ELEZIONI REGIONALI, LA POLITICA È UN OPTIONAL! MENO MALE CHE FULVIO C’È…E  GENNARINO?… PURE

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   –   di Francesca Nardi   –                                                                          

La memoria è una creatura dissoluta, senza regole né costumi… tende a svaporare dopo essere stata tanto astuta da registrare tutto ed il suo contrario…la memoria si nasconde all’occasione per riemergere all’improvviso, quando le circostanze richiedono un tocco d’artista, modellato da sapienti ritocchi contemporanei. Navigando attraverso le placide contrade apparenti della campagna elettorale in atto, ai cui bordi si consumano le peggio cose, più o meno ritoccate dall’abilità acquisita nelle anticamere delle segreterie politiche dove, negli anni si sono intrecciati ed ingarbugliati, secondo le stagioni, i destini di uomini e cose, con l’ausilio di qualche addetto specialista alla fantasia e al doppiogiochismo di massa, l’invito alla riflessione diventa irresistibile, seguito in breve tempo, da fatali considerazioni che fanno giustizia sommaria di ogni qualsivoglia tentativo di comprensione e giustificazione nei confronti di chi “gestisce” i piani programmatici e politici del momento. Se il mondo circostante assieme alla coerenza non avesse perduto anche il senso dell’umorismo, basterebbero quattro parole per definire e di conseguenza bocciare senza possibilità di appello, la qualità assai scadente del “materiale elettorale” che appare e va in replica su social, web e Canali televisivi, come il messaggio significativo del candidato tipo. Purtroppo l’ironia diventa un delitto di lesa maestà se siamo noi ad osare e la satira una licenza di massacro se ad usarla, sono quei bravi depositari della politica illuminata, che si trascina faticosamente dalle intemerate della destra, alle auto santificazioni della sinistra. Nel panorama delle liste de noautri, superando infine balzi e scivolate da un colore all’altro e le acrobatiche piroette ideologiche, che hanno provocato le peggio critiche da parte di tutti, si evince comunque, attraverso i nomi, la traduzione asettica di una logica quasi perversa e orientata ad un risultato, comunque vadano le cose. Leggendo i nomi di alcuni candidati e, considerando la loro comune provenienza, nonostante la sistemazione in liste diverse e contrapposte, risalendo al manovratore ed al suo trasversalismo, è assai facile riconoscere nel tratto, il vecchio stile “cappelliano” che riconduce al “comunque vada avrò vinto ugualmente”. Allo stesso modo è addirittura scontato il peso specifico di chi cercherà di sbilanciare il consenso, grazie anche e soprattutto al voto disgiunto, in favore dell’uno o dell’altro…Ma non finisce qui l’elenco delle ragioni che peseranno sulle scelte e che non hanno nulla da dividere con la necessità di saper individuare un tribuno, che ci rappresenti degnamente, nonostante la nostra schizofrenia. E siccome, continuiamo a credere che il potere logori chi non ce l’ha, prendiamo atto con un certo disagio, della nonchalance con cui personaggi dal potere ventennale incontrastato, hanno adagiato nelle liste, candidati il cui potere contrattuale supera di poco lo 0, ed altri, il cui valore aggiunto consisterà nel sudore che saranno costretti a trasudare…per consentire che “quel potere” continui a brillare nel firmamento campano, nella speranza che il timore di “non sfangarla” non abbia inciso al contrario nelle scelte strategiche iniziali…Ma in questa prateria brulicante di pensieri tormentati da improvvise infiltrazioni di senso compiuto, non potevano mancare i siparietti inediti, messi insieme con tanta buona volontà ed un po’ di zeppola vocale, da chi porta nel Dna la ferma convinzione di essere taaanto spiritoso ed è giusto che metta a disposizione del partito che rappresenta, il suo humour acchiappavoti(sic). La segreteria del candidato presidente Fico, come tutte le segreterie politiche del mondo, dispone di un nutrito elenco di nominativi e numeri di telefono da utilizzare per gli inviti che in campagna elettorale sono all’ordine del giorno. Il caso ha voluto che, come avviene talvolta e, quando avviene nessuno si sofferma più di tanto, l’addetta avesse tra gli altri il numero di Fulvio Martusciello e lo chiamasse per invitarlo ad una manifestazione. Martusciello, caruccio, che evidentemente pensava che il suo cognome fosse un unicum nel globo terracqueo, quando ha ricevuto la telefonata,  si è divertito come un bambino, …tutto rosso in volto, quasi paonazzo, strizzava gli occhietti e si stringeva nelle spalle come un furetto e sapete cosa ha fatto?,…ha richiamato la segreteria di Fico e ha chiesto come facesse ad avere il suo numero… e venuto a conoscenza che faceva parte di un elenco, ha ringraziato e ha detto di essere un gran sostenitore di Roberto. Il tutto è avvenuto in diretta su fb…perché il responsabile di Forza Italia non poteva proprio fare a meno di far rilevare al popolo elettore, come fossero sprovveduti dall’altra parte e, soprattutto… come fosse stato bravo lui, tanto spiritoso, a beccarli in flagranza di reato di sprovvedutezza…Ah! Dimenticavamo il meglio…no…no..la prossima volta…Hasta la vista!

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