– di Francesca Nardi –
Ce l’hanno fatta! Qualche buontempone della domenica, ultimamente deve aver sussurrato ai tribuni di FdI de noautri, che stavano andando alla grande e quei bravi ragazzi, sorridenti come sempre, con un lancio decisamente sbilenco, invece di fermarsi un momento a riflettere, hanno gettato un altro biglietto della lotteria dalla finestra…e poiché ad ogni
azione corrisponde un azione uguale e contraria, come recita il terzo principio della Dinamica, il consigliere regionale Alfonso Piscitelli, probabilmente esausto per il continuo confronto con l’intellighentia locale di Fdl, ( oddio!) ha, è il caso di dire finalmente, detto basta ed è transitato nella Lega. Le contraddizioni evidenti nell’atteggiamento di Giorgia Meloni, che appare tristemente immemore, di una storia che l’ha vista in prima linea, forte soprattutto della sua coerenza e del suo coraggio, la stanno virtualmente sottraendo alla statura di Presidente del Consiglio, per retrocederla automaticamente al rango di avamposto di un’opposizione, tanto rigida quanto
astratta, incentrata soprattutto e tristemente sulla sua persona. Pertanto la sua “lontananza” per non parlare di disinteresse nei confronti del nostro territorio, oggi tira le somme in maniera decisamente disastrosa. La presenza del
partito di Giorgia Meloni nel casertano, si è sfilacciata nei comunicati stampa seriali e nell’autoglorificazione “avvacante” dei due visconti Cangiano e Cerreto, si è impoverita con l’assenza totale di Giovanna Petrenga e si è aggrappata disperatamente, alla logica di sopravvivenza, con i tentativi disperati di Alfonso Piscitelli di riportare il compito di parlamentari e consiglieri nel solco di un discorso serio, efficace e costruttivo. Nessuno se ne dolga, ma questo è ciò che si legge nella storia di Fdl nel nostro territorio, visto che al primo tentativo di puntualizzare eventuali mancanze e saggi di antipolitica, ci si è rivelati piuttosto permalosi, soprattutto l’onorevole Cangiano che non ama essere pizzicato e all’occasione ha reagito in maniera non proprio “sportiva”, forse perché si fregia di essere molto vicino a Giorgia. Infatti se non lo fosse stato, è assai probabile a parer nostro, che in alcune occasioni, Giorgia si sarebbe ricordata della sua storia in prima linea, magari
quando portava la kefiah, e gli avrebbe fatto passare l’estro di essere così fantasioso. La navigazione a vista dei campioni principali di Giorgia Meloni, posti orgogliosamente a tutela del consenso casertano, nonché a favorirne il potenziamento, tra un approdo a Capri per sponsorizzare la crema solare protezione 50 ed un faticoso convegno sulle colline del Basso Lazio, per favorire la conservazione della specie dei bruchi di montagna in via di estinzione, ci ha precipitato in una sorta di ghetto di profughi della politica, ovviamente coadiuvati nel lavoro da molti altri campioni dei diversi partiti, campi e coalizioni. Una campagna elettorale spalmata, salvo rare eccezioni, su un campo così squallido e povero di idee e di rigurgiti, sia pure tardivi di inventiva. Se il consigliere Piscitelli ha meditato la decisione tutt’altro che facile, di lasciare un partito che aveva più che degnamente servito, da quel politico di esperienza e di valore che è sempre stato, noi riteniamo che al di là di un ostruzionismo di cui è stato vittima silenziosa da parte di chi, anche in questa vigilia fumosa, aveva lasciato trapelare che il partito avrebbe indirizzato i voti su uno degli ultimi arrivati e certamente non su Piscitelli, al di là della mossa assai poco riguardosa di “piazzare” Santangelo a giochi praticamente conclusi, al di là della delusione evidente che questo partito non gli ha risparmiato…ciò che ha contato maggiormente per Piscitelli, sia stato il desiderio imperioso di tornare a cimentarsi senza trascinarsi in una strettoia costellata da buoni sconto in cambio di e da pacchetti preconfezionati che avrebbero reso priva di smalto e di entusiasmo qualsiasi competizione. In conclusione…Hasta la vista!




















L’analisi dei fatti porta a ritenere che l’abbandono del territorio da parte delle sorelle Meloni sia probabilmente cagionato dalla totale ed eventuale ridicola fiducia nei confronti di Cangiano e Cerreto. Sono nei fatti due soggetti antipartito ed antisociali e su questo aspetto c’è poco da attenuare. Agli uomini di questo territorio non hanno altro che ricondotto i loro sorrisi di plastica, la loro invidia personale e il loro sistematico sbarramento alla crescita delle menti e, quindi, dello stesso territorio. Su entrambi sta rotolando giustamente la pietra del loro sepolcro e nelle sedi più opportune è certo il deposito di un dossier puntuale e preciso sulla loro ineffabile inaffidabilità. Ci hanno condannato al napoli-centrismo e al salerno-centrismo non avendo mai dato spazio ad una intellighenzia nuova e fervida di soluzioni ed attivismo. Hanno preferito favorire i loro storici amici per i quali, infatti, si sono ampiamente prodigati per sistemare i giovani rampolli medici nelle aziende sanitarie locali. Una politica siffatta genera asimmetrie sociali, squilibri di politica e indeterminazione di favore elettorale. Tutto questo i due parlamentari lo dovrebbero sapere o almeno dovuto avvertire anche a naso, ma alla fine di chi parliamo, nient’altro che di due impostori, due giullari di una corte che le sorelle Meloni si divertono a guardare come due Gigioni, due esemplari di Homo Demens lasciati e abbandonati, a ragion veduta, nelle aree di servizio autostradali! Questi due idioti hanno condannato i sostenitori consapevoli di FdI a fare altre scelte o ancor di più nessuna scelta elettorale rimpinguando lo stuolo degli astensionisti! Siete davvero vergognosi per voi stessi e non meritate nemmeno la pietas dei morti.
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