TITOLARE DI UN BAR BUTTA FUORI UN AVVENTORE CON UN CAGNOLINO DI PICCOLA TAGLIA

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SAN PRISCO – Con fare minaccioso, come se fosse un esponente di qualche clan locale della vicino Santa Maria Capua Vetere, stamane è intervenuto su segnalazione di un giovane avventore che in modo improprio aveva segnalato al cassiere che un cagnolino aveva fatto i suoi normali bisogni fisiologici alla veranda esterna del locale, ove quasi tutti i giorni si recava con il proprietario che consumava il solito caffè. Stamane il cassiere o titolare dell’esercizio, in presenza anche del proprietario dello stabile, si è sentito autorizzato a mettere alla porta cane e padrone. Intanto per dovere di cronaca dobbiamo dire che alcuni mesi l’ufficio tecnico aveva intimato al titolare dell’esercizio di abbattere la struttura esterna, perché occupava spazio pubblico e di rientrare di alcuni centimetri per rimanere nella legalità. Purtroppo questo signore, e lo abbiamo trattato, non ha rispetto degli animali di piccola taglia anche se in qualche occasione abbiamo intravisto nella veranda anche altri cani. Stamane probabilmente ha voluto fare l’attore e con fare minaccioso ed incivile ha apostrofato il proprietario del cane di piccola taglia definendolo “Scostumato”. Tale cittadino di San Prisco noto anche per aver occupato qualche ruolo nella pubblica amministrazione e conoscitore delle leggi che tutelano e disciplinano i cani di piccola taglia, ai quali non può essere negato l’accesso agli esercizi pubblici e negli ospedali, si è riservato di presentare regolare denuncia al ANPA e se necessario alla locale stazione dei Carabinieri, perché un titolare di un bar deve avere un atteggiamento civile nei confronti degli avventori e se non è in possesso degli elementi primari di educazione civica, chi di dovere lo dovrebbe sottoporre a test specifici ed aggiornarlo sulle nuove leggi. Probabilmente costui, dopo la lezione di legalità comminata nei suoi confronti dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico, architetto Di Rienzo, dovrà avere anche una lezione di civiltà, per la mancanza degli elementi primari di educazione civica. Alcuni avventori della città di San Prisco, tra i quali un ex carabiniere è rimasto di stucco di fronte all’atteggiamento offensivo e minaccioso del proprietario del cane, il quale è andato via, per non turbare la quiete dei clienti che erano all’interno della sala BAR, ma la questione sicuramente avrà un prosieguo, perché chi tratta male gli animali deve avere una doppia lezione.

Tacco di Ghino