QUINTO RIFIUTO AL TENTATIVO DELLA LEGA DI FAR APPROVARE L’EMENDAMENTO PER CONSENTIRE AI GOVERNATORI TRE MANDATI CONSECUTIVI
La Commissione Affari Costituzionali dice NO al terzo mandato per i governatori di Regioni. Ancora una volta la Lega si vede rifiutare l’emendamento al ddl in materia di adeguamento del numero di consiglieri e assessori regionali. Il governo si era rimesso al parere della Commissione. 15 i voti contrari, 5 i voti favorevoli (Lega, Autonomia e Italia Viva) e 2 gli astenuti (il presidente Alberto Balboni e Domenico Matera, entrambi di Fdi).
L’ipotesi di terzo mandato per i presidenti di regione è stata dunque affossata, almeno per il momento, ma almeno per le prossime Regionali non c’è più tempo per fare nulla. Il centrodestra non si è accordato, chiudendo la porta ad una nuova candidatura per quei governatori che hanno già due mandati sulle spalle, come Zaia in Veneto (Lega), De Luca in Campania (Pd) e Michele Emiliano in Puglia (Pd).
“Il divieto del terzo mandato è funzionale a tutelare il diritto dei cittadini ad essere correttamente amministrati, ed a garantire il corretto equilibrio tra la libera espressione del voto popolare e l’esigenza di autenticità della competizione elettorale”. Ha commentato il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli per il quale “è necessario evitare una eccessiva concentrazione ed una impropria personalizzazione del potere : ciò che è accaduto negli anni della presidenza De Luca, che ha trasformato la Regione in un sultanato orientale, sorretto solo da un sordido intreccio di interessi e clientele”.