ASL, SOPPRESSIONE U.O., PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE   

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CASERTA – Il personale dirigente della Asl di Caserta ha inviato al direttore generale Mario De Biasio una nota in cui proclama lo stato di agitazione. La decisione scaturisce dalla mancata sospensione della delibera 290 del 9 marzo u.s. relativa alla soppressione di circa 140 Unità Operative. I sindacati firmatari hanno inoltre, inviato una nota informativa alla prefettura di Caserta, al presidente della Giunta Regionale, alla Commissione regionale di garanzia ex art.12 legge 146/90 e SMI per richiedere la procedura di conciliazione prevista dall’art.2 comma 2 della legge 146/90.

 “Come è noto in data 5.4.2018, -si legge nel comunicato- si è tenuto presso codesta Direzione della ASL Caserta il tavolo di concertazione finalizzata a meglio definire, ai sensi del Decreto del Commissario ad acta della Regione Campania n. 67 del 30.9.2011, le procedure di affidamento degli incarichi per le posizioni previste dal nuovo Atto Aziendale, approvato e reso esecutivo nel mese di Dicembre dell’anno 2017.

   Nella circostanza, le sottoscritte OO.SS. hanno ripetutamente e con forza chiesto la provvisoria sospensione dell’efficacia della Delibera n.290 del 9.3.2018, ritenendo al riguardo non potersi proseguire nella fase di concertazione in costanza di una revoca di fatto, così come avvenuta, dei vecchi incarichi in essere che può verificarsi solo in presenza del conferimento di quelli così come previsti dal nuovo assetto organizzativo. Ciò, allo scopo di consentire di evitare situazioni di esubero e garantire a coloro che perdono la posizione una sistemazione più dignitosa e soddisfacente possibile, secondo normativa vigente, per il prosieguo dell’attività lavorativa, il tutto in conseguenza di procedure concertate con le sottoscritte OO.SS..

   Inoltre la invocata sospensione è sostenuta dal fatto che il provvedimento, peraltro scaturente da valutazioni autonome dell’Azienda con esclusione di qualsivoglia apporto sindacale in sede di concertazione, così come formato ed efficace, sta provocando di fatto l’ingovernabilità dei servizi interessati, con pregiudizio per l’assistenza, di cui queste OO.SS. tengono ben conto ai fini di una corretta tutela del pubblico interesse.

    Codesta Amministrazione, ha dunque esplicitamente manifestato a verbale, la volontà di non procedere all’accoglimento della richiesta di sospendere in via provvisoria l’efficacia del provvedimento di cui trattasi.

   Tale evenienza, rende non possibile per difetto di correttezza sostanziale anche sul piano amministrativo, la prosecuzione della trattativa iniziata in data di cui in premessa, atteso che si ritiene la richiesta sospensione propedeuticamente ineludibile ai fini di tale prosecuzione.

   Per le suesposte motivazioni, le sottoscritte OO.SS. proclamano, ai sensi dell’art.2 comma 2, della Legge n.146/90 e s.m.i., lo stato di agitazione di tutto il personale Dirigente della ASL Caserta.

Di seguito il testo della nota inviata alla prefettura avente per oggetto la richiesta di esperimento della procedura di conciliazione a seguito dell’avvenuta proclamazione dello stato di agitazione.

 In data 09/04/2018 le sottoscritte OO.SS. hanno proclamato lo stato di agitazione del personale Dirigente della ASL Caserta, con conseguente misura notiziale nei confronti dell’Azienda Sanitaria Locale di Caserta.

   Lo stato di agitazione è scaturito dalla manifestata volontà dell’Amministrazione interessata di non accogliere la richiesta di sospensione provvisoria dell’efficacia della Delibera n.290 del 9.3.2018, ritenuta, ad avviso di queste OO.SS., ineludibile anche sul piano amministrativo procedurale, ai fini di una corretta prosecuzione della concertazione e comunque di tutta l’attività sindacale prevista dal Decreto del Commissario ad Acta della Regione Campania n.67 del 30.11.2011.

   Peraltro la invocata sospensione è anche sostenuta dal fatto che il provvedimento così come formato ed efficace, autonomamente adottato con esclusione dell’apporto sindacale in fase di concertazione, sta già provocando di fatto la ingovernabilità delle strutture interessate territoriali di sanità pubblica con pregiudizio per il pubblico interesse.

   Si richiede pertanto l’esperimento della procedura di conciliazione prevista dall’art.2 comma 2 della Legge  n.146/90 e s.m.i..

   Si resta in attesa.

Firmato

FVM SIVEMP/FIALS ANAOO CISL SPTA CGIL FP CGIL

MEDICI

 UGL MEDICI
FSI USAE FIALS MEDICI UIL FESPA FESMED CIMO
UIL FPL CISL MEDICI UGL SANITA’ SINAFO AAROI EMAC