NAPOLI – “Sorprendono e certamente non aiutano i lavoratori del consorzio di Bonifica del Basso Volturno le dichiarazioni del parlamentare M5S Salvatore Micillo e della Consigliera regionale Maria Muscarà i quali lanciano accuse del tutto infondate all’indirizzo del Commissario straordinario. Siamo consapevoli che il consorzio sia centrale nella dialettica politica, ma ci aspettiamo che si muovano questioni che vadano nell’interesse del territorio e delle maestranze. Inventare problematiche come il mancato pagamento degli stipendi significa solo voler mettere l’ente nel tritacarne della politica senza avere l’intenzione reale di affrontare le difficoltà che quotidianamente vive il mondo della bonifica. Sotto le gestioni commissariali gli stipendi sono stati sempre pagati con regolarità cosa che non è avvenuta con le amministrazioni elette quando si è arrivati ad accumulare anche quattordici mensilità arretrate. Da politici che ricoprono ruoli apicali come l’on Micillo e come la Consigliera Muscarà ci saremmo aspettati l’apertura di un confronto sulla legge di riordino dei consorzi, l’istituzione di un tavolo di lavoro con le organizzazioni sindacali per arrivare ad una legge che superi inutili cavillosità burocratiche e che renda maggiormente efficace ed efficienti i servizi. Non è possibile che esistano deputazioni che cambiano presidente ogni 5/6 mesi senza garantire stabilità, ma soprattutto, servizi ai contribuenti. Nel dare un giudizio politico sull’azione del commissario Todisco non si possono non tenere presente i risultati raccolti nell’azione di risanamento del consorzio con la cancellazione di sette milioni di euro di debiti con gli enti previdenziali e con tutta una serie di accordi, anche con i Comuni, che hanno permesso di ridurre la pressione sul nostro ente e di generare entrate costanti al consorzio, nel rispetto dell’attuale legge regionale. Non è mancata l’azione di programmazione che ha fatto assurgere il Consorzio a un ruolo centrale per il territorio con un finanziamento di 200 milioni di euro all’interno del Contratto Istituzionale di Sviluppo “Da Terra dei fuochi a Giardino d’Europa” che vede coinvolti circa 70 comuni fra Napoli e Caserta e che ha portato il Consorzio ad avere in corso progettazioni e opere per diverse decine di milioni di euro. Il tema della bonifica va quindi affrontato con serietà e rigore, senza lasciarsi ingolosire da polemiche sterili e che spostano l’attenzione da quelli che sono i reali problemi dei consorzi”.
Lo dichiarano in una nota congiunta i segretari di Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil