(f.n.) – Un incontro conoscitivo, all’insegna della cordialità e caratterizzato da una pacatezza “guardinga” , decisamente indispensabile, quando tutti i radar sono in azione, al fine di percepire ogni minimo segnale che trasudi dall’autocontrollo e possa offrire indicazioni sull’indole, le intenzioni e l’atteggiamento delle parti…e le parti in gioco, nel caso assai intrigante dell’incontro, svoltosi il 2 ottobre u.s. tra la Direzione Generale del nostro Ospedale ed i rappresentanti della popolazione ospedaliera, erano il potere ufficiale, la potenziale abilità nel gestire le diverse strategie da un lato e la possibilità ipotetica di indirizzare o di condizionare addirittura il tutto, dall’altra…In sintesi ed al di là di ogni tentativo di inconsapevole bluff con se stessi, questo è il vero obiettivo delle parti, che si avviano a convivere, pur non avendo in comune quel particolare che, nonostante non lo si tenga in alcun conto, è di fondamentale importanza: l’appartenenza ad un luogo. Il termine di paragone, al momento riferimento automatico, per il Dg Gennaro Volpe, è senz’altro il manager che lo ha preceduto, Gaetano Gubitosa e non v’è alcun dubbio che la prima differenza tra i due, a giudicare dai vari reportage sull’evento, di cui ovviamente non esiste verbale, considerato il carattere dello stesso, è l’aplomb di gran lunga diverso tra i due Dg, che riflette immediatamente un sorta di autocontrollo che nel Dg Volpe, sembra paludare ogni emozione e lascia prevedere come, nel futuro, in alcune circostanze, in assenza dei toni eventualmente alterati, dichiarativi dell’umore, ci si troverà a scrutare le espressioni e gli sguardi del Dg, tentando di individuare nella voce le benché minime vibrazioni, probabilmente indicative delle sue reazioni compresse…Ciò lascia presagire la volontà e la predisposizione alla conoscenza approfondita dei fatti e delle persone che caratterizzerà probabilmente l’atteggiamento del nuovo Dg. non sono mancati riferimenti ironici e solo apparentemente “leggeri”, su alcune impressioni ricevute che , sempre con diplomatica ma calcolata leggerezza, hanno inviato un messaggio forte e chiaro…I destinatari pare fossero il sitrologo citato come “signor Meles, dal Dg e il Matano in riferimento all’Opsos, sigla che, sempre con studiata ironia, il Dg ha dichiarato essere strana e pertanto ha annunciato che si riprometteva di cambiarla…A conclusione dello spaccato, a nostro parere non casuale, il Dg Volpe dichiarava che sia Meles che Matano, avrebbero dovuto informarlo di tutte le iniziative ed attività, che avevano e avrebbero intrapreso. Inoltre vi è stato un passaggio di un certo interesse perché decisamente intenzionale, nel senso che nelle intenzioni del Dg, vi era sicuramente quella di inviare a precisi destinatari un messaggio forte e chiaro che assai probabilmente non avrebbe avuto in futuro alcuna intenzione o volontà di ripeterlo…. il messaggio era chiaramente diretto a chi tra i sindacati aveva l’abitudine di scrivere troppo spesso a suo parere e poiché sarebbe bastata auspicabile una collaborazione fativa e serena ttra la direzione e gi stessi sindacati, invitava a limitare le lettere ufficiali onde evitare che egli stesso si sentisse obbligato a replicare in punta di legge e di norma, perché i rapporti si sarebbero irrigiditi, fino a guastarsi…la qual cosa potrebbe facilmente tradursi nel semplice avvertimento: se vuoi la guerra accomodati, ma sappi che io troverò il modo di sconfiggerti…pertanto ..be quiet!…Dopo avere quindi, lasciato cadere qua e là, quasi distrattamente un paio di droni in miniatura, tanto per lasciare il segno, il Dg è entrato nella parte tipica di ogni Dg che guarda al futuro splendente dell’Azienda sanitaria, che gli è stata affidata e pertanto, da qual momento ogni particolare settore di una certa importanza come quello dei trapianti e la rete ictus, sarà destinato senza alcun intoppo possibile a crescere fino a diventare competitivo…e via così. Ciò che ha particolarmente colpito però è stato l’intervento della Da Chiara De Biasio, tanto è vero che non abbiamo potuto fare a meno di prendere appunti, quando ci hanno raccontato in ordine sparso ma in maniera efficace, l’ interessante discorsetto che il Da, dottoressa Chiara De Biasio ha ritenuto di porgere ad una platea tutt’altro che sconosciuta…Con aria da conoscitrice esperta del problema e senza mezzi termini la De Biasio è entrata subito in argomento, centrando il problema della “munnezza” che in Ospedale è sparsa ovunque…Non ha mancato di rilevare con disapprovazione, il giochetto che alcuni infermieri sono soliti fare quando vanno a fumare e per non essere ripresi, rompono le telecamere…Ha inoltre criticato fortemente le condizioni della lavanderia, esortando i dipendenti a denunciare in maniera formale, i disservizi, dal momento che l’Azienda impegna denaro, nelle gare d’appalto e se le condizioni registrate nel contratto, non vengono rispettate si devono assumere adeguati provvedimenti. La cosa non ha ci ha minimamente stupito a causa delle innumerevoli denunce da noi presentate e rimaste inascoltate… A questo punto è appena il caso di rilevare che se le cose dovessero proseguire come annunciato o lasciato intendere dal Dg Gennaro Volpe, ebbene potremmo addirittura guardare al futuro con una ntecchia di speranza che qualcosa possa ancora cambiare, o no? Hasta el Domingo!