“COMUNALIA” , PREMIO EX AEQUO PER LA TELEPATIA ALLA “BIONDI&ARAGOSA”

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di Francesca Nardi

Un clima armonioso quello della vigilia…e quel sospiro di rituale malinconia, sospeso tra pioggia e raffiche di vento

che rende l’atmosfera prenatalizia, addirittura perfetta…Ed anche quest’anno non manca nulla… Nel rispetto di un rituale che richiama ritardi cronici nell’acquisto dei regali, sciarpe colorate…saluti festosi, lanciati al di sopra dei pacchi, appuntamenti e soprattutto… in diretta dal Comune, pronta per essere iniettata al “pensiero pensante” una overdose natalizia di anestesia collettiva, che impedisca alla mente di registrare ed al cervello di elaborare… ma Edgardo Ursomando che spunta da dietro l’angolo, semi sommerso da una pila di carte, sembra intenzionato a  guastare la festa a qualcuno… E guardiamole queste carte…in genere Ursomando non delude…ed infatti non ci delude…ma no!, ma dai!, ma si tratta di un’altra frangia periferica della Magna Charta Comunalcasertana, contenitore storico di tutte le strategie ad uso e consumo del popolo inebetito e stupetiato dai cavilli amministrativi, che qualcuno maneggia con l’abilità di un giocoliere…L’ultimo lancio del cavillo senza ostacoli, in ordine di tempo e che dovrebbe consacrare il lanciatore come campione assoluto nella prestidigitazione, si realizza all’interno del progetto “Comunalia-Il Teatro come carta d’identità della Civitas”…L’attenzione si dirige immediatamente sul Poc di riferimento 2016-2017 che prevede la cifra di 510 mila euro, approvato con delibera di giunta n°138 del 23 dicembre 2016…Decisamente una bella somma…congrua cifra per un progetto all’altezza… purtroppo la cifra rimane congrua ma il progetto, alla luce di fatti, risulta essere oltre che decisamente e qualitativamente inferiore rispetto alle previsioni, tutt’altra cosa…in quanto di “Teatro come carta d’identità della Civitas” non si vede neppure il foyer, fatto salvo il prestigioso contributo de “La Mansarda”, la presenza di Pierluigi Tortora e qualche altra cosa…con testi gratuiti, il Teatro, colonna portante di un progetto immaginario a sostegno di un concreto finanziamento…NON C’E’…e allora ripercorriamo le varie tappe …Con la solita ammucchiata di idee dell’ultim’ora, utilissime a confondere quelle degli altri, i signori che stazionano nelle stanze dei bottoni del Comune con l’inconsistente ma opportuno “yes” dell’assessore di riferimento cosa fanno?, veniamo subito alla sintesi numerica del pensiero filosofico… in data 11 dicembre u.s. con determina dirigenziale 1676 a firma  Francesco Biondi Rup, il Comune assume impegno definitivo di spesa per la somma complessiva di 200mila euro da corrispondere in favore della società Black Tarantella srl per le prestazioni artistiche in parola… il ché tradotto in termini accessibili al volgo ed immaginandone le fasi, significa che, potrebbe essere andata così: un bel giorno di sole, il Comune di Caserta nella persona di chi ha le chiavi in mano, pensa ad una rosa di artisti “scelti” da inserire nel programma “Comunalia”, non si consulta con nessuno, ovviamente, perché la consultazione non è in uso…poi… seguendo un istinto primordiale, scende elegantemente le scale, imbocca la strada laterale ed all’altezza del bar, incontra casualmente il signor Andrea Aragosa, rappresentante legale di “Black Tarantella” che, in piena serie: “noncipossocredereaicasidellavita” annuncia all’uomo “delle chiavi in mano del Comune” che era nelle sue intenzioni, proporre al settore Cultura, Spettacolo, Turismo e Marketing Territoriale, nonché all’assessorato di riferimento, una rosa di prestigiosi artisti….Una  rara comunione di intenti, che avrebbe provocato una ricaduta di inestimabile valore culturale sul popolo ignaro ed un acconto, tanto per gradire, di 83mila euro al legale rappresentante di Black Tarantella, si stava verificando sotto la nostra costellazione e noi non sapevamo nulla dell’evento….La rosa di nomi proposta dal signor Aragosa coincideva perfettamente con la rosa dei nomi “pensata” dal signore “con le chiavi in mano del Comune” …Mai che ci fermassimo un attimo a considerare la possanza intrinseca dell’attimo fuggente…In quel momento due uomini contribuivano a scrivere un pezzo di storia telepatica della città di Caserta. E quindi il signor Tarantella Black si impegnava  a realizzare 9 concerti, il cui costo complessivo era appunto di 200 mila euro…80milaeuro partono soltanto per Patti Smith…che…con tutto il rispetto per l’artista, appaiono una vera e propria enormità, sulla quale forse sarebbe il caso di indugiare…  chissà perché… vengono in mente i cachet gonfiati de “I Magnifici Sette” che, fortunatamente “schiattammo” sul nascere…ma come al solito siamo maligni… E, accantonando per il momento, i cachet degli artisti, veniamo al costo previsto, sempre con riferimento alla delibera di giunta del 23 dicembre 2016, per il rifacimento della facciata e manutenzione del Teatro Comunale. L’importo previsto era di 42.272.73 euro oltre all’Iva al 10% ed oneri per la sicurezza,   pari al 5% dei lavori e, a tal proposito ci chiediamo, in virtù di quale arcano intendimento e di quale giustificato motivo, il costo sia lievitato a 158mila euro…Potenza della fantasia e dell’immaginazione…  la storia potrebbe continuare ancora e, come evidenziato da Edgardo Ursomando, è appena il caso di sottolineare che non né stato nominato alcun direttore artistico di Comunalia…altra anomalia…così come ci riserveremo di commentare in maniera appropriata, il contributo di 30mila euro destinato all’associazione che organizza il Presepe Vivente…Misteri della fede che oggi accettiamo per tali ma sui quali, domani, per accuratezza di informazione dovremmo iniziare a discutere…Si accettano spiegazioni esaurienti da chi ha il preciso dovere di fornirle al popolo sovrano che continuano a considerare “bue”…