OSPEDALE, LA STRUTTURA CADE ROMANTICAMENTE…IN PEZZI…

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(f.n.) – E parliamo di cose serie…può darsi che tutti insieme ci riusciamo. E…le cose serie sono ad esempio: scongiurare il pericolo che frani il soffitto mentre il chirurgo sta operando a cuore aperto e la preparazione del pranzo…Ma procediamo con ordine e senza sgomitare perché ce n’è per tutti…Adesso che è stato aggiudicato lo studio sulla vulnerabilità degli edifici, ovverossia…dopo l’effettuazione di questo studio, diciamo fra 90 o più giorni, gradiremmo assai assai …essere invitati ad una conferenza stampa in cui, ben disposta ad arco felice sullo sfondo dell’Aula Magna, la Sacra Triade dirigenziale, a quale club appartenga “non ce ‘n cale”, insieme al direttore dell’Ingegneria Ospedaliera, S.E. l’architetto Virgilio Patitucci, ci guardassero bene in faccia e ci usassero la “crianza”, una volta per tutte, di informarci sullo stato della salute e dell’arte degli edifici dell’azienda ospedaliera. Noi che siamo per indole brutti, sporchi e cattivi, malignamente avanziamo molti dubbi sulla resistenza degli edifici ad una eventuale scossa sismica ed il dubbio vale sia per gli edifici vecchi ma, un ola per il paradosso, maggiormente per quello nuovo che, in teoria, diciamo…in teoria dovrebbe essere a norma. La domanda sorge spontanea nonostante sappiamo che non avrà risposta alcuna: egregio architetto Patitucci ma Lei (registri la maiuscola) dall’alto della sua competenza e del suo ineccepibile curriculum ha pensato ad informare ufficialmente la Sacra Trimurti sulle reali condizioni dal punto di vista strutturale in cui versa l’Ospedale? In maniera del tutto casuale, nonostante la pioggia, il corridoio D verso F è asciutto. Sarà opera sua o ha fatto tutto Santa Barbara che dovrebbe essere la sua protettrice se non si è stancata per la strada ed alla fine siete riusciti a ripararlo? La pavimentazione dell’edificio N, le piastrelle divelte nei vialetti che fanno romanticamente “ciac ciac” al passaggio degli sventurati? Il parcheggio dei dipendenti, una voragine piena d’acqua, le finestre di alcuni reparti che, come sapete bene, è perfettamente inutile tentare di chiudere…si accomodi pure al padiglione D e prosegua verso il lato vecchio del padiglione F,) . Vede caro architetto Lei ha una doppia responsabilità, etica e legale … verso gli utenti e verso i suoi dipendenti in quanto “datore di lavoro”. E noi, che in fondo siamo persone fiduciose fino a prova contraria, vogliamo credere e sperare che lei scriva e scriverà tutti i giorni e anche più volte al giorno a Santa Tetta delle Competenze…conosciamo il vezzo della sora ‘ntunett che si diletta a replicare alle richieste che le vengono inviate, “non è mia competenza” per riferirle quali siano gli interventi strutturali, le riparazioni e le attrezzature che le occorrono per rendere vivibile il pio nosocomio. E adesso, come abbiamo preannunciato dovremmo deliziarvi con un “brano” su “il pranzo è servito” ma preferiamo mettervi in attesa…la sera del dì di festa è una vera goduria…la vigilia che preclude l’evento del giorno dopo…fantastico….non trovate? Hasta la vista