– di Francesca Nardi –
Con un colpo di coda, decisamente imprevedibile ma…tutto sommato, in perfetta sintonia con il personaggio, Vincenzo De Luca si riprende la scena o…almeno ci prova, con l’inossidabile ruvida sicurezza che da oltre trent’anni, abbatte le scuole di pensiero, disarcionando virgole e predicati, incamerando giuste e violente emozioni prive di sfumature e generando allo stesso tempo, frustrazioni che raggrumandosi negli angoli bui dell’ignoranza, hanno generato il rancore. Ospite unico e privilegiato della trasmissione in prima serata di La7, l’obiettivo di De Luca è apparso immediatamente chiaro, spazzare via dall’immaginario collettivo l’ombra incalzante del sospetto che anche lui, lo sceriffo senza macchia e senza paura, non avesse nulla di diverso da uno qualsiasi del branco di “politici politicanti”, che piazzano figli e cumparielli in cambio di…Pertanto, secondo la sua versione dei fatti più discussi degli ultimi sessanta giorni, esposta peraltro con un certo cipiglio che ha spento sul nascere il tentativo di ribattere di Telese, il cacicco che, nonostante la calata delle varie Camusso & Co. non ha alcun desiderio di diventare ex…non soltanto non è assolutamente scontato che lui sia d’accordo sulla candidatura di Fico che, tra l’altro non ha mai amministrato e “non è certo un gladiatore”, ma inoltre, non si sarebbe mai sognato di imporre il nome di suo figlio Piero, per la segreteria regionale del Pd, posto che se ciò avvenisse “sarebbe il Pd a guadagnarci e non suo figlio”. Dopo questa mitragliata sparata con toni gelidi, che avrebbero troncato brutalmente sul nascere, l’eventuale tentativo dei conduttori, di lasciarsi andare ad una battuta fuori sacco, domande e riflessioni arrivano spontanee e senza preavviso alcuno…Sic stantibus rebus, sembrerebbe davvero che in questa vigilia preelettorale non vi sia nulla di certo e molto potrebbe ancora succedere, laddove non sia il caso di pronosticare addirittura che… forse il meglio deve ancora venire…E se è vero come è vero che la candidatura di Edmondo Cirielli nel centrodestra, stia tramontando definitivamente, per far posto all’avanzata di Giosi Romano, come del resto si ventila da qualche tempo, i movimenti sotterranei di scontento, che agitano una parte del Pd partenopeo, proprio a seguito delle vicende che hanno influito negativamente sull’immagine di De Luca, potrebbero trovare una via d’uscita proprio nella figura del moderato Giosi Romano e questa eventualità non potrebbe lasciare indifferente lo stesso De Luca. Luci ed ombre ma soprattutto ombre, caratterizzano questo scorcio complicato, di fine consigliatura, in cui emergono fatalmente, le “falle grammaticali” di una classe politica dirigente, abituata più alle “furbe e convenienti” scorciatoie che alle strategie a breve e a lungo termine. E come al solito…è la Campania che si adopera senza sosta a non farsi mancare nulla! Ma…siamo comunque certi che …navighiamo a vista… nella speranza di un approdo decente per non doverci accontentare della solita secca su cui arenarci, per non affogare. Hasta la suerte!
