Ospedale di Piedimonte, Punti nascita, suppliche e credibilità…a rischio

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(f.n.) – Encomiabile, apprezzabile… addirittura eccellente nella sua autorevolezza appena levigata dalla passione dell’appartenenza, l’appello dei sindaci del comprensorio matesino, convocati dal presidente della Comunità Montana , per la paventata imminente chiusura del Punto Nascite del Presidio Ospedaliero di Piedimonte Matese “Ave Gratia Plena”, appello cui ha fatto da sponda, l’accorata protesta di alcuni sindacati, che hanno inviato un documento al Governatore Vincenzo De Luca e al Dg dell’Asl Amedeo Blasotti, in cui elencavano i gravi disagi che avrebbe comportato la chiusura di un servizio di primaria importanza….La logica dei numeri rivendica la chiusura dei Punti Nascita del PO di Piedimonte e del PO di Sessa Aurunca e non si tratta di un problema “apparso” negli ultimi tempi… dal momento che… se il crollo delle nascite si fosse verificato negli ultimi sei mesi, ce la va sans dire che ogni protesta sarebbe stata più che sacrosanta e soprattutto “specchiata” e non macchiata profondamente dal peccato imperdonabile di distrazione o quel che è peggio, in alcuni casi, di strafottenza. Sul terreno dello scontro in itinere, tra sanità de noautri e Regione, incrociano due scuole di pensiero critico, la prima sulle cui articolazioni è appena il caso di soffermarci, onde sollecitare una schiarita essenziale, alle idee volontariamente intorbidate dalla conveniente disattenzione continuata, di chi, oggi con o senza cartelli “pro Punto Nascita”, guarda ai fatti con l’occhio stellato; la seconda invece, è sintetica e conclusiva, vero e proprio saggio rapido sul “day after” e sul “day before”, conseguenza logica di quanto memorizzato dalla prima scuola di pensiero. Con una media di 180 parti all’anno (a voler essere prodighi) e il discorso vale sia per il PO di Sessa che per quello di Piedimonte, a fronte del minimo previsto che si aggira attorno ai 500 parti all’anno, in considerazione della vastità di entrambe le aree interessate, posto che, a margine della denatalità accertata del nostro Paese, i bambini continuano a nascere e le donne, nonostante la nostra evidente regressione culturale e sociale, continuano a partorire nelle strutture sanitarie, la spiegazione più logica, sulla scarsa affluenza ai Punti Nascita dei Presidi interessati al problema, consiste nel fatto che l’assistenza privata stia progressivamente sostituendosi al servizio pubblico e questo a nostro avviso dovrebbe essere il dato preoccupante nella sua interezza, che dovrebbe salassare la memoria di chi fa finta di meravigliarsi…di non sapere… Detto questo, è il caso di evidenziare che, in un Punto Nascita poco frequentato, giocoforza il personale dedicato, subirà una sorta di rallentamento nelle sue stesse funzioni abituali, mentre quell’addestramento in progress, quotidiano e naturale e di fondamentale importanza , nel tempo, si tradurrà fatalmente in un addestramento, costretto con troppa frequenza, a segnare il passo, né risulta che la teoria per quanto continuativa, possa sostituirsi alla pratica, la velocità e la perizia che in genere caratterizzano gli effetti della continuità lavorativa. Problemi che a nessuno è punta vaghezza di considerare nella loro importanza, quando sarebbe stato il caso di iniziare a correggere il tiro di certe operazioni architettoniche, elaborate senza scrupolo alcuno, sulle carriere del personale sanitario a tutti i livelli e di conseguenza sulla vita dei pazienti… laddove chi premeva e preme i bottoni, fosse stato e fosse, per indole e tradizione, interessato alla funzione della sanità pubblica propriamente detta e alla comunità che ad essa si rivolge. La Politica senza maiuscola che ha inquinato lo spirito stesso della sanità, invadendola brutalmente fino a corromperne le viscere, ha nomi e cognomi. I PO di Sessa Aurunca e di Piedimonte sono stati “depredati” di qualsiasi possibilità di crescita attraverso l’eliminazione delle indiscutibili eccellenze, che hanno attraversato le zone minate dai soliti noti della politica imperante…La legge del peggiore West, senza abbellimenti e decori era: “puoi essere eccellente quando vuoi, ma se non sei funzionale alle prossime elezioni e a mantenere il mio seguito in zona, puoi anche andare a fare il medico a Tumbuctu, perché a me non servi e se non servi a me, non servi a nessuno da queste parti, perché il Dg è cosa mia.”… Il dictat si traduceva in concorsi sartoriali, fogli di via, agguati, commissioni ad hoc, sindacati compiacenti che a loro volta piazzavano cumparielli, cummarelle, figli, cugini e simpatizzanti…Ogni capataz riferimento di altri capataz di grado superiore, nell’arco di poco si creava piccoli ed efficienti spazi personali, in cui addestrare quattro giannizzeri che assieme ad altri controllavano il tutto, ed era assai difficile tentare di opporsi…ma la storia è assai lunga e ricca di spunti che sarebbero divertenti se non fossero drammatici…E non mancherà occasione per raccontarne alcuni tra i più significativi, o no?Un dato certo è: nessuno ha fatto nulla per frenare una discesa spericolata provocata da interessi e raccomandazioni. Ed oggi si fanno le cordate per protestare contro il pericolo di chiusura del Punto Nascita che gli stessi Big dalla voce tonante hanno fatto appassire? Chi ha favorito quell’effervescente sciamare verso le varie cliniche?, dobbiamo entrare nel merito?, ma non mancherà occasione anche per questo. Oggi è importante, soprattutto, specificare che certe sbattute in petto, sono certamente un atto di grande coraggio…o no? Ma…be quiet! Nessuno chiuderà i Punti Nascita…secondo la seconda scuola di pensiero, che ritiene che l’allarme sia stato dato secondo una logica politico-elettorale, alla quale seguirà la logica affettuosa del buon politico samaritano che, al momento giusto, quando tutti saranno in fila per l’ultima supplica, apparirà sulla montagna tra Sessa e Piedimonte e dirà…Tranquilli sono qua io, come sempre… Certo …è vero… l’ultima volta non è andata molto bene… ma non è colpa mia…Sì… sì … è vero…vi avevo promesso il Dea di I livello e poi…non se n’è fatto niente…ma questa volta, tranquilli!, ghe pensi mi…Hasta la vista!

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