OSPEDALE, VINCITORI, VINTI E …OSTAGGI

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(f.n.) Calato il sipario sulle elezioni Rsu, sparso opportunamente sulle ferite il sale della cosiddetta “democrazia apparente” quella che brucia di più affinchè i vinti ricordino bene chi sia il vincitore…è il momento delle cambiali all’incasso…quel momento che, le composte e sagge dichiarazioni preelettorali del manager dell’Aorn, orientate a sospendere richieste varie che avrebbero potuto essere condizionate dalla campagna elettorale in corso, sembrava non dovesse avere alcun motivo per continuare ad esistere…alla faccia delle interpretazioni prima maniera e volutamente buoniste, è arrivato e si sta delineando nella sua, ahimé, peggiore rappresentazione. Non vorremmo essere costretti a pensare che le dichiarazioni preelettorali di Ferrante siano state soltanto una obbligatoria sceneggiata dialettica e che il loro autentico significato sia il seguente:  “adesso non facciamo niente perché ci sono le elezioni…stiamo a vedere chi vince e faremo tutto dopo…tu capisce a mmé” Ebbene uno dei peggiori film degli ultimi anni è appena andato inonda…uno scarno tavolo delle trattative…un unico sindacato insieme al direttore generale e forse, ma non ne siamo del tutto sicuri, santa Tetta del Contoquantoilduedipicche,  hanno deciso in merito al quotidiano lavorativo di un gruppo di dipendenti. E’ appena il caso di sottolineare che anche il sindacato medico, la Cimo, aveva interceduto per un trasferimento del comparto. Carissimo direttore Mario Nicola Vittorio Ferrante, siamo preda di quel tipo di perplessità che verrà ricordata nei secoli come l’anticamera del disgusto… lei sembra ignorare o continuare a non tener conto, delle ingiustizie che incrociano nel firmamento ospedaliero, in virtù del millantato credito di qualche sindacalista…lei non si accorge della mancanza totale di rispetto nei confronti chi lavora a testa bassa e non gode della protezione di qualche sindacalista ed i cui diritti vengono tranquillamente calpestati… lei caro il mio direttore, non si “addona” delle facili carriere, la cui scioltezza e facilità, appunto è interamente dovuta a prestazioni che. hanno sì a che fare con i posti letto ma di coreografico significato alternativo. Avremmo voluto risparmiarci e risparmiarle tanta crudezza ma abbiamo il sospetto fondato che lei si prepari a fare “l’ostaggio” del vincitore e non crediamo sia giusto nè per lei nè per gli altri, a meno che non sia questa la sua predisposizione naturale, speriamo di no. E per finire o sacra Duma del Terzo Mondo Ospedaliero…invece di pensare alla carta igienica che manca, ai carrelli lavapavimenti senza strizzatoio, agli operatori delle pulizie che stamattina lavavano nei reparti “le pezze” per poter continuare a pulire, voi continuate a fare le cosiddette “putecarelle”? Attenzione, perché state privando il personale dell’Azienda persino della dignità. Non riteniamo di avere alcuna predisposizione d’animo a dirvi hasta la vista.