– di Francesca Nardi –
Commuove la passione con cui quei bravi ragazzi che giocano alla Politica a rate, nuotando a rana nella dimensione pentastellata, questa mattina si sono sbattuti il petto, sbarrando lo sguardo stellato sulle malefatte di Giuseppe Guida, sindaco di Arienzo…Dopo aver brillato per splendida assenza ed assoluta indifferenza per anni ed anni, nonostante, ad intervalli regolari, questo giornale riportasse, prove e documenti in evidenza, i particolari incresciosi della gestione Guida all’Agis, con particolare riferimento alla devastazione in progress dello Stadio del Nuoto, oggi, sia Santillo che Buompane, (carucci) cavalcano la tigre del “cocco munnato e bbuono”, visto che adesso si può rischiare liberamente e magari fare persino gli eroi, il che non guasta mai, esprimendo tutto il loro sdegno sulla faccenda degli appalti, che ha visto appunto, implicato il Guida. Ma se non ci fossero quei bravi ragazzi, sai che noia la politica, o no? E parliamo di cose serie…di riflessioni obbligatorie… Il tempo dell’attesa logora e sfibra il pensiero, cui non resta che contare le pecore nel tentativo di spegnersi definitivamente e fondersi con la criminale rassegnazione che dilaga nell’immaginario collettivo, ammortizzando ogni spinta emotiva orientata al cambiamento, alla lotta, alla difesa di ciò che si è stati e…delle ragioni per le quali si è rischiato… non ha importanza, quanto consapevoli delle conseguenze, certi che la peggiore delle conseguenze, sarebbe stata “di comodo” o parte di un disegno antico di cui ostinatamente vogliamo continuare ad ignorare l’esistenza, pur subendone la perniciosità. Oltre tre mesi fa, un pacchetto di 582 pagine ben confezionato dalla DDA, è stato lanciato nella piazza del popolo, risvegliando (o quasi) quel senso di orgoglio e ribellione verso i soprusi, le menzogne, gli inganni e tutto “il peggio del peggio” ovviamente ancora presunto, che in quel momento riprendeva quota. Con moderato entusiasmo abbiamo ricominciato a sperare, che il malaffare che succedeva a sé stesso, ormai da troppo tempo, potesse almeno in parte, subire una interruzione solida e a tal punto efficace da essere deterrente per altre e diverse e continuative forme di delinquenza. Il sistema degli appalti, una sorta di raffinato organigramma della corruzione, elaborato da altri portatori di corruzione ed allargato ad altri aspiranti e discepoli della scuola di pensiero più seguita nell’età contemporanea, la corruzione appunto, sembrava aver subito anche questa volta, un colpo di tutto rispetto che giustificava appunto lo sbadiglio liberatorio del risveglio della speranza, che ha ripreso aria e vigore stamani, quando, dopo oltre tre mesi dal lancio, si è dato seguito alle richieste della DDA. Politica & Imprenditoria passando per la Sanità…ce n’è per tutti i gusti ed anche di più ma, ciò che colpisce la nostra attenzione, per il semplice motivo che ne conosciamo in gran parte l’operato, è il capitolo dell’ordinanza che riguarda il sindaco di Arienzo Giuseppe Guida, per il quale il Pm aveva chiesto gli arresti domiciliari, la cui misura oggi è stata applicata. Già presidente dell’Agis, oggi il giudizio su Guida non riguarda il suo operato in quella veste ma, non si può certo evitare il diluvio di commenti che si riversa da qualche ora sul principale responsabile del disastro dello Stadio del Nuoto mentre ci si chiede per quale motivo le responsabilità piene, gravi e massicce di Giuseppe Guida, non siano state rilevate da nessuno. Eppure la conferma che tutto ciò che abbiamo denunciato a suo carico, nel corso della sciagurata gestione dell’Agis, è sotto gli occhi di tutti, conferma ampiamente rappresentata dalle importanti manovre di riassestamento e recupero, che stanno svolgendosi a tempo di record allo Stadio del Nuoto. Il significato del silenzio quinquennale da parte di tutti, politici locali e non, (a proposito di chi oggi inneggia e si meraviglia degli arresti domiciliari di Guida detto Polpet, per altre ragioni), si traduceva nella tacita trasmissione della certezza che tutto procedeva secondo le regole, non è vero? Lamentele dei lavoratori, soprusi, favoritismi, cofecchie del peggior sistema e imbrogliucci di vario genere…tutto lasciato cadere come se si trattasse delle solite invenzioni, come le spese pazze per un riscaldamento da operetta e la tragedia dell’acqua di pozzo….Tutte fandonie che richiedevano un pietoso silenzio? Eppure oggi l’Agis, guarda caso, ha perduto l’autonomia gestionale ed è stata assorbita a tutti gli effetti dalla Provincia…eppure oggi la gestione del metano è tornata all’ovile e cioè all’Italgas, pertanto la famosa pompa di calore che era costata circa un milioncino è stata smontata…o no?, eppure andava tutto bene, o no?, ma se non fosse andato bene, qualcuno avrebbe risposto qualcosa da quel della Provincia o no?, ed il contatore dell’acqua asportato dall’Italgas in quanto, a nessuno pungeva vaghezza di pagare le bollette? Oggi miracolosamente si stanno ripristinando tutti i vecchi contratti…I lavori vanno alla grande e nel giro di poco tempo, ce lo auguriamo vivamente, lo Stadio del Nuoto tornerà ad essere all’altezza della struttura che in passato ha rappresentato un fiore all’occhiello della provincia di Caserta. Sarebbe quindi opportuno che nella foga quantomeno inutile con cui si inneggia alla punizione di oggi ci si rammentasse del colpevole silenzio che si è reso complice della “malagestione” di ieri allo Stadio del Nuoto. Hasta la vista!