(f.n.) – Covid modulare, anno zero. Dovreste avere il coraggio, voi della direzione generale dell’Aorn, di guardarvi in faccia e chiedere conto a voi stessi, del vostro operato, della maniera in cui avete assolto ai vostri precisi doveri, ma soprattutto dovreste rendere partecipe il mondo esterno, delle spiegazioni con le quali avete tacitato la vostra coscienza, davanti al freddo e drammatico scorrere dei numeri negativi, di quelle morti che scandiscono il tempo inesorabile e spietato di questa stagione. Direttrice Annecchiarico, lei dovrebbe uscire dalla gonna plissé delle feste comandate e infilarsi un paio di comode calosce …qua siamo nel pantano ed è perfettamente inutile, che lei cerchi di nascondere o edulcorare la verità al Dg Gubitosa, al quale potrebbe addirittura convenire, far finta di non sapere nulla dei retroscena che vanno in onda al Covid modulare….faccia la direttrice sanitaria e mostri di essere in grado di guadagnarsi lo stipendio, che non è niente male, a colpi di decisioni responsabili. Le cariche politiche vengono tollerate a malapena in tempo di pace, ma adesso siamo in guerra o non se n’è ancora accorta? Nessuno pretende che lei si infili una tuta e vada a far visita al Covid modulare, come noi riteniamo essere una sua precisa esigenza morale, ma che si informi e cerchi di rendere quella struttura quanto più confortevole possibile, ebbene quello sì, è un suo preciso dovere, o no?. Lei ha fatto il conto tremendo di quanti siano i pazienti deceduti per Covid e quanti siano quelli deceduti per infezione?, se lo ha fatto come ha pensato di intervenire e proporre la sua, eventualmente, illuminata soluzione? Ed i componenti del sacro Cio, che da sempre fanno sentire l’alito greve della loro presenza, solo per accusare senza il minimo impiego di sforzo, dopo aver brillato in lontananza e a intermittenza, come la primula rossa, quando decideranno di toccare terra con l’eburneo piedino e rendersi infine conto che, lavorare nelle condizioni precarie e talvolta disumane, in cui la direzione sanitaria consente che si lavori all’interno del Covid modulare, è una vera e propria scelleratezza? E all’illustre primario di Rianimazione che da quando è stato nominato, non ha fatto vedere neppure la punta del suo augusto naso, all’ingresso del Covid modulare, non interessa conoscere le ragioni della morte di un 40enne o di un 50enne o dà per scontato che il malato di Covid debba morire?,…o dà per scontato che la rianimazione Covid modulare abbia forse il più alto tasso di mortalità tra le altre rianimazioni Covid e sia tutto normale e vada bene così…Ma il primario De Negri è al corrente che appena calano i ricoveri di una sola unità al modulare, dalla direzione scatta l’ordine di richiamare infermieri ed oss da destinare alla cardiochirurgia?,… qualcuno sostiene …”destinare ai capricci della cardiochirurgia” …e non crediamo che la “voce di fondo” esageri, visto che i richiamati non vengono impiegati in alcun lavoro di particolare importanza, ma restano solo a disposizione e in aggiunta… Ah!, per un momento avevamo dimenticato che, avendo l’onore di ospitare l’equipe di De Bakey in trasferta al Sant’Anna e San Sebastiano, valeva la pena di sguarnire un Covid modulare per fare la nostra bella figura… Purtroppo l’equipe De Bakey ce la possiamo soltanto sognare anche se qualcuno pensa di essere la reincarnazione di Dogliotti e nel Covid modulare non è cambiato niente, dal primo giorno in cui abbiamo cercato di richiamare l’attenzione su quella costruzione fredda e grigia…parlare di area ristoro oggi è quasi patetico…parlare di solitudine è inutile…visto e considerato il grado di sensibilità dei destinatari dell’appello, che oggi si dichiara uguale ad uno zero per di più asfittico. Ci si chiede inoltre, per completare lo squallore dell’opera triste, dove sia il caposala del reparto modulare, perché presumiamo esista, o no?…ah già!, vuoi vedere che dirige le operazioni dai locali della vecchia rianimazione, senza sporcarsi le zampette belle?…Eh certo!,…comodo così….comodo davvero….ma al di là dei capisala in lontananza, del primario distratto, dell’abbandono e della solitudine in cui è stata confinata la struttura e quel manipolo di irriducibili, che resiste contro tutto e tutti all’interno e contro i quali, non ci si fa scrupolo di puntare il dito all’occorrenza, i veri responsabili della pessima organizzazione del Covid Modulare ed assolutamente privi di ogni giustificazione, sono i componenti della Sacra Trimurti, il Dg, la direttrice sanitaria e tutto l’inutile de facto, ambaradan, che si muove nell’orbita della Ds. Ora…sarebbe necessario che si uscisse dal deviante convincimento che quel rettangolo in lamiera grigia dalle parti del parcheggio, sia una dépendance per il fine settimana con solarium e che qualcuno inizi a rendersi conto, con grande senso di responsabilità che se il tasso di mortalità dovesse essere davvero il 100 per 100, come crediamo che sia, qualcosa non ha funzionato e continua a non funzionare nella palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco e la inadeguatezza non è da attribuirsi a chi lavora come una bestia da soma all’interno del modulare, ma in primis di chi si preoccupa di non far sapere al Dg che le cose non funzionano. Entiendes? Hasta la vista!
Per non parlare dei nuovi posti di terapia intensiva post operatoria!!!!
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