IL TARALLO ROSCIANESE ENTRA NELL’ELENCO NAZIONALE DEI PAT

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INTRODOTTO NELL’ ELENCO NAZIONALE DEI “PRODOTTI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI”

SANTA MARIA A VICO (ROSCIANO) – Con il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale ed il conseguente inserimento nel relativo elenco nazionale, (decreto del MiPAAF pubblicato Sulla gazzetta ufficiale del 29.07.2017) il tarallo roscianese  conferma di essere la specialità di spicco nel panorama dei prodotti tipici del territorio sammaritano. Il percorso di “propaganda” è stato avviato dall’assessore Anna Cioffi che ha fatto sì che arrivassero i riflettori del Tg 3 itinerante a Santa Maria a Vico; grazie al bel servizio del conduttore Rino Genovese, andato in onda circa un anno fa, il tarallo ha vissuto momenti di celebrità su scala regionale, una vetrina quella di Tg 3 che ha permesso di conoscere un patrimonio delle tradizioni alimentari più antiche del territorio sammaritano.“Valorizzare un prodotto tradizionale in un’area rurale –dice l’assessore Anna Cioffi –  significa creare una filiera culturale e turistica che può rappresentare una possibile chiave di sviluppo per il territorio”.  “Voglio ringraziare pubblicamente l’Associazione Sant’Anna Valle di Suessola che ha sostenuto e ha promosso con eventi vari la tutela e la valorizzazione del Tarallo Roscianese, creando un sodalizio che ha permesso questo importante riconoscimento.  Un traguardo fortemente voluto da questa amministrazione che apre a progetti e percorsi enogastronomici che intende realizzare e valorizzare”. Così il sindaco Andrea Pirozzi.  I Pat sono quei prodotti riconosciuti a partire dal 2000 dal Ministero delle Politiche agricole, in collaborazione con le Regioni, “i cui metodi di lavorazione, conservazione, stagionatura sono praticati in un territorio, in maniera omogenea con procedure tradizionali per un periodo continuativo non inferiore a 25 anni”, l’elenco stilato oltre a riconoscerne il nome, ne evidenzia la tipicità e  l’appartenenza storica, difatti  è un riconoscimento che premia l’agroalimentare di qualità. Grande soddisfazione hanno espresso i componenti dell’Associazione Sant’Anna che hanno preannunciato festeggiamenti per il riconoscimento, ai quali sarà invitata tutta la cittadinanza. “Per quanto riguarda il tarallo roscianese è presente una ricca documentazione fotografica attestante che già a metà del secolo scorso, durante i festeggiamenti in onore della Santa Patrona (Sant’Anna), per le strade del borgo sfilava una struttura piramidale denominata Giglio al quale erano legati i taralli con lo spago. Grazie ai racconti degli anziani pare che questa usanza, che voleva essere un ringraziamento  a Sant’Anna per la buona riuscita del raccolto dei campi, si attesta all’inizio dello scorso secolo. Ancora oggi il tarallo viene prodotto in occasione della festa della Santa Patrona, ma anche in altre ricorrenze festive è presente, a significare  una forte ed inalterata nel tempo identificazione con il borgo, mantenendone il legame”. Conclude l’assessore Anna Cioffi, che ricordiamo essere una residente del Borgo Rosciano.