PUNTI NASCITA, CHIUSURA E “RAPPEZZO”…ESPOSTO SACROSANTO DEL SINDACO DI PIEDIMONTE

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A seguito della delibera della Giunta regionale 418 del 23 giugno u.s. avente per oggetto l’approvazione del documento relativo alla riorganizzazione dei Punti Nascita e la conseguente chiusura dei P.N dei PO di Sessa Aurunca, Piedimonte Matese e Sapri, il Dg dell’Asl di Caserta Amedeo Blasotti con delibera 980 del 1 luglio u.s. ha preso atto delle disposizioni della Regione ed ha disposto la presenza di una guardia attiva h24 di ginecologi presso i PO di Piedimonte e Sessa Aurunca al fine di assicurare la gestione delle emergenze ostetriche non differibili. Ovviamente si tratta di una sorta di escamotage per tenere aperti i PN, infatti si provvederà soltanto alle urgenze e non sarà possibile programmare interventi di ginecologia né mettere in calendario tagli cesarei procrastinabili.

Il primo effetto dirompente di una programmazione e conseguente organizzazione che, evidentemente hanno lasciato a desiderare, è stato l’esposto/denuncia del sindaco di Piedimonte Matese, ingegnere Vittorio Civitillo, inviato al prefetto di Caserta, alla Procura della Repubblica, alla compagnia dei Carabinieri di Piedimonte Matese, alla Regione Campania ed agli Uffici competenti dell’Asl di Caserta, avente per oggetto: una presunta omissione di atti d’ufficio dovuti che potrebbero compromettere la salute pubblica.

Di seguito il testo dell’esposto/denuncia

vittorio civitillo sindaco piedimonte 150x150 PUNTI NASCITA, CHIUSURA E “RAPPEZZO”…ESPOSTO SACROSANTO DEL SINDACO DI PIEDIMONTENel premettere che:

la Giunta Regionale della Campania ha deliberato, in data 23.06.2025, il riordino ed efficientamento della Rete Punti Nascita della Regione Campania in adeguamento alle prescrizioni del Ministero della Salute e dell’Economia;

in tale deliberazione è prevista la cessazione del Punto Nascita del presidio ospedaliero di Piedimonte Matese; nel contempo viene garantita, anche successivamente alla disattivazione dei suddetti presidi, la presenza di una guardia attiva h 24 di ginecologi, al fine di assicurare la gestione delle emergenze ostetriche non differibili;

in data odierna lo scrivente si è recato presso il presidio ospedaliero ed ha personalmente assistito ad attività, a mio giudizio, palesemente in contrasto con la tutela della sicurezza pubblica;

in particolare il personale medico, sulla base di comunicazioni informali ricevute dalla direzione sanitaria provinciale, sospendendo tra l’altro altri servizi essenziali (dovendo gestire la grande confusione creata), ha dovuto trasferire un neonato da parto indifferibile ed urgente, attendendo per ore istruzioni sull’uso improprio dell’ambulanza STEN (servizio di trasporto in emergenza neonatale), che dovrebbe essere dedicata alla gestione dei neonati che necessitano di cure intensive in strutture specializzate;

tale confusione veniva creata dalla direzione sanitaria provinciale, ed in particolare dalla dottoressa Raffaella Errico, che ho personalmente chiamato per chiedere chiarimenti;

la stessa, in modo confuso, asseriva che la delibera di giunta regionale aveva disposto (non è vero) anche la chiusura del nido neonatale;

a seguito delle mie rimostranze, tenuto conto che il reparto di pediatria del presidio è pienamente operativo e non oggetto di chiusure o disposizioni ulteriori, mi ha rassicurato circa l’attivazione del nido per la cura dei neonati da parti indifferibili ed urgenti; poche ore dopo, invece, ha inviato una comunicazione con la quale disponeva che il neonato da parto indifferibile ed urgente, a prescindere dal suo stato di salute, deve essere affidato allo STEN.

Con la presente chiedo agli enti in indirizzo di chiarire se:

tale disposizione è conforme alla deliberazione regionale, che non ha previsto alcuna limitazione alle attività di cura dei neonati; i trasferimenti con lo STEN siano compatibili con la normativa vigente, tenuto conto che l’impiego del servizio di urgenza per il trasferimento di un neonato che non ha patologie che richiedono cure intensive compromette, chiaramente, il trattamento urgente dove effettivamente necessario;

il servizio STEN è adeguato, in termini di efficienza, a gestire i trasferimenti di un neonato ogni due giorni, tenuto conto della media parti presso il presidio e se i tempi di attesa sono compatibili con la gestione sanitaria necessaria; è normale che la mamma partorisca presso il presidio, laddove il parto sia urgente e indifferibile, e il neonato venga trasferito presso altro presidio, laddove il reparto di pediatria è efficiente e operativo; è normale prevedere il trasferimento, come disposto dalla direzione sanitaria, a prescindere dallo stato di salute del neonato, anche laddove sarebbe più normale prestare le prime cure presso il reparto di pediatria, operativo e presidiato; è normale che si provochino tali disagi e si espongono a tali rischi i pazienti solo, come riferitomi dalla direzione sanitaria, per evitare che poi il neonato sia registrato sulla piattaforma regionale presso il presidio ospedaliero, il che potrebbe compromettere il piano di rientro (!!).

Vi chiedo di provvedere con la massima urgenza a disporre nuove istruzioni operative per garantire la salute e la sicurezza pubblica, senza ulteriori rinvii, tenuto conto dei gravi rischi a cui si stanno esponendo mamme e neonati. Chiedo al dipartimento di prevenzione di relazionarmi circa la correttezza dell’operato della direzione sanitaria e di garantirmi che le operazioni da lei previste siano adeguate e coerenti con la norma sulla sicurezza degli operatori e dei pazienti.

Piedimonte Matese, 04.07.2025

IL SINDACO

Ing. Vittorio CIVITILLO

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