di Francesca Nardi
Appare necessario denunciare il cervello per traffico di influenze illecite di cui si sono resi colpevoli due neuroni privilegiati dalla sorte,
in danno di altri tre meno attivi ed intermediando con uno collocato in posizione chiave…la denuncia globale e senza inutili distinguo, che determinerebbero una perdita di tempo inutile, si rappresenta come un atto di assoluta legalità che non lascia spazio alcuno alle spiegazioni, anticamera di inevitabili, quanto inopportune giustificazioni. Alla denuncia segue un processo senza appello ed una condanna definitiva, in virtù di una legge, la cui puntuale applicazione impedirà l’elaborazione di nuove strategie orientate alla corruzione. Questa l’utopia al di là di noi che siamo il resto…Tutto il resto oltre questo steccato essenziale posto a limite del pensiero cosiddetto libero, ma in realtà decomposto, appartiene al quotidiano immerso nella lotta impari tra l’ignoranza consapevole dei fatti e l’ignoranza inconsapevole degli stessi. A margine assistiamo, nel nostro piccolo mondo in cui anche il consiglio comunale è una cosa piccola piccola che si autodistrugge nelle isterie di un inutile battibecco fuori tempo…e soprattutto fuori luogo…al caracollare imprudente delle parole…all’inerzia della maggioranza ed alla inutile reazione della minoranza, non si comprende a cosa…Il dibattito infatti, oggi si concentra su ciò che la minoranza intravede come succulenta occasione per attaccare elementi della maggioranza in difficoltà per ragioni estranee alle problematiche cittadine. Nessuno di noi proviene da Lourdes ma ci siamo stati quasi tutti a chiedere la grazia di…farla franca
