CLAMOROSO, LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCIA I PIANI DELL’ASL E DELL’UNIVERSITÀ

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aula universitaria CLAMOROSO, LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCIA I PIANI DELL’ASL E DELL’UNIVERSITÀ(f.n.) – Audite, audite…ma non distraetevi dalle pecche, soprattutto comportamentali, precedentemente registrate e pubblicate…La Legge Regionale del 31 marzo 2017 n. 10 aveva emanato le “Misure per l’efficientamento dell’azione amministrativa e l’attuazione degli obiettivi fissati dal DEFR 2017 – Collegato alla stabilità regionale per il 2017”. All’Art. 1, comma 10 era stato previsto che “Nelle more dell’attivazione del nuovo Policlinico Universitario di Caserta, al fine di incrementare i LEA della Provincia di Caserta, l’ASL e l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, stipulano apposita convenzione volta a consentire l’utilizzo di spazi ospedalieri, per l’incremento di prestazioni aggiuntive a quelle già erogate. Senonchè la Corte Costituzionale, con Sentenza n. 117 del 17.04.2018, depositata il 01.06.2018 ha dichiarato che: “……Premesso il contenuto del comma 10 ‒ che stabilisce che, nelle more dell’attivazione del nuovo Policlinico Universitario di Caserta, al fine di incrementare i LEA della Provincia di Caserta, l’ASL e l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, stipulano apposita convenzione volta a consentire l’utilizzo di spazi ospedalieri, per l’incremento di prestazioni aggiuntive a quelle già erogate” ‒ il Presidente del Consiglio dei ministri evidenzia che la menzionata disposizione determinerebbe un incremento dei livelli essenziali di assistenza nella Provincia di Caserta, in contrasto con l’art. 2, comma 95, della legge n. 191 del 2009, che vieterebbe alle Regioni sottoposte al piano di rientro di adottare provvedimenti nuovi che possano ostacolarne l’attuazione. L’incremento delle prestazioni aggiuntive, stabilito dalla norma in esame, determinerebbe, difatti, maggiori oneri a carico del Servizio sanitario regionale, in contrasto con la cornice programmatoria e finanziaria del Piano di rientro regionale, con conseguente violazione dell’art. 81, terzo comma, Cost., in base al quale ogni legge che importi oneri maggiori provvede ai mezzi per farvi fronte; dell’art. 117, secondo comma, lettera e), Cost., in materia di perequazione delle risorse finanziarie e dell’art. 120, secondo comma, Cost., in tema di poteri sostitutivi”. Una Sentenza, questa, che a quanto pare,  afferma che l’Asl di Caserta, nella “completa e corposa ignoranza” dei dispositivi legislativi, tenta di fare i “conti senza l’oste”. Premesso che i posti letto per gli Ospedali dell’Asl di Caserta, sono da tempo sottostimati, è necessario mettere in conto i fondi previsti nella Delibera n. 653 del 18.05.2018 che pubblica ossequiosamente l’Adozione Programma Triennale Lavori Pubblici 2018-2020”. Costo totale, Euro 203.520.131,32 milioni. I lavori prevedono, oltre ad opere di adeguamento strutturale, anche la realizzazione di ben 300 nuovi posti letto. Qualora, non fosse intervenuta la Sentenza della Corte Costituzionale, avremmo potuto facilmente ipotizzare una spesa di altri 200 milioni di euro, per la realizzazione di quei posti letto previsti per il costruendo Policlinico di Caserta. Quindi… ultimata l’opera, non solo sarebbero stati gettati alle ortiche i fondi (nonché le stesse strutture) già stanziati e cantierati per gli ospedali di Marcianise, Maddaloni, San Felice, Piedimonte Matese e Sessa Aurunca, ma addirittura sarebbero stati dilapidati gli altri milioni ora, “fortunatamente”  bloccati dalla Corte Costituzionale. E’ appena il caso di continuare a chiederci dove siano gli sprechi della sanità?, o per caso vogliamo continuare ad interrogarci sulle sorti del Policlinico ancora una volta tirato in ballo? Alle prossime elezioni la carta vincente sarà l’ufficializzazione della “politica dello scuorno”. Hasta la vista!