“CITTÀ CARDIOPROTETTA”: IL PROGETTO ENTRA NEL VIVO

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STAMATTINA LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI, NEL MESE DI OTTOBRE VERRANNO INSTALLATI I DEFIBRILLATORI

SANTA MARIA CAPUA VETERE  – Santa Maria Capua Vetere diventa “Città Cardioprotetta” rientrando, in questo modo, tra le poche realtà territoriali a prevedere la presenza su suolo pubblico diFormazione operatori Città Cardioprotetta 6 300x225 “CITTÀ CARDIOPROTETTA”: IL PROGETTO ENTRA NEL VIVO Formazione operatori Città Cardioprotetta 5 300x225 “CITTÀ CARDIOPROTETTA”: IL PROGETTO ENTRA NEL VIVO Formazione operatori Città Cardioprotetta 4 300x225 “CITTÀ CARDIOPROTETTA”: IL PROGETTO ENTRA NEL VIVO Formazione operatori Città Cardioprotetta 3 300x225 “CITTÀ CARDIOPROTETTA”: IL PROGETTO ENTRA NEL VIVO Formazione operatori Città Cardioprotetta 2 300x225 “CITTÀ CARDIOPROTETTA”: IL PROGETTO ENTRA NEL VIVO Formazione operatori Città Cardioprotetta 1 300x225 “CITTÀ CARDIOPROTETTA”: IL PROGETTO ENTRA NEL VIVO una forte dotazione di defibrillatori e di operatori laici in grado di saperli utilizzare.

E’ infatti concretamente partita, questa mattina presso l’aula consiliare del Comune, la prima fase del progetto con i corsi di formazione BLS-D (Basic Life Support-Defibrillation) indirizzati a quanti hanno presentato richiesta all’Ente. Le lezioni, tenute dal personale della Salvamento Academy e finalizzate al corretto utilizzo dei defibrillatori semiautomatici DAE, hanno coinvolto anche numerosi agenti della polizia municipale in servizio sul territorio oltre agli operatori commerciali le cui attività si trovano nei pressi delle aree in cui verranno installati i totem. Uno dei defibrillatori semiautomatici sarà inoltre a disposizione di una pattuglia del comando di polizia municipale al fine di consentire interventi rapidi in tutte le zone della città.

Il progetto “Città Cardioprotetta”, oltre a prevedere l’installazione di defibrillatori e la formazione di operatori per l’utilizzo degli stesso, si pone anche l’obiettivo di diffondere nella popolazione la cultura del primo soccorso in situazioni di emergenza al fine di salvaguardare i cittadini e offrire loro una possibilità in più di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco.

“La morte cardiaca improvvisa rappresenta una delle maggiori cause di mortalità fra giovani e adulti. Per salvare una vita umana è necessario intervenire entro 5/6 minuti con un massaggio cardiaco e una scarica elettrica. L’unico modo per poter intervenire in un tempo così limitato – hanno dichiarato il sindaco Antonio Mirra e il consigliere comunale Salvatore Mastroianni, promotore del progetto “Città Cardioprotetta” – è di avere sul territorio una consistente presenza di defibrillatori ma soprattutto di persone che siano in grado di utilizzarli”.

Nel mese di ottobre partirà concretamente la seconda fase del progetto che prevede l’installazione dei primi quattro defibrillatori semiautomatici, in appositi totem autoallarmanti, in diverse zone della città di Santa Maria Capua Vetere. Nel corso 2018, invece, si procederà a completare il progetto con l’installazione di ulteriori sei defibrillatori a copertura dell’intero territorio cittadino.