OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA…4

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(f.n.) – E’ proprio delle persone semplici, di media intelligenza, considerare gli “avvertimenti”, innocue manifestazioni di affetto, soprattutto quelli “ammacchiati” … vere e proprie dichiarazioni d’amore dei corteggiatori timidi…certo…qualcuno li definirebbe… più che timidi… “vili”…dipende dalla severità del giudizio…ma noi siamo persone semplici ed inguaribilmente romantiche, quindi apprezziamo la timidezza con cui si lasciano intendere le cose, ringraziamo e continuiamo a rivoltare le zolle della memoria intorpidita, “scotoliando” la verità dalle ragnatele appiccicose che ne avvolgono le radici. E ragnatele sull’intricata vicenda che ruota attorno all’interpretazione dell’articolo 9 del CCNL , ce ne sono parecchie…altro che ciuffi d’erba in eccedenza, che per il governatore De Luca rappresentano la sommatoria delle criticità dell’Ospedale cittadino…E riprendiamo il discorso dove l’avevamo lasciato…nel memoriale 3 di domenica scorsa…alla fine del 2011 quando  il commissario Antonio Postiglione, subentrato al manager Luigi Annunziata, decide di verificare ed attivare le procedure necessarie al recupero delle somme che erano state indebitamente erogate secondo una interpretazione dell’articolo 9 che risulterà errata (l’art. 9 prevede che l’attività lavorativa prestata in giorno festivo infrasettimanale sia compensata con equivalente riposo compensativo o con la corresponsione del compenso per lavoro straordinario con la maggiorazione prevista per il lavoro straordinario festivo). La nota del subcommissario ad acta prot.7393 del 23 novembre 2011, relativa al recupero delle somme erogate, segna l’inizio delle ostilità ed il sindacato ispiratore procederà da quel momento in maniera spregiudicata per non perdere il terreno conquistato e soprattutto gli iscritti…Comincia una guerra sorda fatta di vischiose complicità più o meno evidenti…complicità che in taluni casi si sono tradotte in semplici dimenticanze o distrazioni…utili a far passare la buriana in attesa di tempi migliori… Intanto l’Aorn cerca di riguadagnare il terreno perduto ed inizia ad impugnare le prime sentenze favorevoli ai dipendenti che avevano fatto ricorso per il pagamento degli straordinari pregressi di cui all’art.9… e qui inciampiamo nella prima stranezza….che vale la pena di raccontare nei particolari…Nel mese di gennaio 2012, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in funzione di giudice del lavoro con  regolare sentenza aveva accolto la domanda proposta da alcuni dipendenti del comparto e condannato l’Aorn al pagamento delle  somme richieste dagli stessi, a titolo di maggiorazione per il lavoro straordinario espletato nei giorni festivi infrasettimanali. L’Aorn nel mese di giugno dello stesso anno, deposita un ricorso ed impugna la sentenza di cui sopra…Facendo un salto in avanti, arriviamo alla fine di settembre 2015, data dell’udienza relativa al processo di cui sopra…e scopriamo che in aula non sono comparsi né l’appellante né gli appellati che peraltro non risultavano neppure costituiti. Si apprende quindi che l’Aorn, nella persona del suo legale non è neanche comparsa all’udienza di discussione, pur avendo avuto regolare comunicazione. La mancata comparizione delle parti sia alla prima udienza sia a quella successiva significa un chiaro disinteresse al proseguimento del processo…allora qualcosa non quadra…Per quale motivo l’Aorn nel 2012 impugna la sentenza e nel 2015, alla resa dei conti, se ne infischia?, e per quale motivo gli appellati dopo la sentenza favorevole non si preoccupano di salvaguardare i propri interessi?, c’è stato un accordo riservato?, ed in tal caso di quale tipo di accordo si tratta?,  ricordiamo che qualche mese, prima l’era di Luigi Muto, si era interrotta bruscamente e l’Aorn era stata commissariata…ebbene i misteri si moltiplicano e quindi…  i fatti devono essere raccontati senza omissioni di comodo…e soprattutto si dovranno chiarire le motivazioni all’origine dei fatti stessi e se sia autentica o farlocca, quella patente di altruismo e garanzia di cui si fregiano gli ispiratori, i vessilliferi del diritto, i depositari della giusta causa ed i sindacati…i fatti devono essere raccontati, soprattutto quelli sui quali si tende a stendere una palata di smemoranda, quelli che sono stati terreno di gioco di una partita “squalificata e squalificante” che si è resa possibile grazie alla connivenza di più soggetti…il tutto ben shakerato e spalmato in una dimensione temporale favorevole, in cui l’interesse economico, l’ambizione politica e le furbate sindacali hanno monoliticamente “parato” in una fase iniziale, qualsiasi ragionevole dubbio da parte dei lavoratori, sulla buona riuscita del roseo disegno…E mentre sfogliamo le pagine di questa joint adventure di tipo “legalsindacal”,  sarebbe interessante conoscere il grado di conoscenza dell’attuale direzione strategica, nei confronti della vicenda…e quale sia la posizione ufficiale, visto che l’articolo in questione è stato brandito come una katana contro chi ha cercato di fare il proprio dovere e visto che …ma questo ve lo raccontiamo la prossima volta. Hasta el domingo!

1 commento

  1. loro hanno fatto gli imbrogli e noi stiamo pagando. solo i fessi non si sono cancellati da quel sindacato e lo sapete perche? perchè sperano sempre di riavere i soldi indietro tanto l’avvocato è quello del sindacato.

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