(f.n.) – Siamo in attesa che le intenzioni, lasciate intendere con una certa chiarezza, nel corso della riunione del 2 ottobre u.s. dal nuovo Dg del nostro Ospedale, Gennaro Volpe e dai suoi collaboratori, trovino fedele, puntuale e adeguata applicazione nella vita di tutti i giorni. E se… quanto riporta con una certa insistenza, Radio Ospedale News, risponde alla verità dei fatti e… non abbiamo alcuna ragione per dubitarne, vi sarebbero a portata di mano, un paio di situazioni, decisamente incresciosa l’una e piuttosto preoccupante l’altra, in cui le dichiarazioni di principio della Direzione Strategica, potrebbero trovare rapida e giusta traduzione. La prima indiscrezione si riferisce ad uno di quegli episodi in cui la licenza di scostumatezza e conseguente diritto all’impunità permanente, nel nostro Ospedale si esprime da anni, in tutta la sua magnificenza e nell’indifferenza circostante. Sembrerebbe che qualche giorno fa, un medico anestesista, chiamato d’urgenza da un collega chirurgo, affinché prestasse la sua assistenza ad un paziente, che doveva essere sottoposto nell’immediato ad un intervento chirurgico di una certa importanza, a sua volta chiamasse un infermiere di turno, affinché lo raggiungesse. Sembrerebbe che l’infermiere sollecitato tardasse ad arrivare e pertanto l’anestesista fosse costretto a richiamare. Alla seconda chiamata che, ovviamente, esprimeva una certa preoccupazione a causa dell’urgenza segnalata dal chirurgo, avrebbe risposto un infermiere che, dall’alto della sua scienza e sapienza, replicava di non ritenere che la sua presenza fosse necessaria. A dispetto della “sortita”, lo stesso infermiere si sarebbe poi recato in sala operatoria dove, alla presenza di tutti, compreso il paziente, avrebbe continuato a fare, senza “scuorno” alcuno, le sue rimostranze…E appena il caso di evidenziare che non risulta affatto che le precedenti Direzioni Generali, abbiano mai mostrato una particolare predisposizione a suggerire alla comunità ospedaliera, un comportamento individuale, improntato ai principi elementari del rispetto reciproco, quindi, nel tempo, è stato assai più facile assistere a prese di posizione e ad “imparate di creanza”, da parte dei vari Dg, sollecitate ed ispirate più da “motivazioni e vendette personali di qualcuno” che da reali esigenze di convivenza civile. Sarebbe quindi auspicabile che dalla palazzina grigiotopospento” in fondo al parco, decollasse infine, un segnale di reale cambiamento, che sarebbe assai significativo per tutti. E non finisce qui dal momento che Radio Ospedale News, ha sfornato in un secondo momento, anche la parte finale della storia…Infatti, al termine dell’intervento chirurgico di cui sopra, il medico anestesista si sarebbe recato in una stanza di ritrovo del personale sanitario, in cui tra gli altri, si trovava anche l’infermiere “contestatario” che, non avendo evidentemente esaurito il suo repertorio di “parole in libertà”, incurante della presenza di altri medici ed infermieri, avrebbe affrontato l’anestesista soffiandogli in faccia che non era il suo servo!…Ce la va sans dire che le cose che destano meraviglia nel nostro Ospedale, ormai sono decisamente un numero irrisorio…ma ciò che ha fatto seguito all’inqualificabile frase dell’infermiere, se dovesse essere confermato da testimonianze opportune, che non dovrebbero venir meno, dovremmo nostro malgrado rassegnarci a ciò che è un dato di fatto: i livelli di civiltà all’interno del nostro Ospedale, stanno precipitando nel sottosuolo. Sembrerebbe infatti che l’infermiere, dopo aver dichiarato che non era il servo dell’anestesista, si sia avvicinato ed abbia minacciato quest’ultimo di fargli saltare i denti. E sapete qual è la sfumatura più intrigante del tutto?, sembra che il prode infermiere non sia nuovo a queste eroiche crociate… Non è il caso di proseguire né aggiungendo allo “scuorno” il peso dei commenti né tantomeno, raccontandovi anche la seconda indiscrezione, di cui siamo venuti a conoscenza e che vi avevamo annunciato e non mancheremo di pubblicare a breve…Intanto, dopo le opportune verifiche da parte di chi di competenza, ci auguriamo che la “vergognosa manfrina” di cui sopra, non passi sotto silenzio, ma possa rappresentare se non l’ultimo, almeno uno degli ultimi saggi di “chiara estrazione cavernicola” che hanno contribuito nel tempo, ad erodere l’immagine del nostro Ospedale. Hasta la vista!




















MOLTE E DIREI PIU DELLE VOLTE IL CLIMA L’AMBIENTE ALL’INTERNO DI UNA STRUTTURA OSPEDALIERA DI RILIEVO – FA SALTARE I NERVI A TUTTI – OPPURE AL SINGOLO OPERATORE SANITARIO CHIAMATO AD INTERVENIRE IN TANTI CASI DI ASSISTENZA AL PAZIENTE – E APPUNTO ALLA FINE CHI CI RIMETTE LE PENNE E IL POVERO O LA POVERA PAZIENTE –
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