CASERTA – “Sulla vicenda dello Stadio del Nuoto di Caserta assistiamo da anni a uno scempio amministrativo che grida vendetta. La Provincia ha il dovere morale e istituzionale di individuare le responsabilità di quanto accaduto, perseguirle in sede giudiziaria, e soprattutto risarcire quelle associazioni sportive che, in seguito alle sue scelte scriteriate, hanno visto sfumare anni di impegno, investimenti e sacrifici”.
Lo afferma Maurizio Del Rosso, già consigliere provinciale e coordinatore cittadino della Lega a Caserta, che interviene con fermezza dopo l’ennesima proroga sull’ottenimento del certificato di prevenzione incendi, bloccando di fatto la riapertura dell’impianto chiuso da oltre tre mesi.
“Non è più tollerabile – prosegue Del Rosso – che società sportive, tecnici, famiglie e semplici cittadini restino ostaggi della burocrazia e dell’indifferenza politica. Occorre fare chiarezza e dare risposte immediate. In un momento storico in cui lo sport dovrebbe essere al centro delle politiche sociali e inclusive, qui si riesce solo a chiudere, rimandare, scaricare responsabilità.”
Secondo Del Rosso, il tema dello sport a Caserta va affrontato in maniera strutturale e con una visione d’insieme: “È giunto il momento di rivedere anche le tariffe di utilizzo degli impianti sportivi provinciali, oggi divenute insostenibili per molte realtà dilettantistiche. È vero che la Provincia ha bisogno di risorse per ripianare i bilanci, ma se si affossa lo sport per salvare la contabilità, abbiamo perso tutti. Lo sport va tutelato e incentivato, non punito.”
Infine, un appello diretto agli uffici e alla politica provinciale: “Investire negli impianti e poi lasciarli inutilizzabili o renderne impossibile l’accesso con tariffe sproporzionate è la più fallimentare delle scelte. Lo sport è salute, educazione e inclusione. A Caserta, invece, rischia di diventare un privilegio per pochi. Noi non ci stiamo.”
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