(f.n.) – La coltre di silenzio tipica di ogni vigilia elettorale, è calata anche sulla Comunità Ospedaliera che, in perfetta sintonia con la confusionaria e slabbrata dimensione politica di “fuori le mura” , con giusta ragione si rode e si arrovella, alla ricerca della maniera giusta per mantenere lo status quo o lanciarsi verso nuove prospettive intriganti…il tutto omogeneizzato in un coraggioso, ma indispensabile silenzio. Andare alla ricerca di ciò che non va, soltanto per ammucchiare parole nell’angolo riservato alla critica settimanale, quando un nuova Direzione stratetica sta ancora sbattendo le ali, alla ricerca della traiettoria giusta per non partire con il piede sbagliato… puntualizzare questa o quella determinata mancanza, quando ci prepariamo a “scegliere” (?) il colore di una nuova amministrazione politica regionale… puntare il dito contro l’ennesimo sacchetto di monnezza, sversato in gran parte lungo le scale, con il risultato di intralciare le corsette veloci dei vari sindacalisti, che si spostano strategicamente, da un padiglione all’altro e lungo i corridoi….ebbene…davvero sarebbe inutile e di infimo livello e voi sapete bene perché… Nelle strutture sanitarie ed appunto nella nostra Azienda Ospedaliera di Rilevo nazionale ad Alta Specializzazione, il coinvolgimento tra Sanità e Politica è talmente intimo ed il pensiero culturale, in tal maniera interdipendente, che anche soltanto pensare di disturbare con una qualsiasi “pinzillacchera a monito di”, l’incessante lavoro delle meningi, la stressante riflessione che appesantisce silenziosamente le ore dell’intera collettività ospedaliera, ebbene sarebbe davvero un atto di grave incomprensione, nonché di insensibilità dichiarata, da parte nostra. Siamo perfettamente consapevoli che, dalla scelta di oggi dipenderanno in gran parte le nomine, le promozioni, i bandi sartoriali e gli avvisi interni di domani nonché gli esili e gli ostrakon di rito in cui si distingue sempre una gestione ben organizzata nell’assorbimento del potere politico. Ce la va sans dire che, con tanto impegno e relativo stress, la gestione del potere per il potere, che storicamente, si risolve nella opportunità di scelta delle manovre orientate al quieto vivere e alle successive autocelebrazioni, lascia davvero poco spazio e tempo, per la valutazione della qualità e delle eccellenze che, sovente, anzi, troppo sovente, arrivano, sostano e vengono messe in fuga, dalla summa o dall’essenza di quanto sopra…Ecco …per queste e per altre ragioni, non abbiamo alcuna intenzione di disturbare il mormorio della mente, irrompendo nel bel mezzo della riflessione generale, con la banalità di una critica elaborata al volo, tra le diverse ispirazioni…Ci limitiamo a ricordare, timidamente, al Direttore Generale che…sarebbe forse il caso di affrettarsi a convocare gli interessati, come del resto aveva promesso di fare e addivenire infine, alla decisione finale relativa al giusto riconoscimento del DEP 2024/2025…Sarebbe opportuno non rimandare troppo e dare una violenta, ma salutare sterzata in positivo alla faccenda….Un’altra piccola cosa signori della Direzione….sarebbe il caso che il Dg Gennaro Volpe evitasse la sgradevole circostanza “fortuita”, (che può capitare) che un qualsiasi dipendente lo incontri casualmente e non lo riconosca, forse… perché quando è arrivato nel nostro Ospedale ed ha incontrato tutti…correva il mese di Agosto e… ha presente quanta gente era in ferie nel mese di Agosto? Sarebbe il caso che ri-facesse un ciao collettivo, uno di questi giorni. Hasta el Domingo!



















