Nel prossimo mese di novembre torneremo alle urne per il rinnovo del Consiglio Regionale, sarà meglio dunque, intenderci fin dal primo momento… La situazione gente, ormai dovreste saperlo…e sarebbe assai grave se non ve ne foste accorti, non è delle migliori e l’avvio della campagna elettorale, non contribuisce a migliorarla, anzi…in virtù di una maturità socio-politica che non abbiamo acquistato, rischia di peggiorarla, senza possibilità di dubbio…Poiché, a giudicare dai primi cinguettii “smodulati” di qualche aspirante consigliere, sembrerebbe che l’attuale e drammatica nebulosa politico-sociale, in cui siamo immersi, non abbia insegnato nulla a nessuno, nonostante il buio dell’incognita, che avanza inesorabile, sarebbe stato più che sufficiente, per obbligarci a riflettere sulle parole, ebbene… riteniamo, sia appena il caso di procedere, inciampando insieme e, mentre i candidati aspiranti di belle speranze inciamperanno, inevitabilmente, sui soliti refrain, noi inciamperemo nelle piccole storie degli uomini, limitandoci a ricordare segnando il passo, nella speranza che la memoria possa, almeno di riflesso, impedire che l’ondata delle solite millanterie di risulta, diventi uno tsunami inarrestabile, che trascinerà con sé, quel poco di potabile e commestibile dal punto di vista intellettuale, che resisteva, lasciando a dirigere il traffico, quel che resta delle Idee, a discrezione del solito burattino con le braghe a pois…Ed ha ragione quel candidato, al secolo Maurizio Del Rosso, quando esordisce che “non si può essere approssimativi, servono studio, preparazione, conoscenza dei fatti e soprattutto amore per la propria terra. Solo così si può sviluppare una vera programmazione e una progettualità efficace per il futuro del nostro territorio”. Parole sante, addirittura illuminate, peccato che si tratti della solita dichiarazione di principio, denominatore comune ai bravi candidati chiacchieroni di tutti i tempi, il classico saggio forbito a conclusione di un percorso accademico, durante il quale, si è molto disquisito di politica e si sono appresi i principi fondanti dell’azione di un aspirante politico-amministratore… Ce la va sans dire, che le dichiarazioni di principio devono avere un seguito ed una conclusione, per garantire al candidato che le fa proprie, il diritto di utilizzarle in altre occasioni. Il candidato Del Rosso oggi batte i Comuni del territorio della provincia di Caserta, con una solerzia che noi dovremmo ricordare, qualora fosse la stessa, con cui ha presumibilmente battuto i problemi della città e zone limitrofe, nella sua precedente vittoriosa campagna elettorale, o no? E sicuramente la solerzia della vigilia era come quella di tutte le vigilie: eccezionale!…Ciò che invece ricordiamo zoppicante con penosa ed evidente difficoltà, è stato il dopo…quando una chiara ed inequivocabile mancanza di attenzione che può ad esempio, essere sintetizzata dalla noncuranza con cui si è consentita la devastazione dello Stadio del Nuoto e molto altro, confermava e conferma come le dichiarazioni di principio, fossero e siano soltanto un esercizio apparente di impeccabile eloquio. Pertanto, sarà assai più intelligente e costruttivo che gli aspiranti alla carica di consigliere regionale di qualsiasi idea, formazione e partito o colore diano una regolata alla chiacchiera che, dopo essere stata inutile può diventare soltanto ridicola, dopo di che si raggiungerebbe un livello davvero intollerabile, quello del grottesco. E a noi spetta l’obbligo, nonché il diritto di essere stanchi, stufi ed annoiati, oltre al dolore di avere il cuore altrove, esattamente dove un pezzo di mondo ignorato dalla convenienza di parte, si sta spegnendo. Non ci saranno quindi moti spontanei dell’anima che porteranno a superare sogghignando le vostre intemperanze verbali. E…ovviamente…sia detto in nome della libertà e del rispetto che si deve a chiunque, preghiamo che questa nostra gente al pari di noi abbia il cuore altrove e ragioni unicamente con la testa…Hasta la vista!
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