(f.n.) – Nonostante la valanga di pronostici, supposizioni e ipotesi che, ad intervalli regolar,i precipita di prepotenza, in ogni discorso relativo alla Regione, al De Luca pensiero e soprattutto al futuro prossimo e relative nuove destinazioni, dei due Dg dell’Asl di Caserta e dell’Ospedale cittadino, da qualche giorno, annusando in giro e preso atto della presunta, probabile, possibile inversione di rotta, della maggioranza di Governo che, dopo tanto sbraitare, torna a discutere dell’ opportunità del tanto discusso terzo mandato, qualcosa di indefinito ma presente, sembra ispirare il convincimento che, almeno per quanto riguarda la sanità de noautri, il Governatore De Luca potrebbe lasciare le cose come stanno e, sia Amedeo Blasotti che Gaetano Gubitosa, resterebbero al loro posto, continuando a produrre gli stessi problemi e le stesse prodezze. Staremo a vedere…ed intanto continuiamo ad ammirare le aree verdi attorno all’Ospedale, in aperto contrasto con l’inquietante aumento di munnezza, che si registra all’interno…Proprio quel che ci vuole con questo caldo asfissiante, infarcito senza risparmio di zanzare, formiche, moscerini appiccicosi, calabroni, ed all’occorrenza…anche qualcosa di peggio…..o no? E come se non bastasse, appunto, il disagio atmosferico ed ambientale, ciò che maggiormente “fiacca” energie naturali, residue e “voglia di fare”, è qualcosa che appare ineluttabile e pertanto, destinato a durare nel tempo e a ripercuotersi negativamente sull’esistenza stessa della comunità ospedaliera. Innanzitutto, appare evidente che l’ambiente di lavoro non risulta essere dei migliori, per coloro che appartengono alle truppe della normalità, le cui difficoltà in gran parte derivano dai criteri di valutazione che si adottano, per premiare sempre e comunque, quelli che occupano determinati posti di comando. La gestione Gubitosa non si è distinta infatti, per originalità, rispetto alle gestioni precedenti, anzi, a prescindere dalla restaurazione in atto, di alcuni sistemi e relativi personaggi, addirittura è riuscito a potenziare i giochetti tradizionali e l’apparente varietà della recita e delle rappresentazioni urlate, non cambiano di una virgola, il principio che porta sempre e soltanto lungo la stessa strada, alberata e protetta, quella della cofecchia doc. Ma… lasciamo stare queste miserie e pensiamo ad altro, come ad esempio, al rischio in progress della fuga di eccellenze dal nostro povero Ospedale… E come non temere il peggio, quando, persino un quieto e garbato professionista, come il professore Paolo Calabrò, perde la pazienza e manifesta malcontento e malumore a stento contenuto…Più di qualcuno ha riportato che il bravo professionista non sembra per nulla soddisfatto, di come vanno le cose nel nostro Ospedale ed evidentemente, l’atteggiamento della Direzione Generale avrà lasciato a desiderare più di una volta, almeno per quanto riguarda le proprie responsabilità e competenze a supporto del Dipartimento di Cardiologia, cosa che, chissà perché… non desta in noi alcuna meraviglia…Ciò che invece, più che meravigliare, preoccupa una ‘ntecchia, è la ri-presa di potere di Lady Cusano che, pur avendo pieno titolo di stazionare al Sitra, dove però…pare faccia il buono ed il cattivo tempo, non siamo proprio sicuri che abbia il diritto di imperversare a 360 gradi, dalle parti dell’Opsos, “manovrando” alla grande, pardon, volevamo dire “consigliando” il direttore medico di presidio, al secolo Mario Matano…E non finisce qui perché la gentildonna, oltre a “comandare a bacchetta” tutti o, almeno…tutti coloro che glielo consentono, in quanto privi di protezione, dicunt che non brilli certamente per garbo o cose del genere… La domanda sorge spontanea…ma… il Sitrologo Meles, intanto, come trascorre le sue giornate all’ombra dell’Ospedale?, come può tollerare l’invadenza della Cusano e non solo?,…infatti, entrando all’Ufficio Infermieristico, appunto…al Sitra, sembra di essere all’Ufficio Postale all’inizio del mese, quando non ci si muove per la calca degli utenti che sono venuti a riscuotere la pensione…Tutti…al Sitra ci sono proprio tutti…vecchi e nuovi…unica assente la dottoressa Peyer che, avendo vinto il concorso per un incarico di funzione, hanno pensato bene e subito, di inviarla a fare la coordinatrice in Cardiologia…Ma…liberatisi della Peyer, pardon… volevamo dire… andata via la Peyer, sono rimaste al Sitra, guardate un po’, che combinazione, le mitiche donzelle Rosa e Laura che, pur non avendo conquistato un brillante “piazzamento” in graduatoria, sono rimaste tranquillamente al posto di sempre…infatti, a nessuno è venuto in mente di mandarle a lavorare nei reparti, dove ce ne sarebbe davvero un gran bisogno, lasciando, giustamente, il posto libero a chi lo aveva vinto per concorso…A conti fatti, al Sitra ci sono circa dieci persone…decisamente affollato l’ufficio, n’est pas? Ce la va sans dire che il bravo Meles non emette un fiato…gli sta bene così o subisce pacificamente il dictat di qualcun altro? E mentre al Sitra, fanno ciò che vogliono o ciò che vuole la Cusano, non abbiamo ancora capito, chi abbia sostituito pro tempore il dottor Rosario Cuomo, che è andato in quiescenza all’inizio del mese in corso…Qualcuno ha fatto il nome del dottor Vincenzo Bellizzi che, a questo punto, navigando a vista, come ci ha abituato a fare, in assenza di comunicazioni chiare, la gestione Gubitosa, presumiamo si tratti del vice Capo Dipartimento di Cuomo che, secondo la regola sarà ff fino alla nuova nomina. E ci salutiamo, semi soffocati, come al solito, dall’incertezza del domani che incombe, inesorabile, sulle nostre illusioni. Hasta el Domingo!