OSPEDALE, LA FATICOSA SELEZIONE DEL CANDIDATO UNICO…

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(f.n.) – Sostenere un esame è sempre una grande emozione…lo è stata sempre…per tutti…Immaginiamo e ci immedesimiamo negli esami di ieri mattina in Ospedale…con tanti esaminandi che “misurano” assieme a noi e con noi le loro capacità, il loro impegno, i loro meriti ma soprattutto i loro sacrifici…il lungo estenuante tirocinio lungo le corsie, sempre un passo indietro rispetto al più bravo del momento, al più anziano, al professore…ma diligenti ed ansiosi di apprendere e di rendersi utili… Il tempo è pagatore e finalmente l’esperienza acquisita potrà ottenere la giusta ricompensa… e più numerosi sono i colleghi il giorno della selezione, maggiore sarà la soddisfazione nel vedere riconosciuti i meriti acquisiti sul campo, in questo caso al capezzale dei malati, sempre in prima fila, sempre in corsia….Certo il fascino intrigante del confronto cala quando la virtuale competizione viene meno e quando a misurarsi è uno solo ma sicuramente il fortunato ne guadagna in tranquillità…ma cosa stiamo dicendo??? come se qualcuno fosse stato mai agitato!, e sicuramente non avranno avuto alcuna crisi d’ansia da prestazione, i due giovani rampanti che ieri mattina sono stati felicemente selezionati dalla commissione scelta all’uopo… ma poi…che selezione è, se c’è una sola persona da selezionare?, …Tra l’altro i due medici di cui sopra, fino ad oggi colonne portanti della Direzione Sanitaria  e davanti ai quali si apre un cammino, tutto in discesa e privo di ostacoli, (come se fino ad ora fosse stato in salita) non hanno mai partecipato ad un vero e proprio concorso, ma soltanto ad avvisi pubblici e quindi sono stati stabilizzati e sono diventati direttori a tempo di Uoc ….ed anche a voler ricordare un avviso pubblico vinto da uno dei due fortunati giovani, ci sarebbe da sorridere soprattutto per il candore con cui fu costituita la commissione…nessuno si era accorto che nella commissione c’era un congiunto del giovane…cose che capitano nelle migliori famiglie, si va sempre di corsa ed il padre non sa cosa fa il figlio ed il figlio non sa cosa fa il padre e poi se lo trova in commissione…meno male che c’era un prefetto che mise ordine e ristabilì il giusto senso del decoro…ma fu la fortuna del giovane che ripiegò nella direzione sanitaria…Anche ieri c’era una commissione ovviamente…nominata all’uopo…ovviamente…sorteggiata a caso dagli elenchi regionali, ovviamente. Un medico proveniente dalla Na3 ed un medico proveniente da Avellino…nella vita è sempre questione di fortuna…Ora ci chiediamo… così… tanto per invitare la platea ad un ragionamento logico e di incasellamento dei meriti e del senso di giustizia dell’uomo. Senza nulla togliere ai giovani destinatari di incarichi di peso come la direzione sia pure temporanea della Uoc  Risk Management e della Uoc Organizzazione e Programmazione dei Servizi Ospedalieri Sanitari, ci chiediamo se sia umanamente giusto che chi ha “gettato il sangue”, si, piccola scrivana dell’ultima fila che ogni tanto scodinzoli  “avvacante” su fb, “gettato il sangue”, mentre altri giocavano a fare politica, ora con questo e ora con quello “secondo le fronde più rade men rade” per dirla alla D’Annunzio, si vedano scalzati senza tanti complimenti, da chi magari invece di sudare in corsia e fare la gavetta, come hanno fatto in tanti  in codesto Ospedale,  posavano con grazia il camice longuette e se ne andavano in giro per il mondo a fare corsi e congressi. Decisamente questa direzione strategica in quanto ad infliggere umiliazioni non è seconda a nessuno…proponiamo una Fondazione a tutela di questa stirpe di manager…Ora ci assilla un altro interrogativo…da oggi, visto che le delibere di incarico sono immediatamente esecutive, i dottori Lisi e Mensorio cosa faranno?, se ne andranno nei loro uffici privati di fresca conquista o continueranno a sedere alla destra e alla sinistra della direttrice sanitaria a mò di colonne portanti?, vorremmo suggerire alla direzione strategica di lasciare che i giovani direttori di Uoc vadano a ricoprire il ruolo che è stato loro affidato e la Direzione Sanitaria potrebbe diventare una direzione al femminile… magari la direttrice sanitaria che ha sulle spalle ben cinque dipartimenti, potrebbe avere bisogno di aiuto ed allora perché non chiamare in direzione le dottoresse Casella e Ragozzino?, potrebbe essere un’idea…Hasta la vista companeros !