione dello stesso?, quali cambiamenti avrebbero operato nel corsod elle loro gestioni, mentre intraprendevano una cofecchia ed un accordo con i sindacati, un patto sotterraneo con un confidente più o meno occasionale, una promessa “avvacante”, una genuflessione a soliti politici, noti per la predisposizione alle nomine ospedaliere e per altre personali nomine dirette che, in alcun modo avreste potuto effettuare, se non in virtù di quella impunità di sconosciuta provenienza, di cui vi ammantate?, a noi risulta in verità, che il sistema Paternosto/Iovine fosse una sistema di tipo assolutista, gestito da una sola mente che controllava l’Azienda, all’occasione persino da casa propria e che, paradossalmente, riusciva a salvare la faccia, nonostante le silenziose vendette ed i confini cui venivano condannati coloro che non si rassegnavano all’applicazione di una ed una sola volontà. Era un sistema clientelare, utile ai politici di turno, tutti, ed agli amici, nessuno fiatava ed opportune coperture allargate e di grande e provata convenienza, riuscivano a far trasudare all’esterno l’esistenza di una discreta normalità. La gestione Ferrante e la gestione Gubitosa non hanno impedito, nonostante le loro chiacchiere “avvacante” e le loro pretese di legalità, che campionature di quella allegra gestione, continuassero indisturbate a prolificare, vedi le salette/ambulatorio fuori orario per i piccoli interventi di maquillage a buon mercato, gestiti da un’anestesista che, per quel che ci riguarda, avrà anche ricevuto un premio fedeltà…Una cosa è certa…sanzioni non ne ha ricevuto affatto e quando la cosa è stata da noi resa pubblica nessuno ha fiatato secondo lo stile tradizionale: non c’ero e se c’ero, dormivo. E allora il caro Gubitosa cosa avrebbe fatto e compiuto, dall’alto della sua autorevolezza, contro il cosiddetto clan che nomina con tanto disprezzo? Nada de nada, anzi …nella sua disordinata e disarmonica gestione, altrettanto clientelare, anche se non altrettanto abile, non è riuscito a salvare la faccia come i suoi predecessori, dai quali oggi sembra prendere le distanze con tanta arroganza? In questi anni non abbiamo registrato “una sola” e ribadiamo “una sola” decisione improntata alla giustizia, all’umanità e all’equità, non un solo concorso che non sia stato inquinato da favoritismi senza scuorno alcuno…Se dovessimo mettere sui piatti di una bilancia l’era in cui l’Ospedale fu marchiato a fuoco con la definizione di Ospedale della camorra, compreso degrado morale, favoritismi, produttività, annessi e connessi e questi anni in cui avreste dovuto risanare, moralizzare e gestire, assieme a tutto il resto…ad un resoconto finale, non siamo assolutamente sicuri che sarebbe il piatto del passato a pesare di più…Datevi una regolata…e parlate di meno…soprattutto abbassate la voce, perché lo scuorno rischia di allargarsi! Hasta el Domingo!