Città silente, apatica, rassegnata…

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di Francesca Nardi  (VIDEO)

E non andate in giro a raccontare che c’era tutta Caserta questa mattina in piazza per protestare contro la chiusura dello Stadio del Nuoto…perché non è assolutamente vero… perché sarebbe un falso! Il corteo, di non più di un centinaio di persone, era costituito in gran parte da ragazzi, ragazze e ragazzini, addetti ai lavori e rappresentanti delle Società ed Enti di promozione sportiva ed anche da qualche familiare di chi, più di altri, soffrirà della chiusura dello Stadio del Nuoto e cioè i diversamente abili. Dov’era Caserta?, quella Caserta politica, benpensante, rigorosa, solidale, giusta?, la Caserta delle grandi battaglie in doppiopetto e tailleur di Gucci, che si sciorina sui palchi infiorati, perché la contestazione radical chic fa tendenza, era ovviamente da qualche parte, ma sicuramente non era in piazza a “godersi” il sole a picco che scioglieva il ghiacciolo al limone, unica risorsa contro la disidratazione. Qualcuno ha visto i consiglieri comunali?, qualche assessore di belle speranze?, magari l’assessore direttamente interessato Alessandro Pontillo, indicato dal gruppo “Obiettivo comune” che indirettamente questa mattina ha fatto sapere che tra gli Obiettivi comuni, lo stadio del Nuoto non c’è. Complimenti! Ma…forse c’è stato un errore di interpretazione “Obiettivo Comune” sta per : “il nostro obiettivo è il Comune” e non “Obiettivo comune” nel senso di “obiettivo condiviso”….Peccato…per un attimo avevamo sperato…Inoltre è appena il caso di sottolineare che la strategia politica più elementare, avrebbe dovuto suggerire al gotha dei pensatori comunali, l’opportunità della presenza dei consiglieri e di qualche assessore a sostegno della protesta, anche e soprattutto per avvalorare l’iniziativa del sindaco Carlo Marino che, in queste ore, dovrebbe essere a colloquio con il presidente De Luca per trattare l’argomento in discussione…ed infine per dimostrare alla città che si ha contezza del significato “rappresentante del popolo” …

     Francesca Nardi