OSPEDALE, PARAGONI, MOTIVAZIONI & INFEZIONI

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BLATTA 27.06.18 OSPEDALE, PARAGONI, MOTIVAZIONI & INFEZIONI
Blatta nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Caserta

(f.n) – Esiste il mondo di Patty…e quella è una telenovela argentina per ragazzi…poi esiste il mondo del direttore generale Ferrante the Big che fa il propaganda tour attraverso il sogno, alimentato dagli schizzi artistico-svedesi di S.E. De Luca…poi esiste il mondo dei Blattoidei, al secolo “scarrafone” che è esattamente quello in cui noi inciampiamo quotidianamente, a cominciare dal Pronto Soccorso dell’Aorn Sant’Anna e San Sebastiano…Ma…come dice sapientemente il nostro Magnifico: “ricordati di coltivare l’ironia anche solo per uso personale”…adesso siamo sicuri che quel simpaticone si stia sganasciando dalle risate….E veniamo a noi… guardando bene dove mettiamo i piedi perché lo scamazzo dello scarrafone produce una colonna sonora inquietante…E se volessimo restare sull’asettico?, eh?, e magari dare un’occhiata al clostridium difficile, alla klebsiella?, se la memoria non ci abbandona proprio “all’intrasatta” , ricordiamo che esiste in codesta Aorn un Comitato Infezioni Ospedaliere…non è così?, la domanda sorge spontanea: a cosa serve?, il comitato non serve?, il comitato non serve. Il Comitato costa?, quanto costa?, lavora?, quando lavora e soprattutto quanto lavora?, da quanto tempo non si effettuano verifiche sull’attuazione ed il rispetto dei protocolli e delle procedure in sala operatoria ed in Rianimazione?, vengono effettuati i controlli a campione sulle infezioni ospedaliere ed i confronti epidemiologici sugli eventi infausti?…alla resa dei conti…e…sentitemi bene: chi sono e quanti sono coloro sanno e fanno finta di non sapere che l’intervento è riuscito ma il paziente è deceduto a causa di una infezione, che nessuno si preoccupa di prevenire??? Allora…avviso ai naviganti…a noi di un primario che si “storzella” appena lo “intoppano” (ne sfiorano la suscettibilità) e gioca a fare il duro inarcando il sopracciglio e digrignando i denti, nella consapevolezza, errata, di incrementare il proprio fascino maturo, non interessa assolutamente niente…anzi…le persone che, abituate all’immunità, si vendicano colpendo alla cecata e si sprecano in massime rimediate da internet, ci inducono a continuare la ricerca…quindi pensiamo soprattutto ai pazienti e ad incrementare le loro possibilità di sopravvivenza…sempreché la professione di medico sia ancora una mission…per quanto riguarda gli esami cui si sottopongono i pazienti, vorremmo timidamente segnalare al Magnifico Ferrante che le indagini “dolorose” per le quali si utilizzano strumenti impegnativi…non possono essere effettuate ben tre volte in breve tempo, sullo stesso paziente, perché è “disumano” e chi lo effettua è inqualificabile e chi lo consente…di gran lunga peggiore. Non abbiamo nessuna volta di salutare…una sola cosa irrita il nostro io profondo…non avere la stessa immunità e licenza di insulto, di cui gode Saviano, perché la nostra fantasia sarebbe molto, ma molto più articolata, colorita e sbrigliata…