OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 361

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(f.n.) – Siamo agli sgoccioli del cosiddetto “periodo avellinese” ed un Memoriale che si rispetti, acquisisce in questi giorni, senso e significato particolari, con riferimento ad una gestione che ha mostrato di possedere i requisiti giusti per esortarci, una volta scomparsa all’orizzonte detta gestione, a rimboccarci le maniche tutti insieme e ciascuno per la propria parte, dedicarci al recupero del nostro Ospedale verso una immagine dignitosa, sotto tutti i punti di vista, dopo di che, cominceremo a pensare seriamente, alla necessità di promuovere una “sommossa” virtuale, affinché tra i requisiti richiesti ai prossimi DG, vi sia, assieme alla competenza, alla onestà intellettuale, alle doti manageriali e via col tango, soprattutto l’appartenenza al territorio, a nostro parere, indispensabile come valore intrinseco alla volontà di traghettare il nostro Ospedale verso un futuro, che vogliamo a tutti i costi, immaginare diverso da quella dimensione misera e ristretta, che ci ha costretto ad assistere all’atteggiamento trionfante di un Dg, che si beava di aver fregato l’inchiesta documentata, su un vergognoso concorso imbastito e cucito su misura di un paio di politici, il cui consenso derivava e deriva, unicamente dalle assunzioni che imponevano ed impongono, volta per volta, ai nostri eroi senza macchia e senza paura, che sventolavano la bandiera del suddito modello, dalle finestre della palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco. Alla vigilia della partenza del DG Gubitosa, che lascerà il Sant’Anna e San Sebastiano, senza pagare i danni e senza voltarsi indietro, ci chiediamo se la sua gestione non si concluda, tra l’altro, persino con la restaurazione del peggio, nelle sue forme più remunerative…Infatti, a quanto pare, nel silenzio circostante, il nulla farcito di niente, di cui si dà quotidianamente prova nel dorato Sitra, in cui troneggiano sei o sette persone, praticamente in posizione mentale distesa e rilassata, (per la modica somma di 500 euro mensili in più, in busta paga, non si comprende a fare cosa…) pare abbia favorito il ritorno dello “straordinario” libero ed incontrollato…E’ appena il caso di ricordare che il sitrologo precedente, Lanzuise, era riuscito a bloccare lo straordinario, ascrivendo alla sua persona un’opera meritoria ed oggi, in virtù della folla, che non si agita nel Sitra, capitanata da chi si agita meno di tutti, il sor Meles cui spetta il titolo onorifico di “chianuchianu”, lo straordinario è stato ripristinato nella maniera peggiore: a comme vene!. E per caso o per sventura, vogliamo parlare della programmazione che elaborano “per tempo” i signori del Sitra? Si programma con calma e indubbia classe “8/mezzogiorno”…E ci sembra giusto! Ma… adesso dedichiamoci ad altre cofecchie e soprattutto, per restare in tema ad altri patetici paraustielli, posti in essere da qualche sindacato, per limitare i danni di una prevedibile disfatta…Stiamo parlando della famosa causa intentata da 248 dipendenti dell’Ospedale, per mancata fruizione del “riposo compensativo” per ciascuna giornata o turno di lavoro, prestato in un giorno festivo infrasettimanale, come previsto dagli articoli 9 e 29 del CCNL. E proprio in questi giorni il Dg Gubitosa ha firmato la delibera 815, avente per oggetto la conciliazione stragiudiziale di 263 ricorsi artt. 9 e 29 del CCNL. Presa d’atto del verbale. Ricordiamo tutti che dopo anni di liti e fracassi, le parti, nessuna esclusa, erano addivenute ad una conciliazione stragiudiziale, sottoscrivendo un verbale in data 16 giugno 2025, in cui l’Azienda si impegnava a corrispondere ed i ricorrenti accettavano la corresponsione di quanto stabilito e cioè il 70 per cento delle somme dovute a far data dal 1 marzo 2016. etc. Il famoso art.9!, e tutto ciò che un sindacato è stato capace di architettare attorno ad esso…soltanto al pensiero…ebbene sì, viene un nodo alla gola per la commozione, al ricordo delle valanghe di parole, che abbiamo dedicato all’argomento. E’ il caso di dire…ma che bei tempi!,…c’era chi ogni giorno allestiva una puntata dedicata, nel teatrino ospedaliero, ad entrata gratuita! In virtù delle acrobazie, salti mortali, con passaggio nel cerchio di fuoco ed atterraggio in spaccata, che il Nursing up è stato in grado di allestire o sarebbe più corretto dire…tutto ciò che al Nursing up è stato consentito allestire, secondo le stagioni, in parte per la convenienza a rate, delle diverse Direzioni ed in parte, per la buona fede dei dipendenti…Ricordiamo infatti, con un certo divertimento, alcuni particolari, anche se… osservare da lontano come si raggirano i colleghi, facendo uso di miele verbale e sorrisetti assicurativi, non fa certamente ridere…ma purtroppo, a nostro modesto parere, è proprio così che sono andate le cose…Ricordiamo perfettamente, per averlo scritto a suo tempo, che la responsabile del Nursing Up, propose ai suoi iscritti di versare al legale che li rappresentava, la somma di 100 euro ciascuno, lasciando intendere, anzi assicurando addirittura, che avrebbero fatto loro ottenere, cifre di un certo spessore…In alternativa, se alcuni avessero deciso di cancellarsi dal sindacato…ebbene…non avrebbero percepito una sola lira! Evvai…la memoria oggi, sta sfilando la corona…La domanda dunque, sorge spontanea, alla luce di una conciliazione che, in fin dei conti, li vede tutti insieme appassionatamente compreso il rigoroso Nursing Up,…ma… quei dipendenti che, fiduciosi, hanno versato 100 euro?,…scusate, ma non sarebbe il caso di aggiungere e chiudere: si è trattato di un catastrofico fallimento sindacale con l’aggiunta della perdita totale della faccia?… o no?, cosa faranno adesso?, si prepareranno ad incrociare la lama delle scuse con quella delle giuste pretese, visto che, a quanto pare, circola già la voce ospedaliera sulle sbattute in petto dei notabili del Nursing Up che, a quanto pare avrebbero deciso di partcipare a “scherzi a parte”. A breve…il resto…Hasta la vista!

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